cafelab

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Sono comunque anch'io curioso di leggere quali siano oggi le soluzioni disponibili, e relativi pro e contro.


Per i tetti a falda, un sistema che prediligo è il tetto microventilatoventilato con pannelli sandwich di poliuretano e alluminio.

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Questo sistema offre numerosi vantaggi, il primo dei quali è la velocità e semplicità di montaggio

Si regolarizza la falda con uno strato sottile di malta, si posiziona la barriera a vapore che viene semplicemente stesa e fermata con nastro adesivo apposito.
Sopra si appoggiano i pannelli isolanti, che possono essere tranquillamente tagliati in opera e sono già dotati di una battentatuta metallica su cui fissare le tegole.

Lo strato di poliuretano funge da isolante ed completamente racchiuso all'interno dello strato di alluminio, che lo protegge dall'irragiamento che ne degraderebbe la superficie, l'alluminio riflette il calore, contribuendo al comfort sia estivo che invernale. La ventilazione garantisce inoltre l'eliminazione dell'umidità.

L'elemento di colmo, che non è stato facile reperire, garantisce l'effetto camino

art7-14.jpg


Le foto allegate sono di cantiere, lo sviluppo del progetto si può seguire al link Coffee Break | The Italian Way of Design: casa LCJN
 

cafelab

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Ma sappiamo anche che il grasso sottocutaneo protegge dal freddo (chiedilo agli orsi polari).

infatti, grasso sottocutaneo -> esterno alle fasce muscolari e agli organi.

Volendo argomentare tecnicamente, certamente il cappotto esterno riduce l'escursione termica dell'involucro (è dannosa? boh...), ma l'isolamento interno riduce l'inerzia termica dell'ambiente da riscaldare, proprio perché i muri esterni non si scaldano. Quindi l'ambiente si scalderà prima e con minor dispendio di energia.

E un bel ciao allo sfasamento termico.
E il volano termico?
e il regime dinamico?

la fisica tecnica ambientale è molto più complessa di così
una cosa è semplificare per agevolare la comunicazione verso i non addetti ai lavori, un'altra è giungere a certezze completamente errate.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
sfasamento termico.
E il volano termico?
e il regime dinamico?
Mi sfugge la distinzione tra i tre: sbaglio o sostanzialmente sono legati allo stesso fenomeno dell'inerzia termica? Inoltre ormai faccio anche fatica ad immaginare perche il fenomeno produca risultati diversi a seconda che l'isolante sia esterno o interno: (diversa velocità?)
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
giungere a certezze completamente errate
Leggi bene:
certamente il cappotto esterno riduce l'escursione termica dell'involucro

quello che scrivi è vero

io non ti ho contraddetto, ho fatto alcune considerazioni favorevoli a un'altra soluzione, senza svalorizzare la tua.
E non sono giunto a certezze, ho solo chiesto chiarimenti (e a quanto pare non sono il solo).
Se sei in grado di darli, bene. Se no pazienza.
 

cafelab

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Le soluzioni non sono equivalenti e alternative

qualsiasi simulazione del comportamento della sezione muraria dimostra chiaramente che per ottenere le due condizioni desiderabili

- sfasamento dell'onda termica di 8-12 ore
in modo che la massa muraria continui a rilasciare calore anche a sole tramontato

- attenuazione termica più piccola possibile
ovvero quanto una parete riduce l'intensità delle variazioni di temperatura esterna prima che queste influenzino l'interno

è mettere l'isolante più lontano possibile dall'ambiente interno

Dei 3 modelli di posizionamento dell'insolamento esterno, intermedio o interno, quelllo interno è il meno performate

sbaglio o sostanzialmente sono legati allo stesso fenomeno dell'inerzia termica

L'inerzia è solo un fattore che indica la capacità di un materiale o di una struttura di resistere alle variazioni di temperatura
cioè di riscaldarsi o di raffreddarsi più o meno lentamente in risposta a cambiamenti termici.

Ma noi non basta,
l' involucro va considerato nel suo regime dinamico, nel corso delle 24 ore del giorno e dell'anno
il comfort abitativo deve essere garantito che sia inverno, che sia estate, che piova o batta il sole, che tu stia dormendo o facendo squat

Applicando l'isolante all'esterno, si sfrutta l'inerzia termica delle pareti, che accumulano calore e lo rilasciano gradualmente, contribuendo a mantenere una temperatura interna più stabile e riducendo i consumi energetici sia in inverno che in estate.

Al contrario, l'isolamento interno può portare a un riscaldamento più rapido degli ambienti, ma senza l'apporto dell'inerzia termica delle pareti, il raffreddamento sarà altrettanto veloce
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Al di là di interno o esterno, io conoscevo un problema apparentemente diverso da quanto da te descritto. Cioè la necessità di subire una sorta di rimbalzo termico (comportamento dinamico) specie estivo dove il calore accumulato dal tetto, ritardato dall’isolamento durante il giorno, si faceva sentire poi indesiderato nelle ore notturne. Forse impropriamente chiamavo questo effetto inerzia termica: una sorta di conservazione della energia termica accumulata.
 

cafelab

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Professionista
parli di questo

- sfasamento dell'onda termica di 8-12 ore
in modo che la massa muraria continui a rilasciare calore anche a sole tramontato


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tutta la muratura si comporta in questo modo, ovviamente il tetto subisce più irraggiamento.
E' del tutto naturale

il calore accumulato dal tetto, ritardato dall’isolamento durante il giorno, si faceva sentire poi indesiderato nelle ore notturne.

non è propiamente così
l'errore deriva dal fatto che ragioni in temini di inerzia, invece che di capacità termica e trasmittanza

un muro ha una capacità di accumulare calore (dovuta alla densità e al calore specifico)
ma questo calore ci mette ore a entare dentro il muro

devi progettare il pacchetto murario in modo che il calore esterno riesce a penetrare all'interno dopo 8-12 ore, non di meno, non di più

così che a mezzanotte entrerà una parte del calore arrivato a mezzogiorno, quando ormai farà più fresco
e nel verso opposto d'inverno
 

jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Comunque, se vuoi intervenire da dentro con palliativo, puoi utilizzare pannelli accoppiati in cartongesso (verde, per ambienti umidi) ed EPS additivato con grafite, meglio se maschiati.

Rivolgiti a un rivenditore professionale, non al Brico, e fatti dare tutti gli accessori necessari: tasselli, schiume sigilllanti ecc.
No a colle magggiche e soluzioni fantasiose che noncielodicono.

Grazie per l'informazione. Sei stato l'unico a rispondere alla domanda che avevo posto. Peccato, avrei voluto avere altri punti di vista, ma sembra che tutti preferiscano parlare d'altro.
 

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