PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Come dice lo @stefanomar La prassi puo' essere ben congegnata senza stracciarsi le vesti piu di tanto.

Occorre essere dotati di clausole risolutive espresse e le opportune garanzie necessarie per procedere.

Perche' la prassi, e' molto piu rischiosa per la parte acquirente, piuttosto che per la parte venditrice.

Specialmente in presenza dell'ente mutuante.

Immaginate se in un'operazione come quella in oggetto, con l'alloggio ristrutrurato in assenza di rogito, si rendesse necessario un dichiarato maggiore da inserire in atto.

La parte venditrice si rifiuta.
Resta nel suo diritto.

Tenendosi l'alloggio pure ristrutturato.
 

stefanomar

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma la domanda è: "quanto si può"?
la volontà di venirle incontro c'è, ma se non rischio assolutamente nulla, se no nada...
il rischio è solo quello di essere tirato in ballo in un'eventuale processo che si potrebbe verificare in caso di infortunio sul lavoro, ma con nessuna conseguenza usando tutte le tutele del caso
 
I

Inter-media

Ospite
L'ho fatto diverse volte ma sempre con un preliminare dal notaio, e con le dovute clausole obbligatorie vedi: assicurazione obbligatoria delle persone che mettono piede nel cantiere, ditte artigiane regolarmente iscritte, un tecnico che risponda dell'esecuzione dei lavori. Praticamente cercare quanto si può dal togliersi alcuna responsabilità in un eventuale incidente sul cantiere. Aggiornare eventuali planimetrie se ci fossero delle variazioni catastali. Per il resto è una concessione che si può tranquillamente fare per far si che l'affare si porti a termine .

Si certo che si puo' fare, tramite un contratto ben fatto e ben articolato , preliminare, una consistente caparra, registrazione, ecc. Qui siamo di fronte a non si sa quale vaga scrittura di impegno, senza versamento di caparra, con molti dubbi sulla moralità commerciale dell'acquirente;
io non gli darei nessuna possibilità. Con la consegna chiavi e di fatto il "possesso" e con l'autorizzazione di fare lavori, succede qualcosa che "sballa l'affare" (mancata erogazione del mutuo ad esempio..), oppure se di fronte a qualcuno in "mala fede" (e nello specifico l'attuale comportamento dell'acquirente non sembra escludere in modo assoluto questa possibilità), una volta consegnate chiavi ed appartamento, ad esempio sorge (o viene fatto sorgere) un piccolo problema di carattere unbanistico o catastale (caso molto frequente) ripeto, se i malafede, blocca pagamenti e contratto, ma in quel momento lui ha le chiavi di casa e non piu' la proprietà.
Per cui a quel punto è il proprietario che deve fare un azione legale per rientrare in possesso del suo bene, di cui non ha nemmeno ricevuto un soldo..!!!!
 

Pingu79

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sottoscrivo quanto ipotizzato da @Inter-media con tutto il cuore.

Questi acquirenti mi lasciano molto perplessa...
Eh si... cmq pare che la cosa si sia sbloccata... sabato 13 dovrebbe consegnarmi l'assegno della caparra (a sto punto mi viene fin paura che sia scoperto, ma cerchiamo di essere positivi) ed ha accettato di avere le chiavi solo il giorno dell'atto...

p.s. se volete vi tengo informati di come finisce la telenovela :)
 

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