Mad_the_mith

Membro Junior
Privato Cittadino
Buonasera, sono Maddalena da Genova, ho 48 anni, grazie per avermi accolto. Pongo subito un quesito. A seguito eredità da mia madre posseggo una seconda casa a Savona dove ho abitato nella giovinezza, in un piccolo condominio di 8 appartamenti. Per seguire la malattia di mia mamma ho abitato lì dal 5 maggio 2020 al 28 agosto 2021. Mamma è deceduta il 25 ottobre 2020 ma non aveva il 100% della proprietà. Il 5 marzo 2021 ho comunicato via mail all'amministratore che avevo acquistato la parte rimanente e avevo il 100% della proprietà trasmettendo in allegato l'atto ove sono riportati i miei dati inclusa la residenza a Genova. A novembre 2021 ho comunicato via mail le letture dell'acqua ricordando all'amministratore che dal 28/8/21 ho lasciato Savona e la casa non viene abitata da nessuno. Arriviamo a oggi. Scopro per caso scrivendo con un condomino che ieri c'è stata riunione di condominio e hanno deliberato alcuni lavori straordinari. La convocazione evidentemente è stata mandata a Savona, ma io abito a Genova. Voglio invalidare la riunione ed eventualmente rifarla perché non mi è stata mandata convocazione all'indirizzo di residenza, quali sono i passi corretti da fare?
Grazie in anticipo
Maddalena
PS nel 2021 abitavo lì a Savona e il problema del recapito della convocazione ovviamente non si è posto.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non direi che sarebbe saggio o corretto indire nuova assemblea dopo semplice contestazione informale.

Questo DIPENDE DALLE SITUAZIONI.
Un conto è che io contesto perché in assemblea hanno deliberato che i vasi di gerani vanno esposti tenendoli internamente ai balconi per ragioni di sicurezza, e a me piace esporli esternamente,
Altro conto è che io contesto perché non c'è nessuna raccomandata a/r e nessuna P.E.C. con cui io vengo INVITATO all'assemblea.
Quest'ultima, è una grave mancanza da parte dell'amministratore, il quale se viene colto in fallo, ben sa che gli conviene ammettere il suo errore e rifare l'assemblea.
Farsi condannare a rifare l'assemblea da un giudice, dopo aver ricevuto una p.e.c. o una raccomandata a/r che lo invita a rifare l'assemblea perché si è scordato di invitare un condomino, non mi sembra una scelta molto intelligente.

A me circa 12 anni fa capitò una cosa così con uno dei miei amministratori di condominio. Gli scrissi via p.e.c. che non ero stato invitato all'assemblea. Ebbene, mi mostrò i tagliandini di ricevuta spedizione delle raccomandate, dai quali si evinceva che LUI LA RACCOMANDATA ME L'AVEVA MANDATA!!! Il problema è che il postino, o la postina, che si occupano di recapitare la corrispondenza a casa mia, o non mi hanno messo il tagliandino di tentata consegna con l'invito al ritiro, oppure il tagliandino è stato messo e fregato da qualche condomino (a volte li mettono in cassetta in modo che mezzo tagliandino stia fuori dalla cassetta, ed è facile sottrarlo), cosicché io NON SAPEVO DI DOVER RITIRARE UNA RACCOMANDATA, la quale dopo 30 giorni di infruttuosa giacenza presso l'ufficio preposto al ritiro della stessa, è stata gioiosamente rispedita al mittente.
In sintesi, aveva ragione l'amministratore.
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
si vuole avviare lo studio di fattibilità del 110% e sono contraria.

Guarda, noi abbiamo fatto lo studio di fattibilità nel 2019 e il quadro che ne è uscito è che almeno il 20% dei condomini aveva fatto i suoi p0rci comodi senza rispettare il regolamento di condominio contrattuale: chiusura dei balconi non autorizzata, ampliamento dell'abitazione, e altre p0rcate varie che non elenco per brevità.
Quella volta andò tutto alle ortiche grazie ad altre priorità che sono intercorse.
Chissà com'è, quando si rilevano gli abusi, c'è sempre qualcosa di più importante su cui intervenire o su cui deliberare.
Proprio in questi giorni il gran visir col suo santone sta girando di casa in casa per fare DI NUOVO l'analisi di fattibilità, senza tener minimamente conto che se nel 2019 la situazione era da sgomento, oggi (2022) può solo essere peggiorata.
L'amministratore, in tempi di quasi zona arancione, ha persino buttato le mani avanti per non cascare, dicendo di essere in regola con le vaccinazioni e con i tamponi (poi mi spiegherete cosa vuol dire essere in regola coi tamponi, perché io, trivaccinato con pure l'antinfluenzale in corpo, non l'ho capito bene), ora concluderà il suo giro infettando tutti, e poi non se ne farà niente come al solito, constatati i numerosi abusi. Spero solo che per colpa sua e del suo santone accompagnatore, mi verrà non più di un semplice, forte raffreddore senza complicazioni. Vi dico solo che girava senza mascherina attorno al palazzo anche quando c'era l'obbligo, già da questo capite che persona è.
 

