Buongiorno,
avrei bisogno di consigli. Siamo in trattativa per un appartamento che vorremmo acquistare. I proprietari dell'appartamento lo hanno messo in vendita qualche mese fa tramite agenzia, che detiene l'esclusiva dell'incarico. Inizialmente il prezzo era di 310000 euro, da poche settimane hanno abbassato a 290000. Il nostro budget è un po' inferiore rispetto alla cifra richiesta, ma non siamo lontani. Dopo averlo visitato, abbiamo deciso che faceva al caso nostro e abbiamo fatto la nostra proposta irrevocabile d'acquisto, in cui chiedevamo 260000. Dopo una settimana, l'agenzia ci ha comunicato che la proposta non era stata ritenuta congrua e che i venditori rilanciavano con una controfferta di 275000 euro, promettendoci in cambio di lasciare la cucina (non nuova, ma ben tenuta) e un armadio su misura di una camera. Inoltre ci comunicavano che avrebbero continuato a versare la quota mensile relativa al piano di accumulo per lavori condominiali straordinari non ancora deliberati, anche qualora avessero venduto a noi. Inoltre ci chiedevano di rogitare il prima possibile ma di poter restare cinque mesi nell'appartamento (eventualmente pagandoci un affitto) per poter ristrutturare la casa che acquisteranno dopo aver venduto a noi il loro appartamento.
La nostra controproposta alla controproposta è stata la seguente:
- abbiamo accettato di farli restare cinque mesi da dopo il rogito (d'accordo anche noi sul fatto di rogitare appena possibile), senza chiedere loro l'affitto (pagherebbero solo le spese condominiali fino al giorno in cui staranno lì); abbiamo inserito ovviamente una data ultima e improrogabile per liberare l'appartamento e una penale da pagarci per ogni giorno in più di permanenza da dopo la data di scadenza (ci fidiamo, ma vogliamo comunque tutelarci);
- abbiamo puntualizzato che avrebbero finito di pagare loro tutte le rate del piano di accumulo per i lavori del condominio fino all' ultima rata prevista per dicembre 2019, ma che il recupero delle detrazioni fiscali in 10 anni andrà totalmente a loro (ci sembrava giusto così, visto che i soldi li stanno tirando fuori loro)
- come prezzo abbiamo offerto 270mila, che rappresenta il nostro limite massimo del budget, compreso cucina e armadio come già da loro promesso (a voce).
L'agenzia dopo un giorno mi ha richiamato per dire che la proposta per i venditori era congrua e per comunicare la data per firmare tutti insieme il preliminare. Ma il giorno dopo ancora l'agenzia mi ha ricontattato per avvisare che i venditori avevano cambiato idea su alcune condizioni:
- ci abbassano la cifra a 265mila, ma si riprendono indietro i soldi già versati per il piano di accumulo relativo al 2018 e aggiungendo che a questo punto le spese straordinarie del condominio saranno totalmente a carico nostro, spese che sono state stimate essere di diecimila euro a condomino. E di conseguenza saremo noi a godere del recupero fiscale del 50% in dieci anni (che sarà più o meno quindi di cinquemila euro)
- non ci lasciano più l'armadio, ma solo la cucina
- chiedono un mese ulteriore di tempo per restare nell'appartamento dopo il rogito, quindi non cinque, ma sei mesi, senza pagarci l'affitto.
A questo punto come dovremmo muoverci? premesso che i venditori sono persone molto tranquille e serie che godono della nostra fiducia (altrimenti non avremmo concesso loro la possibilità di continuare ad abitare nell' appartamento dopo il rogito). Sicuramente a questo punto vogliamo contattare l'amministratore del loro condominio per capire se questi lavori di ristrutturazione si faranno, quando si faranno ecc...perché, se acquisteremo, già ci troveremo a pagare ogni mese una consistente rata di mutuo, non possiamo permetterci di pagare anche una super rata del condominio da 600 e passa euro...
Dobbiamo mettere in chiaro questa cosa.. ci stanno mettendo un po' in difficoltà con questa richiesta di tirarsi indietro completamente dalle spese straordinarie per il condominio, addirittura ritirando la quota versata l'anno scorso...è vero, che poi lo stato ci ridarà cinquemila euro in dieci anni, ma intanto bisogna sborsarne parecchi...
