barbara s

Nuovo Iscritto
vabbè la questione architetto in un'altra vita è che sono un pò di mesi che stiamo in ballo con questa casa e tra leggi norme problemi vari mi sono dovuta fare una cultura, ma ogni volta che salta fuori un problema noto che quello che so è sempre troppo poco. quoto che la passione debba spingere ognuno di noi nel proprio mestiere per cui mi tengo stretto il mio che seppur poco remunerato è comunque il più bello del mondo...insegno.
ciao
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Condivido pinamente con te... anche perchè anch'io insegno....lodo le tue parole ritengo sagge, anche se un pò amareggiate dalle diverse problematiche da affrontare, ma penso che non tutti dovrebbero essere tuttologi, ma concentrare l'esperienza su un settore e specializzarlo sempre più...solo così avremo specialisti e non specializzandi.
Ciao e se avrai bisogno, contaci.:stretta_di_mano:
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
incredibile la rapidità delle vostre risposte...grazie veramente
tuttavia mi rimangono i dubbi sul fatto che il geometra abbia fatto tutto il lavoro o meno. da quello che capisco dalle vostre risposte:
- ha sfruttato un condono aperto e si può fare.
- cosa sono però i documenti che comprovano la chiusura della pratica?
- " la difformità è ormai consolidata e pertanto necessita presentare una sanatoria " quindi la sanatoria deve descrivere gli abusi per i quali è stata chiesta. Quella che ho si riferisce "solo" alla costruzione della casa che era abusiva.
- Vorrei avere una risposta netta sulla questione delle planimetrie catastali e comunali: devono coincidere? è più importante quella comunale?
infine esistono case da acquistare senza problemi? certo qui da noi in Italia la vedo difficile
in un'altra vita farò l'architetto
saluti grazie

Il documento che comprova la chiusura della pratica è il rilascio della concessione a sanatoria (che è oneroso e quindi il proprietario non sarà contento di fare).
Le planimetrie comunali e catastali devono coincidere.
Il progetto (planimetrie, sezioni e prospetti) depositato in Comune è più importante perché è quello che certifica la conformità urbanistica (il catasto italiano non è probatorio, solo fiscale) e a quello si fa riferimento per futuri interventi.
 

barbara s

Nuovo Iscritto
il progetto con la conformità urbanistica ce l'ho. La nuova planimetria catastale rispetto al progetto ha "solo" in più la scala interna e il bagno di servizio al posto del ripostiglio. il resto coincide tutto. Siamo a posto o no?
grazie
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Cerchiamo di riepilogare: la pratica edilizia in comune non corrisponde alla scheda catastale; la modifica apportata alla scheda catastale se non è stata denunciata in comune, con apposita pratica autorizzativa, non serve a nulla perchè la piena conformità al rispetto delle norme edilizio-urbanistiche le rilascia il comune stesso. Pertanto se tutto ciò che si ha in mano è solo l'aggiornamento della scheda catastale e non si hanno procedure presentate in comune, necessita effettuare una sanatoria e poi presentare l'aggiornamento della scheda catastale (che in questo caso è già fatta).
Spero di essere stato chiaro, in ogni caso, se necessita mi spiegherò meglio.
Buona giornata.
 

edo05

Nuovo Iscritto
Scusate se entro nella discussione, sono nuovo e ancora inesperto... Spiego, o almeno ci provo, cosa sta capitando a noi. Allora, abbiamo ereditato un appartamento costruito nel 1972 e non ci siamo mai preoccupati di verificare se vi fossero difformità, visto che l'appartamento venne modificato durante la costruzione del condominio (non dopo). Ora che dobbiamo vendere scopriamo, dopo aver fatto il compromesso, che in COMUNE vi è una difformità della piantina (ovvero le famose modifiche fatte non sono state 'registrate'), ma il catasto va bene. Chi ha comprato vuole ristrutture tutto, buttare giù pareti, ecc. quindi ci ha chiesto una delega (è già venuto anche l'architetto a fare foto alla casa) per poter iniziare i lavori prima del rogito. Ieri però il notaio ci dice che la delega non la possiamo fare prima del rogito perché lui, come notaio, non può dichiare che in comune c'è una difformità che non è mai stata 'sanata', dichiarata, visto che nessuno sapeva che ci fosse (e che a compromesso nessuno sapeva tale cosa).
Visto che i compratori sono particolarmente pignoli e hanno sempre cercato di trovare dei problemi, problemi però che fino ad ora non c'erano (la casa gli è subito piaciuta, così come il prezzo, ecc.), come possiamo fare? Il notaio ha detto che il rogito lo fa (non gli interessa cosa c'è scritto in comune), ma noi non possiamo fare la delega che loro vogliono, quindi non sappiamo come spiegare loro che il rogito si può fare, ma non la delega prima, come uscire da tale impasse?
non so neppure se ho spiegato bene, ma siamo abbastanza disperati... grazie!!!
 

barbara s

Nuovo Iscritto
ciao edo, non so darti consigli tecnici, ma credo ti convenga iniziare una nuova discussione per avere risposte celeri. qui sono molto veloci a rispondere ma magari non vanno più a vedere "vecchie discussioni". buona fortuna
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Scusate se entro nella discussione, sono nuovo e ancora inesperto... Spiego, o almeno ci provo, cosa sta capitando a noi. Allora, abbiamo ereditato un appartamento costruito nel 1972 e non ci siamo mai preoccupati di verificare se vi fossero difformità, visto che l'appartamento venne modificato durante la costruzione del condominio (non dopo). Ora che dobbiamo vendere scopriamo, dopo aver fatto il compromesso, che in COMUNE vi è una difformità della piantina (ovvero le famose modifiche fatte non sono state 'registrate'), ma il catasto va bene. Chi ha comprato vuole ristrutture tutto, buttare giù pareti, ecc. quindi ci ha chiesto una delega (è già venuto anche l'architetto a fare foto alla casa) per poter iniziare i lavori prima del rogito. Ieri però il notaio ci dice che la delega non la possiamo fare prima del rogito perché lui, come notaio, non può dichiare che in comune c'è una difformità che non è mai stata 'sanata', dichiarata, visto che nessuno sapeva che ci fosse (e che a compromesso nessuno sapeva tale cosa).
Visto che i compratori sono particolarmente pignoli e hanno sempre cercato di trovare dei problemi, problemi però che fino ad ora non c'erano (la casa gli è subito piaciuta, così come il prezzo, ecc.), come possiamo fare? Il notaio ha detto che il rogito lo fa (non gli interessa cosa c'è scritto in comune), ma noi non possiamo fare la delega che loro vogliono, quindi non sappiamo come spiegare loro che il rogito si può fare, ma non la delega prima, come uscire da tale impasse?
non so neppure se ho spiegato bene, ma siamo abbastanza disperati... grazie!!!

voi la delega la potete fare ma vi suggerisco di farla per presentare un progetto edilizio e assolutamente non per far cominciare i lavori prima.
avere un cantiere in un propria proprietà implica tutta una serie di responsabilità che non vi consiglio di assumervi a meno di non studiare bene con un avvocato il modo per scaricare tutte le responsablità.

se aveste altri problemi chiedete ad un professinista di fare un permesso di costruire a parziale sanatoria per la situazione esistente. piccola multa, poco prezzo e situazione perfettamente in regola.
 

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