Quindi se esiste il titolo edilizio si deve andare a rogito per forza, anche in presenza di difformità, sanabili o non (abusi insanabili ma comunque parliamo di cose irrisorie): solo a valle del rogito l'acquirente potrà richiedere il risarcimento del danno, specie se si fa dichiarare a parte venditrice la piena conformità urbanistica.
Ma se non la dichiara? Se nel rogito il venditore non dichiara la piena conformità urbanistica ma dichiara solamente che la costruzione è stata costruita in virtù della licenza x dell'anno y? Che succede in presenza di difformità "nascoste" o/e che magari non conosceva neppure lui?
Questi sarebbe esente da responsabilità?
Se però l'abuso è più rilevante, tipo una stanza in più? A quel punto si potrebbe sfociare nell'ambito della vendita di una cosa per un'altra (aliud pro alio, promessa di un trilocale che è in realtà molto più piccolo, diciamo un bilocale) e penso che ci si possa tirare indietro dalla compravendita... visto che nel caso di compravendita l'atto sarebbe nullo...
Mi piacerebbe aver padronanza su queste questioni.