Compromesso d acquisto tra privati e causa di forza maggiore

[ellifly]

Un’oggettiva quarantena soggettiva, quindi 😉

Soggettiva = dei soggetti coinvolti
Oggettiva = documentabile
Non ci vedo niente di strano, la casa la vogliono vendere anche loro ed incassare quanto prima eh...... senza polemica chiaramente.

 

[specialist]

Soggettive si riferisce ai soggetti coinvolti ed intende la quarantena, oggettiva e quindi comprovabile, di una delle parti.

Se si riferisce alla quarantena, è ovvio che non potete fare il rogito per impedimento oggettivo. Altrimenti uno potrebbe non presentarsi al rogito, perché è andato al mare (esigenza soggettiva e anche reale e comprovata). Comunque non credo che emergeranno problemi per questo, anche se è scritto in modo un po' "ruspante".

 

[ellifly]

Se si riferisce alla quarantena, è ovvio che non potete fare il rogito per impedimento oggettivo. Altrimenti uno potrebbe non presentarsi al rogito, perché è andato al mare (esigenza soggettiva e anche reale e comprovata). Comunque non credo che emergeranno problemi per questo, anche se è scritto in modo un po' "ruspante".

Appunto, anche perchè la volontà della proprietà, una volta firmato il compromesso, mi pare chiara. Cioè, ok pararsi da qualsiasi problematica, ma mi pare di andare a cercare il pelo nell'uovo, ecco...
Andare al mare con quale documento me lo giustifichi? Con una cartella clinica?
Ovviamente è una battuta...

 

[PyerSilvio]

Appunto, anche perchè la volontà della proprietà, una volta firmato il compromesso, mi pare chiara. Cioè, ok pararsi da qualsiasi problematica, ma mi pare di andare a cercare il pelo nell'uovo, ecco...
Andare al mare con quale documento me lo giustifichi? Con una cartella clinica?
Ovviamente è una battuta...

@specialist avrebbe da dire, trovando il peggio, pure se si ritrovasse in paradiso.

 

[specialist]

@specialist avrebbe da dire, trovando il peggio, pure se si ritrovasse in paradiso.

Ah, di corruzione e clientelismi ce ne saranno parecchi anche lì, poco ma sicuro.

 

[josko]

Prendo spunto da questa situazione in merito ai contratti e della loro validità per fare una riflessione in merito ai contratti dei locali commerciali.
Locazioni commerciali
Prendo spunto dagli articoli usciti in questi giorni dove molti avvocati hanno cercato di studiare la normativa in essere sulle locazioni commerciali per capire l’impatto che la chiusura forzata ha sui rapporti tra il conduttore e locatore. Premetto che questa è una mia lettura e non ha la pretesa di sostituirsi in nessun modo al parere di illustri luminari sul tema.
In questa situazione di chiusura forzata di gran parte delle attività molti si sono chiesti come gestire i rapporti tra conduttore e locatore in modo particolare per quel che concerne il pagamento del canone. Allo stato attuale non c’è una normativa di riferimento chiara che possa dirimere tale situazione di interessi contrapposti se non il buon senso. Sicuramente la prima cosa da fare da parte del conduttore è comunicare la circostanza al locatore. Nella richiesta si viene a chiedere la disponibilità ad una riduzione temporanea del canone.
Questo perché solo il buon senso trova una soluzione all’emergenza sanitaria. Eventuali conflitti al momento non hanno elementi che possono indicare una definizione degli stessi. Gli accordi di riduzioni temporanee del canone devono avere data certa mediante la registrazione all’Agenzia delle Entrate. Ricordo che gli accordi tra proprietario ed inquilino sulla riduzione del canone (solo su quello) di un contratto di locazione in essere sono registrabili in totale esenzione da imposte di bollo e di registro art. 19 del D.L. n. 133/2014.