Secondo voi cosa dovremmo rispondere? Grazie mille
avrei bisogno di consigli. Siamo in trattativa per un appartamento che vorremmo acquistare. I proprietari dell'appartamento lo hanno messo in vendita qualche mese fa tramite agenzia, che detiene l'esclusiva dell'incarico. Inizialmente il prezzo era di 310000 euro, da poche settimane hanno abbassato a 290000. Il nostro budget è un po' inferiore rispetto alla cifra richiesta, ma non siamo lontani. Dopo averlo visitato, abbiamo deciso che faceva al caso nostro e abbiamo fatto la nostra proposta irrevocabile d'acquisto, in cui chiedevamo 260000. Dopo una settimana, l'agenzia ci ha comunicato che la proposta non era stata ritenuta congrua e che i venditori rilanciavano con una controfferta di 275000 euro, promettendoci in cambio di lasciare la cucina (non nuova, ma ben tenuta) e un armadio su misura di una camera. Inoltre ci comunicavano che avrebbero continuato a versare la quota mensile relativa al piano di accumulo per lavori condominiali straordinari non ancora deliberati, anche qualora avessero venduto a noi. Inoltre ci chiedevano di rogitare il prima possibile ma di poter restare cinque mesi nell'appartamento (eventualmente pagandoci un affitto) per poter ristrutturare la casa che acquisteranno dopo aver venduto a noi il loro appartamento.
La nostra controproposta alla controproposta è stata la seguente:
- abbiamo accettato di farli restare cinque mesi da dopo il rogito (d'accordo anche noi sul fatto di rogitare appena possibile), senza chiedere loro l'affitto (pagherebbero solo le spese condominiali fino al giorno in cui staranno lì); abbiamo inserito ovviamente una data ultima e improrogabile per liberare l'appartamento e una penale da pagarci per ogni giorno in più di permanenza da dopo la data di scadenza (ci fidiamo, ma vogliamo comunque tutelarci);
- abbiamo puntualizzato che avrebbero finito di pagare loro tutte le rate del piano di accumulo per i lavori del condominio fino all' ultima rata prevista per dicembre 2019, ma che il recupero delle detrazioni fiscali in 10 anni andrà totalmente a loro (ci sembrava giusto così, visto che i soldi li stanno tirando fuori loro)
- come prezzo abbiamo offerto 270mila, che rappresenta il nostro limite massimo del budget, compreso cucina e armadio come già da loro promesso (a voce).
L'agenzia dopo un giorno mi ha richiamato per dire che la proposta per i venditori era congrua e per comunicare la data per firmare tutti insieme il preliminare. Ma il giorno dopo ancora l'agenzia mi ha ricontattato per avvisare che i venditori avevano cambiato idea su alcune condizioni:
- ci abbassano la cifra a 265mila, ma si riprendono indietro i soldi già versati per il piano di accumulo relativo al 2018 e aggiungendo che a questo punto le spese straordinarie del condominio saranno totalmente a carico nostro, spese che sono state stimate essere di diecimila euro a condomino. E di conseguenza saremo noi a godere del recupero fiscale del 50% in dieci anni (che sarà più o meno quindi di cinquemila euro)
- non ci lasciano più l'armadio, ma solo la cucina
- chiedono un mese ulteriore di tempo per restare nell'appartamento dopo il rogito, quindi non cinque, ma sei mesi, senza pagarci l'affitto.
A questo punto come dovremmo muoverci? premesso che i venditori sono persone molto tranquille e serie che godono della nostra fiducia (altrimenti non avremmo concesso loro la possibilità di continuare ad abitare nell' appartamento dopo il rogito). Sicuramente a questo punto vogliamo contattare l'amministratore del loro condominio per capire se questi lavori di ristrutturazione si faranno, quando si faranno ecc...perché, se acquisteremo, già ci troveremo a pagare ogni mese una consistente rata di mutuo, non possiamo permetterci di pagare anche una super rata del condominio da 600 e passa euro...
Dobbiamo mettere in chiaro questa cosa.. ci stanno mettendo un po' in difficoltà con questa richiesta di tirarsi indietro completamente dalle spese straordinarie per il condominio, addirittura ritirando la quota versata l'anno scorso...è vero, che poi lo stato ci ridarà cinquemila euro in dieci anni, ma intanto bisogna sborsarne parecchi...
Secondo voi cosa dovremmo rispondere? Grazie mille