mik81

Nuovo Iscritto
si, è vero che la condizione sospensiva del mutuo l'ho taciuta anche io ma perchè avevo la pressoché assoluta certezza, valutata la mia posizione economica, che mi sarebbe stato concesso. Certo non potevo prevedere che non mi sarebbe stato concesso per un motivo del genere.
Io rimango dell'idea che ci sia comunque poca onesta da parte dell'AI
 

studiopci

Membro Storico
Precisiamo che io non discuto la poca professionalità del collega, io ho sempre pensato e detto che l'Agente Immobiliare deve dare un servizio ( non farlo ) e per questo deve essere pagato... è importante e fondamentale che propedeutica alla vendita / acquisto ci sia una chiacchierata informativa e che la prima proposta venga simulata con l'AI il quale deve sulla base delle esigenze, necessità e possibilità del cliente valutare la strada migliore da intraprendere fosse anche quella dello sconsigliare l'acquisto... i miei interventi erano semplicemente improntati a questo... purtroppo sono stati commessi degli errori da ambo le parti, errori ai quali non sarà porre rimedio se non ricorrendo ad estenuanti maratone giudiziarie, comunque c'è da dire che non è tutto finito , la banca... specie di fronte ad un 25 % donato potrebbe anche non creare problemi e comunque tutto si potrebbe risolvere per il meglio. Fabrizio
 

Rosa1968

Membro Storico
Se però così non fosse un escamotage potrebbe essere quello di convocare al rogito tutti gli eredi che potrebbero impugnare la donazione e far firmare loro una dichiarazione con la rinuncia a successive pretese sull'immobile stesso
Non hanno alcun diritto oggi pertanto è inutile e non salvaguardia certo l'azione di riduzione.

Credo che l'agente immobiliare ha preso sotto gamba la donazione, non è il grosso marchio che tutela ma la persona stessa.

Una soluzione potrebbe essere il rilascio da parte del donante di una fidejiussione all'acquirente a garanzia di eventuali danni che si potrebbero avere proprio dopo la sua morte, è solo in questo momento che i legittimanti potrebbero far valere i propri diritti contro la donazione.

Se sono d'accordo, informare anche la banca, dovrebbe in questo modo gestire la cosa diversamente.

E' vero che mik non ha parlato di mutuo, ma è anche vero che in presenza di donazione anche con il pagamento in contanti l'acquirente deve assolutamente essere informato!

Consiglierei di incontrare il venditore con l'agente e far presente a quattr'occhi questo problema e riuscire a trovare insieme la soluzione che non è solo per l'acquirente mik ma per altri potenziali acquirenti. Non è un contratto con la sospensiva del mutuo che lo avrebbe tutelato ma la proprietà con provenienza non donatoria.
 

studiopci

Membro Storico
Le Banche non vedono di buon occhio e non mutuano nella gran parte dei casi gli immobili provenienti da donazione, perchè questa tipologia di immobili si presta purtroppo ad eventuali e future contestazioni da parte di eredi conosciuti ed anche sconosciuti ( si pensi ad un figlio naturale ) eredi che entro i 10 anni dalla morte del donatore ed i 20 dalla donazione possono entrare in diritto di proprietà... questo significa che una Banca la quale ha acceso ipoteca su immobile proveniente da donazione in caso di contestazione si potrebbe trovare ( per assurdo ma non tanto ) con un ordinanza del giudice che cambia la proprietà dell'immobile " ope legis " e di conseguenza con un ipoteca non più iscrivibile su quell'immobile... come si dice ... cornuta e mazziata ( il che non guasterebbe ) . Fabrizio​
 

Marzia Moreschi

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Immagino che per i 5000 di caparra non sarà cosa facile rientrarne in posseso; per quel che mi riguarda invece il discorso sulle provvigioni è ben diverso

Per quanto riguarda i 5.000 Euro dipende da come risultano versate.

Sui moduli predisposti delle agenzie vengono spesso indicate come "cauzioni". In questo caso vengono trattenute a garanzia dall'AI (ma sono intestate al proprietario) e vengono consegnate al proprietario il giorno del preliminare.

Finché non sono consegnate sono sempre restituibili.

Dipende anche dal tipo di proposta che si firma: il preliminare di preliminare non ha validità di accordo vincolante tra le parti.
 

mik81

Nuovo Iscritto
L' agente immobiliare mi ha trasmesso i documenti che attestano che la donazione è avvenuta nel 1992 e la donatrice è deceduta nel 1995.
Spero che questo sia sufficiente per concedermi il mutuo (piu di vent'anni dalla donazione e piu di dieci dalla morte)

vi faccio sapere
 

studiopci

Membro Storico
Spero che questo sia sufficiente per concedermi il mutuo (piu di vent'anni dalla donazione e piu di dieci dalla morte)
Così l'immobile è libero da ogni vincolo, in quanto la donazione è prescritta, quindi il collega ( ingiustamente chiamato in causa ) non ha nessun torto nè colpa, non ha menzionato il fatto semplicemente perchè non sussisteva. Fabrizio
 

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