pietro angius

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Privato Cittadino
Domanda: un locale di ristorazione, situato in un condominio di 14 appartamenti, compreso questo locale, ha deciso di chiudere con tettoia e vetrata la parte antistante il locale, prospiciente la strada di transito. E' prevista un'assemblea (ordinaria) per l'approvazione del progetto. Chiedo: il positivo o il negativo della discussione "devono" essere tenuti in buon conto dal Comune prima del rilascio della concessione, ovvero questo si limita alla valutazione ambientale tenendo in non cale il parere dei condomini?
Grazie e cordialità a tutti.
 

pietro angius

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Chiarimento: il titolare dell'esercizio ha presentato domanda al Comune per l'operazione citata; essendo in condominio, forse solo per prassi, è stato chiesto il parere all'assemblea condominiale che, anche questa forse solo per prassi, dovrebbe dare un parere "pro" o "contro". La mia domanda è: questo "pro" o "contro" che peso avrebbero nella concessione da parte dell'ufficio tecnico comunale? Sarebbe vincolante la risposta negativa? Se sì, avrebbe un senso compiuto la discussione in assemblea; altrimenti sarebbe una inutile pagliacciata, fonte solo di liti e attriti senza alcun costrutto.
Questo è il mio parere.
Mi piacerebbe avere una indicazione in merito, in favore o contraria poco importa. Vorrei solo sapere se una decisione condominiale ha peso o meno in una decisione comunale che, comunque, riguarderebbe, in primis, il condominio.
Grazie dell'attenzione.
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
Credo che le cose vadano su due binari differenti. Il Comune darà o meno il suo parere valutando la normativa, i regolamenti, etc... i condomini daranno il loro parere in conformità al Regolamento di Condominio. Ti consiglio di leggerlo attentamente e vedere cosa prevede. A volte alcuni regolamenti vietano nello stabile certe attività. Se l'attività non è vietata bisogna poi capire se il porticato viene costruito su parti comuni e quindi è necessario il consenso dell'assemblea oppure se è costruito sulla sua proprietà e quindi l'assemblea dà solo un parere in merito all'estetica di quello che viene fatto. Le variabili sono tante.
 

pietro angius

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In quel "procedono su due binari differenti" credo ci sia la risposta che temevo. Il manufatto sorgerà su proprietà privata; il regolamento condominiale prevede l'esclusione di quanto possa, o potrebbe, creare disturbo agli altri condomini, limitandosi ai rumori, emissioni di fumi o sonore ecc.; il Comune attingerà nuove risorse da questo allargamento della struttura, per cui ha tutto l'interesse a dare la concessione...
A questo punto deduco che il parere condominiale sull'estetica valga quanto un due da picche con briscola cuori, visto che non avrebbe peso alcuno nella valutazione del caso. Tra l'altro la visione "estetica" è soggettiva, e il fatto che la maggioranza ritenga l'opera poco meno che artistica non sarebbe sufficiente a renderla tale.
Grazie ancora per i chiarimenti e buon week-end.
 

NYNONE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il permesso del Comune di norma è "salvo i diritti dei terzi", pertanto se l'installazione lede un qualche diritto dei condomini, questi avrebbero la possibilità di opporsi : il permesso del Comune vale meramente ai fini urbanistici .
 

topcasa

Membro Storico
Credo che le cose vadano su due binari differenti. Il Comune darà o meno il suo parere valutando la normativa, i regolamenti, etc... i condomini daranno il loro parere in conformità al Regolamento di Condominio. Ti consiglio di leggerlo attentamente e vedere cosa prevede. A volte alcuni regolamenti vietano nello stabile certe attività. Se l'attività non è vietata bisogna poi capire se il porticato viene costruito su parti comuni e quindi è necessario il consenso dell'assemblea oppure se è costruito sulla sua proprietà e quindi l'assemblea dà solo un parere in merito all'estetica di quello che viene fatto. Le variabili sono tante.
auguri
 

pietro angius

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
@adimecasa: non mi risulta che il Comune abbia chiesto un parere in merito, anzi credo proprio che quei "binari separati" non siano le parallele convergenti di un'antica formulazione politica. Semplicemente l'interessato ne ha parlato nell'assemblea un anno fa e, a richiesta della stessa, ha presentato oggi una specie di progettino di massima per avere un beneplacito che dà per scontato, visto che eleva su area propria, ma di cui mi sa che se ne faccia una pippa. Nel frattempo la pratica in Comune procede appunto su un altro binario, e credo che un (improbabile) parere (peraltro non richiesto) gli farebbe un baffo.
Grazie dell'intervento e buona settimana.
@topcasa: grazie e saluti.
 

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