...oppure si diminuiscono i ricarichi (ricordiamo che in periodi di "boom" un ricarico del 100% era quasi la norma, ora si arriva al 30-40, anche se "piangono" il 20) e si "tagliano" tanti passaggi inutili di subappalti e subfornitori.
E si lasciano perdere fornitori (terreni) di pazzi scatenati che li vendono a peso d'oro. Se poi li hai comprati, peggio per te, vedi alla voce "rischio d'impresa".
Se noi nell'ambito meccanico abbiamo dovuto fare cosi' per sopravivere, perche' non si puo' fare nel settore edilizio?
Sono aumentate tutte le materie prime, le tasse e le attrezzature.
Per "darci una mano" i clienti hanno chiesto sconti senno' vanno in Cina.
Abbiamo estromesso fornitori troppo piccolie e troppo cari e ci siamo indirizzati a fornitori meno "flessibili" ma piu' economici. Abbiamo tagliato intermediari non profittevoli strutturandoci all'interno.
Abbiamo "tranciato" di netto i guadagni, arrivando alla sopravvivenza (10-20 di ricarico, a volte sotto, per tenere un cliente), attingendo alle riserve. Pur di continuare e sperare in tempi migliori.
E dopo "impennate" di prezzo dei semilavorati, si cominciano a vedere cali, perche' sempre meno comprano e la politica del "vendo meno, faccio spendere di piu' per avere uguale" non funziona se non sei un monopolista.
Perche' i costruttori devono sentirsi una categoria privilegiata? Gia' non devono temere la "concorrenza diretta della Cina", hanno privilegi politici non indifferenti (i palazzinari al governo e faccendieri vari), una lobby fortissima, lavorano su un bene ancora ritenuto "primario"... ma che la smettessero di piangere e si dessero da fare come tutti gli altri!!!!E chi non ce la fa, A CASA (ops...!!!
) , come tante nostre aziende
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