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Utente Cancellato 71597
Ospite
Gentilissimi,
Vi scrivo per chiedere, cortesemente, delle informazioni: mi dilungherò un po’ nella spiegazione per far capire bene l’accaduto. Un po’ di tempo fa ho visto su Internet un appartamento (casa di villeggiatura) ed ho contattato l’agenzia in quanto interessata a visionarlo. Nel giorno dell’incontro con l’agente per visitare l’appartamento, ho saputo, dopo mia richiesta, che la percentuale che sarebbe spettata all’agenzia era del 4 %. Ho più volte fatto notare – insieme ai miei familiari - all’agente che il 4% era una cifra troppo elevata dato il valore dell’immobile ed a quel punto lo stesso ci ha risposto: ”Va bene, se siete veramente interessati all’acquisto ci metteremo d’accordo”. Abbiamo fatto, quindi, la nostra proposta verbale – come suggeritoci dall’agente per accorciare le tempistiche – e solo qualora il venditore avesse accettato avremmo formalizzato il tutto. Inizialmente il venditore non ha accettato, poi con un piccolo rialzo della proposta ci è venuto incontro. Così, una sera ci arriva una telefonata da parte dell’agente che ci comunica che il venditore aveva accettato e che, quindi, potevamo procedere. Abbiamo, dunque, richiesto che ci mandasse una copia della proposta completa in tutti i suoi campi per poterla leggere e vagliare con calma prima di recarci direttamente da lui a firmarla. A questo punto, l’agente ci comunica che avremmo dovuto mandare immediatamente la fotocopia del documento di riconoscimento e del codice fiscale per poterne avere una copia ed inoltre avremmo dovuto allegare alla proposta un acconto di almeno € 7.500. Ad ogni richiesta di delucidazioni sulle modalità di procedimento dell’accordo ci veniva risposto “Ne discuteremo da vicino”. Nonostante avessi spiegato all’agente l’impossibilità dell’inoltragli immediatamente i documenti sopra citati, lo stesso mi disse che avrei dovuto provvedervi al più presto in quanto non si poteva temporeggiare. Così il girono dopo vi provvedo e, di tutta risposta, mi viene mandata – tramite mail – una bozza della proposta che altro non era che un prestampato (reperibile anche su Internet) che non presentava alcun dato e non trattava nessuno dei punti da noi verbalmente discussi. In poche parole un prestampato vuoto e incompleto di tutti i punti necessari privo anche dei dati anagrafici.
Ovviamente ciò mi ha dato da pensare e non capendo la ragione di volere immediatamente il mio documento ed il codice fiscale mi sono innervosita e insospettita non poco. Mi sono resa conto in quel momento di aver aderito ad una richiesta subdola dato che non era necessario alcun documento di riconoscimento per quanto inviatomi, e che, anche se la bozza fosse stata compilata in ogni sua parte, i miei documenti, comunque non sarebbero serviti se non all’atto della firma della proposta. Ovviamente, ho risposto alla mail (mandando anche un messaggio tramite WhatsApp) contestando la stranezza del suo comportamento a dire poco ambiguo e chiedendo il motivo dell’urgenza nel volere subito i documenti. Si è scusato dicendo di aver avuto un imprevisto nel pomeriggio e di non aver potuto compilare il modulo. Gli ho fatto capire chiaramente che sarebbe bastato scrivere. “Sig.ra, mi scusi ma ho avuto un contrattempo” e non scrivere invece “ecco la bozza” come se avesse fatto un lavoro per noi. Nonostante ciò, anche se molto perplessi dopo aver ricevuto la bozza siamo andati a firmare la proposta (in quanto fortemente interessati all’appartamento – come siamo tutt’ora) presso un locale adibito a studio (disse che era il suo ex studio di sua proprietà che utilizzava per gli affari in zona Napoli). In quell’ occasione il sig. XXXX ci ha comunicato che la percentuale che avremmo dovuto corrispondergli era – in ogni caso – del 4% e che se avessimo voluto risparmiare ci avrebbe fatto “il piacere” di non farci pagare l’IVA, fermo restando che in tal caso LUI non avrebbe dovuto – ovviamente - apparire nel contratto. Ovviamente una gran delusione non solo per il lato economico anche per la sfrontataggine di essere stati presi in giro da persone che si spacciano per agenti altamente professionali. Inoltre ha voluto farci di credere di venireci incontro tramite un risparmio del tutto fittizio in quanto l’unica cosa che avremmo – in questo modo – evitato di pagare sarebbe stata l’IVA ed il fantomatico agente non avrebbe avuto, in questo caso, alcuna responsabilità relativa alla compravendita (intascando un guadagno del tutto A NERO). Ovviamente siamo andati via per non cedere a un gioco sporco e ambiguo. Avrei, dunque, delle domande:
1) Se decidessimo di contattare direttamente i venditori, saremmo tenuti a pagare ugualmente l’agente??. Se si fosse comportato in modo diverso, come noi supponevamo da quanto da lui affermato, avremmo pagato il 3% + IVA.
2) Inoltre, al venditore (suo amico come dice lui - ma credo che non vada oltre una "larga conoscenza") avrebbe fatto pagare il 3% + IVA. Si può far pagare ad uno il 3% e all’altro il 4%? E si può far pagare ad uno l’IVA e all’altro no?
Qualora così non fosse, si confermerebbe ancor di più la poca limpidezza degli affari di questo agente.
