Buonasera,conduco in locazione(contratto 4+4)un immobile che,insieme a tanti altri,è stato ereditato da oltre 10 eredi sparsi un po' dovunque,anche all'estero. Alla seconda scadenza(16/06) ho ricevuto regolare disdetta per finita locazione da parte dell'avvocato figlia di un coerede e firmata solo dalla stessa.In data 3/04 a mezzo PEC comunico,a risposta della disdetta,di aver bisogno di più tempo al fine di reperire una adeguata soluzione abitativa(viste anche le note vicende di emergenza sanitaria) e richiedo una proroga di 5 mesi.Nessuna risposta.Silenzio assoluto.Giunge così il fatidico 16/06 giorno in cui avrei dovuto lasciare la casa e l'angoscia, somma di tutte le domande che nel frattempo mi ero posta,comincia a salire.Continuo così a versare il canone di locazione sul c.c.intestato al solo coerede suddetto e nel frattempo riesco a sapere che gli eredi vogliono vendere.Trovo anche un acquirente interessato(la mia vicina avrebbe comprato per investimento e mi avrebbe lasciato continuare la locazione) e riesco a metterli in contatto. Il coerede prende tempo,è evasivo,non dà risposte esaurienti e la mia vicina si stufa e lascia perdere.Allora mi chiedo?Se vogliono vendere perché non lo fanno?E se non possono farlo magari per problemi relativi all'eredità perché non mi concedono una proroga?Sono ,senza volerlo,responsabile da un punto di vista legale,civile e fiscale di una conduzione in nero?Agli occhi della legge non c'è un contratto di locazione ma vi è una persona che sta pagando i canoni.Ma a quale titolo?Se il contratto non esiste io,conduttore,cosa rischio?Ma continuo a cercare casa rendendomi conto però che al momento non ce la posso fare,costi troppo alti per reddito troppo basso.Avrei bisogno di più tempo per riuscire a mettere insieme una somma congrua per cauzione,trasloco e varie.Però ecco che finalmente qualcosa accade.In data 10/07 l'avvocato figlia mi invia un sms wapp nel quale mi comunica di versare il canone su un nuovo c.c.intestato a"eredi di..."e nient'altro. Incoraggiata da questo contatto, tre giorni dopo(13/07) a mezzo PEC propongo se non una proroga almeno un contratto transitorio della durata di un anno e mi viene risposto con semplice e-mail che la proposta sarebbe stata inoltrata agli eredi e il riscontro mi sarebbe stato inviato dopo aver raccolto le loro volontà. Siamo però a novembre e il loro silenzio continua così come continua,credo,l'affitto in nero.E l'ansia sale insieme all'insonnia per questa mancanza di chiarezza,per questo lasciarmi in una provvisorietà materiale ma soprattutto morale.Che posso,che devo fare?
Grazie anche solo per avermi letta
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