Se però così non fosse un escamotage potrebbe essere quello di convocare al rogito tutti gli eredi che potrebbero impugnare la donazione e far firmare loro una dichiarazione con la rinuncia a successive pretese sull'immobile stesso
Non hanno alcun diritto oggi pertanto è inutile e non salvaguardia certo l'azione di riduzione.
Credo che l'agente immobiliare ha preso sotto gamba la donazione, non è il grosso marchio che tutela ma la persona stessa.
Una soluzione potrebbe essere il rilascio da parte del donante di una fidejiussione all'acquirente a garanzia di eventuali danni che si potrebbero avere proprio dopo la sua morte, è solo in questo momento che i legittimanti potrebbero far valere i propri diritti contro la donazione.
Se sono d'accordo, informare anche la banca, dovrebbe in questo modo gestire la cosa diversamente.
E' vero che mik non ha parlato di mutuo, ma è anche vero che in presenza di donazione anche con il pagamento in contanti l'acquirente deve assolutamente essere informato!
Consiglierei di incontrare il venditore con l'agente e far presente a quattr'occhi questo problema e riuscire a trovare insieme la soluzione che non è solo per l'acquirente mik ma per altri potenziali acquirenti. Non è un contratto con la sospensiva del mutuo che lo avrebbe tutelato ma la proprietà con provenienza non donatoria.