Grazie e cordiali saluti.
Vi scrivo per chiedere, cortesemente, delle informazioni: mi dilungherò un po’ nella spiegazione per far capire bene l’accaduto. Un po’ di tempo fa ho visto su Internet un appartamento (casa di villeggiatura) ed ho contattato l’agenzia in quanto interessata a visionarlo. Nel giorno dell’incontro con l’agente per visitare l’appartamento, ho saputo, dopo mia richiesta, che la percentuale che sarebbe spettata all’agenzia era del 4 %. Ho più volte fatto notare – insieme ai miei familiari - all’agente che il 4% era una cifra troppo elevata dato il valore dell’immobile ed a quel punto lo stesso ci ha risposto: ”Va bene, se siete veramente interessati all’acquisto ci metteremo d’accordo”. Abbiamo fatto, quindi, la nostra proposta verbale – come suggeritoci dall’agente per accorciare le tempistiche – e solo qualora il venditore avesse accettato avremmo formalizzato il tutto. Inizialmente il venditore non ha accettato, poi con un piccolo rialzo della proposta ci è venuto incontro. Così, una sera ci arriva una telefonata da parte dell’agente che ci comunica che il venditore aveva accettato e che, quindi, potevamo procedere. Abbiamo, dunque, richiesto che ci mandasse una copia della proposta completa in tutti i suoi campi per poterla leggere e vagliare con calma prima di recarci direttamente da lui a firmarla. A questo punto, l’agente ci comunica che avremmo dovuto mandare immediatamente la fotocopia del documento di riconoscimento e del codice fiscale per poterne avere una copia ed inoltre avremmo dovuto allegare alla proposta un acconto di almeno € 7.500. Ad ogni richiesta di delucidazioni sulle modalità di procedimento dell’accordo ci veniva risposto “Ne discuteremo da vicino”. Nonostante avessi spiegato all’agente l’impossibilità dell’inoltragli immediatamente i documenti sopra citati, lo stesso mi disse che avrei dovuto provvedervi al più presto in quanto non si poteva temporeggiare. Così il girono dopo vi provvedo e, di tutta risposta, mi viene mandata – tramite mail – una bozza della proposta che altro non era che un prestampato (reperibile anche su Internet) che non presentava alcun dato e non trattava nessuno dei punti da noi verbalmente discussi. In poche parole un prestampato vuoto e incompleto di tutti i punti necessari privo anche dei dati anagrafici.
Ovviamente ciò mi ha dato da pensare e non capendo la ragione di volere immediatamente il mio documento ed il codice fiscale mi sono innervosita e insospettita non poco. Mi sono resa conto in quel momento di aver aderito ad una richiesta subdola dato che non era necessario alcun documento di riconoscimento per quanto inviatomi, e che, anche se la bozza fosse stata compilata in ogni sua parte, i miei documenti, comunque non sarebbero serviti se non all’atto della firma della proposta. Ovviamente, ho risposto alla mail (mandando anche un messaggio tramite WhatsApp) contestando la stranezza del suo comportamento a dire poco ambiguo e chiedendo il motivo dell’urgenza nel volere subito i documenti. Si è scusato dicendo di aver avuto un imprevisto nel pomeriggio e di non aver potuto compilare il modulo. Gli ho fatto capire chiaramente che sarebbe bastato scrivere. “Sig.ra, mi scusi ma ho avuto un contrattempo” e non scrivere invece “ecco la bozza” come se avesse fatto un lavoro per noi. Nonostante ciò, anche se molto perplessi dopo aver ricevuto la bozza siamo andati a firmare la proposta (in quanto fortemente interessati all’appartamento – come siamo tutt’ora) presso un locale adibito a studio (disse che era il suo ex studio di sua proprietà che utilizzava per gli affari in zona Napoli). In quell’ occasione il sig. XXXX ci ha comunicato che la percentuale che avremmo dovuto corrispondergli era – in ogni caso – del 4% e che se avessimo voluto risparmiare ci avrebbe fatto “il piacere” di non farci pagare l’IVA, fermo restando che in tal caso LUI non avrebbe dovuto – ovviamente - apparire nel contratto. Ovviamente una gran delusione non solo per il lato economico anche per la sfrontataggine di essere stati presi in giro da persone che si spacciano per agenti altamente professionali. Inoltre ha voluto farci di credere di venireci incontro tramite un risparmio del tutto fittizio in quanto l’unica cosa che avremmo – in questo modo – evitato di pagare sarebbe stata l’IVA ed il fantomatico agente non avrebbe avuto, in questo caso, alcuna responsabilità relativa alla compravendita (intascando un guadagno del tutto A NERO). Ovviamente siamo andati via per non cedere a un gioco sporco e ambiguo. Avrei, dunque, delle domande:
1) Se decidessimo di contattare direttamente i venditori, saremmo tenuti a pagare ugualmente l’agente??. Se si fosse comportato in modo diverso, come noi supponevamo da quanto da lui affermato, avremmo pagato il 3% + IVA.
2) Inoltre, al venditore (suo amico come dice lui - ma credo che non vada oltre una "larga conoscenza") avrebbe fatto pagare il 3% + IVA. Si può far pagare ad uno il 3% e all’altro il 4%? E si può far pagare ad uno l’IVA e all’altro no?
Qualora così non fosse, si confermerebbe ancor di più la poca limpidezza degli affari di questo agente.
Grazie e cordiali saluti.