E un dettaglio, ma vorrei tornare al caso del 3D:
ammesso (e forse non concesso) che le due palazzine siano entità separate, con la sola comunione della corte cancello e illuminazione (ma sono sicuri di non avere in comune la dorsale degli scarichi fognari, o l'allacciamento all'acqua ?), ogni palazzina avrebbe max 6 proprietari distinti, quindi decadrebbe l'obbligo di amministratore del singolo fabbricato: rimarrebbe quello relativo alla comunione.
Detto questo sarebbe comunque consigliabile affidare ad un unico amministratore l'intero complesso, con gestione separata, come se fossero due scale distinte: (equivalente al sottocondominio): e soprattutto opportuno approvare (se ancora non esiste) un regolamento che definisca le regole della comunione,
ammesso (e forse non concesso) che le due palazzine siano entità separate, con la sola comunione della corte cancello e illuminazione (ma sono sicuri di non avere in comune la dorsale degli scarichi fognari, o l'allacciamento all'acqua ?), ogni palazzina avrebbe max 6 proprietari distinti, quindi decadrebbe l'obbligo di amministratore del singolo fabbricato: rimarrebbe quello relativo alla comunione.
Detto questo sarebbe comunque consigliabile affidare ad un unico amministratore l'intero complesso, con gestione separata, come se fossero due scale distinte: (equivalente al sottocondominio): e soprattutto opportuno approvare (se ancora non esiste) un regolamento che definisca le regole della comunione,