pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Se l'assegno non ha data non si "estingue". Semmai il fisco potrebbe riscontrare evasione dell'imposta se viene incassato dopo molti altri assegni, in modo che vien tracciato come emesso al posto di una cambiale, oppure il conto potrebbe esser stato chiuso, denunciando di averlo smarrito.
 

elio

Membro Junior
non è nulla di nuovo, un caso simile a un mio cliente è capitato nel 1982- stessa regola, stessa agevolazione e stessa fregatura, solo che il venditore aveva un'auto merceder e regolarizzo con l'acquirente dandogli l'auto, purtroppo l'ufficio delle entrate cade sempre in piedi
saluti
 

wind70

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Elio, potresti quindi testimoniare che questa legge che nessuno aveva mai visto applicata in questo forum tu l'hai vista applicata nel lontano 1982?
Quindi non e' una remota possibilita' e' una triste realta'! :confuso:
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
io sapevo questo:
il notaio in un caso come questo ha tenuto a precisare che l'assegno doveva essere comunque datato e in caso di controversia, se fosse stato un assegno bancario, passati 15 gg non poteva essere protestato e comunque qualunque assegno perde validita passati 12 mesi dalla data di immissione.

quindi:

la prassi è fare un assegno circolare intestato a lui/notaio, che incassa su un conto vincolato, per la gestione del deposito e le vari condizioni di svincolo a favore del venditore se riacquista o meno vengono tutte riportate nero su bianco.Il notaio restituirà le somme se il venditore riacquista entro un anno, se il venditore paga le imposte dovute e presenta la ricevuta dal notaio, oppure il notaio paga per conto del venditore le somme all'erario e dà l'eventuale differenza al venditore, oppure diversamente se passati 4 anni e 1/2, (18 mesi + 3 anni) l'erario non emette nessuna notifica il notaio versa le somme al venditore, prima però manda una raccomandata all'acquirente e si accerta che nel frattempo non abbia avuto rogne con il fisco.
Tutto scritto nero su bianco.

Tutto vero.

Aggiungo:
I notai che non vogliono trattenere somme a titolo cauzionale, mi devono giustificare la loro posizione mettendola nero su bianco su loro carta intestata, esponendosi quindi in prima persona.
Troppo facile rispondere a voce (come è successo con Bagudi e con altri) che non si sono mai verificate richieste di rimborso presso questa AdE.
La legge esiste ed esiste la possibilità di pagare.
Naturalmente nessun notaio firmerebbe una liberatoria del genere, perché ciò li metterebbe in imbarazzo in quanto non potrebbero giustificare la loro posizione.

In caso non trattenessero somme e non mi rilasciassero motivazione scritta della loro scelta io cambierei notaio.

A ciascuno le proprie responsabilità.
 

superpilu3000

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vorrei che si postasse il documento che il notaio ha fatto sottoscrivere quando ha ritirato questo assegno "bancario" per capire le Sue responsabilità. se non l'avesse consegnato io consiglio di richiederlo a mezzo Raccomandata:^^::^^:così il "Notaio" capirà che qualcuno si è scvegliato!:applauso::applauso::applauso:
Poi una bella letterina al Consiglio dell'Ordine non farebbe male.....Noi AI abbiamo per legge una assicurazione professionale che copre eventuali errori, credo che anche i Notai si debbano cominciare a prendere le loro responsabilità oltre alle parcelle:soldi::soldi::soldi::soldi:
 

salvo cervino

Membro Junior
IO credo che si stia incentrando l'attenzione su dettagli marginali, non è importante ( almeno secondo il mio pensiero che può essere + o- condiviso) se l'assegno è di conto o circolare o se il Notaio debba o no trattenere il corrispettivo di una esenzione d'imposta condizionata per la quale al non verificarsi della condizione lo Stato la esige anche rivalendosi sul bene a chiunque comunque sia intestato. Detto ciò ritengo che al momento del rogito già il venditore sta rivendendo un bene per cui ha goduto di una agevolazione fiscale che mantiene se entro l'anno acquisisce altro immobile. Pertanto al rogito il venditore non ha diritto ad incamerare la quota eventualmente dovuta per l'imposta eventualmente evasa ( se non ricompra) e solo alla fine del termine (un anno) potrà incamerarla se ha ottemperato al disposto di legge. Pertanto la somma dovrebbe essere trattenuta da Notaio rogante.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Elio, potresti quindi testimoniare che questa legge che nessuno aveva mai visto applicata in questo forum tu l'hai vista applicata nel lontano 1982?
Quindi non e' una remota possibilita' e' una triste realta'!



Si, ma dall'82 (peraltro il primo anno dell'entrata in vigore della Legge sulla prima casa ad oggi, quante cose sono cambiate ? quante leggi, decreti legge, integrazioni di leggi, sentenze e controsentenze, pareri e controparei dell'ADE ?????
 

salvo cervino

Membro Junior
X Bagudi - ma se facciamo l'elenco delle disposizioni di legge non applicate hai voglia di scrivere. Io non entro nel merito della disposizione ma quella è e va applicata. Poi che per anni nessuno ne ha parlato è un altro discorso, resta il fatto che oggi raschiando il barile lo Stato è più attento ai suoi crediti e forse lo è meno per i suoi debiti.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto