lino230756

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Buongiorno, scusate il disturbo ma volevo avere delucidazioni per quanto riguarda il mio caso:
Sono 18 anni che vivo in questo immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 60 fa, mi ha detto di fare un contratto di comodato d' uso gratuito, io gli dissi faccia lei in quanto io non so come funzionano i contratti. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di solo dicitura " COMODATO", senza limiti di tempo dove compare un art. 1803, ho chiesto al proprietario cosa significava quell' art. lui mi ha detto che quell' art. dava la possibilità al proprietario e inquilino di mettersi d'accordo loro per quanto riguarda l' affitto senza equo canone. Ho firmato il contratto, chiedendogli di darmi una copia, mai vista e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, io non sapendo visto che c'era scritto solo comodato e l' art. che mi aveva spiegato cosa fosse, gli ho fatto l'assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
Entrati nell' euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia, di cui ha voluto sempre che mia moglie gli portasse le 1.000,00 euro in contanti in busta chiusa a casa sua. A Gennaio di quest'anno sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l'aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi metteva a posto casa riguardo la vasca e la muffa. A Dicembre 2013 non gli ho dato l' affitto, a Gennaio si è presentata a casa facendo casino, a quel punto non sapendo cosa fare ho registrato con il telefonino dove lei parla espressamente che l' affitto in nero serviva a sua madre per pagare varie cose e non pagare le tasse sull' affitto. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne a quattro occhi per chiarire la situazione, mi ha risposto che non aveva nessuna intenzione di vedermi e di discuterne, gli ho detto come dopo 18 anni che ci conosciamo? non ti preoccupare che non ti metto le mani addosso per passare nel torto essendo come tu sai che sono un maestro di arti marziali, gli ho chiesto anche la copia del contratto che non ho mai avuto, il marito mi ha detto che non me lo da perché deve chiedere prima al suo avvocato se può darmi la copia,( di cui non riesco a capire il perché) moglie e marito hanno iniziato a farmi dispetti minacciandomi che mi facevano portare via il cane e inoltre la cosa più odiosa dicendo a mia figlia che non potevano vedere i meridionali. A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione, la quale mi diede ragione al 200x100, Il mio avvocato ha fatto una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto " COMODATO " dove ho notato sia io che l' Avvocato non aveva nessun bollo o timbro di registrazione e in più sulla lettera di accompagnamento del loro Avvocato c' era scritto espressamente: IL SIG............E IL SIG.........IN DATA 02/12/1996 hanno fatto un contratto di " COMODATO A TITOLO GRATUITO" di cui sul loro contratto non compare questa dicitura. A Marzo ho fatto un' esposto alla G.d.f. allegando tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro allo sportello. Sempre a Marzo ho iniziato a navigare su internet tramite Google per sapere come comportarmi in questo caso, ho trovato diverse cose molto interessanti su ADUSBEF, ASSOCIAZIONE CONSUMATORI,IMMOBILIARE.IT, IL SOLE 24 ORE, CONDOMINIOWEB ecc......dove ho scoperto che il "COMODATO" è intendersi automaticamente gratuito, di cui non riesco ancora a capire come fa una persona che è a digiuno per quanto riguarda questi tipi di contratto, ( io conosco solo il contratto di affitto) in quanto dai vari siti ho trovato tutti i modelli compreso quello che si faceva nel 1996 dove è specificato esattamente la dicitura SCOPO " AD USO GRATUITO" a questo punto mi sono detto è possibile che ho regalato 50.000,00 euro solo perché il proprietario mi ha preso per i fondelli? a quel punto ho capito il motivo per cui non mi hanno mai dato copia del contratto e tutto questo è stato fatto fare dal genero tramite il suo commercialista o notaio.
Ho una testimone che sa che da quando siamo entrati ad abitare hanno voluto sempre i soldi in nero in busta chiusa, inoltre la madre della proprietaria è andata a dire a una sua amica che non paghiamo l'affitto da 5 mesi, questa signora la conosco pure io. Non sto pagando in quanto dettomi dal mio Avvocato.
Scusatemi per la lunga discussione ma ho voluto spiegarvi esattamente passo- passo tutto quello che è successo. Dimenticavo di dirvi che sul sito la legge per tutti, dice che le registrazioni fatte in casa propria possono essere ammesse dal Giudice.
Chiedo cortesemente un Vostro parere anche da parte Vostra per quello che vi ho descritto..
Attendo una Vostra risposta.
RingraziandoVi anticipatamente Vi porgo i miei più cordiali Saluti.
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studiopci

Membro Storico
Salve, cominciamo con il dire che l'art. 1803 del Codice Civile, parla del comodato e recita così: " Il comodato è il contratto con il quale una parte (comodante) consegna all’altra (comodatario) una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito.", veniamo ora alla tua situazione, che è un classico dell'evasione sia fiscale che alla normativa dei contratti di affitto ( tra l'altro molto pasticciata ) molto in voga negli anni addietro. Il contratto di comodato ( che non è un contratto di affitto ) nella maggior parte delle volte è gratuito, salvo diversa specificazione che viene riportata nel contratto, per legge deve essere registrato e deve riportare una data di inizio e di fine, laddove non viene riportata si intende che la cosa data deve essere restituita a richiesta del comodante, questo perchè il comodato è come una sorta di prestito... io ti do un bene ( mobile o immobile ) in uso tu lo utilizzi fino a quando non te lo richiederò, avrai capito quindi che nel tuo caso il contratto di comodato non rientrando nei contratti di affitto, non gode delle tutele opportune, per cui in termini ufficiali e normali, il proprietario ha tutto il diritto di richiedere la restituzione dell'immobile e tu hai il dovere di lasciare in pochi giorni la casa se non ottemperi a questo tuo dovere diventi un occupante abusivo e come tale sarai trattato, quindi non avrai lo sfratto ma lo sgombero coatto con forza pubblica. Logicamente tutto questo è riferito ad una situazione di normalità, poichè però stiamo parlando di un affitto mascherato da comodato d'uso, il punto focale è quello di far emergere la fregatura, quindi di far emergere la realtà, il contratto di affitto. Con la denuncia alla GdF, hai messo in moto una macchina che dovrebbe arrivare ad accertamenti per evasione con sanzioni alquanto pesanti a carico del proprietario, visto che le carte oramai si scopriranno credo che sia opportuno che tu ed il proprietario trovaste un accordo e stipulaste un contratto di affitto che regolarizzi la situazione, contestualmente il proprietario dovrebbe informarsi per vedere cosa e come sanare la situazione almeno fin dove è sua competenza, per cercare quantomeno di limitare le ripercussioni, in questo momento dispetti o altro non risolvono un problema alquanto serio, ma credo che ci si debba sedere e risolvere al più presto, ma credo che il tuo avvocato saprà come fare. Fabrizio
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Forse Elisabetta si riferisce al fatto che le parti abbiano omesso il pagamento dell'imposta di registro, imposta rispetto alla quale esiste una solidarietà di inquilino e proprietario.

Comunque... a mio avviso è evidente che non si possa parlare di contratto di comodato. Il contratto di comodato sottoscritto è un contratto simulato, atto ad occultare la reale fattispecie contrattuale, la locazione, al fine di eludere il fisco.

Ma le pesanti conseguenze previste dal 2011 a carico del proprietario ed a favore dell'inquilino, mediante denuncia all'agenzia delle entrate od alla guardia di finanza, in relazione alle locazioni in nero, con possibilità di registrare un contratto ad un canone estremamente conveniente per il conduttore, sono state dichiarate incostituzionali nel marzo di quest'anno.

Non rimane quindi che la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto, di comune accordo tra le parti, cercando di ricomporre le divergenze o iniziare la ricerca di un'altra sistemazione.
Va comunque rilevato che la procedura per il riottenimento della disponibilità dell'alloggio da parte del proprietario che continua a ritenere legettimo il contratto di comodato, non possa ricondursi a quella prevista per gli sfratti, con tempistiche legali decisamente più lunghe.

C'è quindi tutto il tempo per trovare una soluzione ragionevole.
 

studiopci

Membro Storico
ha pagato per 17 anni in nero e non poteva non essere consapevole. Potrebbe essere correo
Fermo restando che in casi del genere la parte debole è sempre e comunque l'inquilino, l'evasione fiscale è commessa da chi ha l'obbligo della denuncia di reddito, la correità non è contemplata; lino230756 aveva il diritto/dovere di richiedere copia del contratto e copia delle ricevute di pagamento
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Fermo restando che in casi del genere la parte debole è sempre e comunque l'inquilino, l'evasione fiscale è commessa da chi ha l'obbligo della denuncia di reddito, la correità non è contemplata; lino230756 aveva il diritto/dovere di richiedere copia del contratto e copia delle ricevute di pagamento
ma anche di pagare le imposte in solido con il locatore
 

enrikon

Membro Senior
Un inquilino che denuncia di pagare a nero il canone di locazione non è che ben visto dall'Agenzia delle Entrate. Tranquilla che non gli fanno nulla, anzi, gli srotolano il tappeto rosso.
 

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