Mad_the_mith

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno e grazie a tutti per le risposte. Il discorso è proprio questo, non sono d'accordo con lo studio di fattibilità del 110% per vari motivi. Innanzi tutto è per me una seconda casa che utilizzerò in modo davvero saltuario almeno fino alla pensione e non desidero affittare anche perché dentro è da ristrutturare completamente, poi avrei sul terrazzo un ripostiglio costruito in mattoni da condonare (o demolire con due picconate) e la veranda condonata che negli anni è stata rifatta in anodizzato mentre il condono dichiarava ferro. E' stata comprata nell'81 dai miei ed è rimasta tal quale, abbiamo solo condonato la veranda che c'era. Insomma sto 110 per me sono solo rogne e soldi cacciati a fronte di un utilizzo sporadico.
E' vero non ho comunicato in modo esplicito il cambio di recapito della corrispondenza, lo ammetto, pensavo bastasse trasmettere l'atto di acquisto e scrivere "guardate che torno a GE qui ci sono le letture dell'acqua". Ripeto la mia famiglia è lì dal 1981, ci sono cresciuta, l'amministratore è sempre lo stesso (prima lo faceva suo papà) ed era a conoscenza del fatto che ero a Savona perché mamma era malata...non la voglio buttare sul sentimentale, ma se per tutto in 40 anni c'è sempre stato un rapporto bonario di comunicazione ora mi si chiede un formalismo stretto essenzialmente perché la maggioranza trainata da un condomino sa che non sono a favore.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
ora mi si chiede un formalismo stretto essenzialmente perché la maggioranza trainata da un condomino sa che non sono a favore.
Il formalismo stretto è quello su cui tutto sommato si basano le decisioni assembleari.
Formalmente l’amministratore non pare aver sbagliato, ad inviarti la convocazione .
Pur comprendendo le tue rimostranze, come detto è quasi certo che, anche rifacendo l’assemblea con te presente, passerebbe comunque la stessa delibera.
 
U

Utente Cancellato 83267

Ospite
Prima di spendere soldi e tempo in avvocati per impugnare la delibera, sincerati se il tuo voto a sfavore avrebbe cambiato la decisione dell’ assemblea. Puoi parlarne con altri condomini oppure contattare l’amministratore , magari mostrando un certo rammarico, per l’incomprensione sull’indirizzo. Usa sempre la diplomazia. Se riesci ad appurare che il tuo voto non a favore sarebbe servito a non proseguire, impugna la delibera. In caso contrario economicamente non ne vale la pena
 

Mad_the_mith

Membro Junior
Privato Cittadino
Avete balconi?
io ho un terrazzo di circa 40 m2 e un balcone verandato condonato. Altri condomini hanno balconi o verande o terrazzi e c'è un appartamento con giardino. Ogni appartamento è diverso (edilizia ligure ad min*hiam fine
anni 50)

Ho capito, provo comunque a mandare una raccomandata per le vie bonarie chiedendo di rifare l'assemblea visto che non ho ricevuto la convocazione all'indirizzo di residenza, vediamo se ci si riesce. Diversamente mollo lì.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
E' vero non ho comunicato in modo esplicito il cambio di recapito della corrispondenza, lo ammetto, pensavo bastasse trasmettere l'atto di acquisto e scrivere "guardate che torno a GE qui ci sono le letture dell'acqua"

Eh, no, amica mia. Un conto è trasmettere l'atto di acquisto per mettere un paletto a partire dal quale inizi a pagare tu gli oneri condominiali, altro conto è COMUNICARE FORMALMENTE L'INDIRIZZO AL QUALE ANDRANNO INVIATE TUTTE LE COMUNICAZIONI.

Questa seconda cosa, tu non l'hai fatta, su tua stessa ammissione (sei onesta), e quindi ciò basta al tuo amministratore per farti bonariamente un pernacchione e dirti che se tu non lo avvisi formalmente con una raccomandata a/r o una PEC, lui non è tenuto a sapere dove tu ami leggere le missive indirizzate a te.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
sincerati se il tuo voto a sfavore avrebbe cambiato la decisione dell’ assemblea

Non ha molto senso "sincerarsi". Ci sono i FRANCHI TIRATORI, ossia coloro che nel chiacchiericcio delle scale ti dicono, "Sì sì, rifacciamo l'assemblea e invalidiamo il 110%", e poi quando vanno in assemblea votano a favore, o peggio, non si presentano dando delega per votare a favore.
"Sincerarsi" è come voler prevedere il futuro!
Se io oggi ti dico che domani mangerò il passato di verdure Knorr, non è certo che domani non mi lascerò tentare da una pizza al pomodoro. Così vale per i PARERI. Sono mutevoli, come le nuvole nel cielo.
E la gente non dice mai ciò che pensa. Solo una parte lo fa. Consapevole che a dire la verità si perdono gli amici.

Ho capito, provo comunque a mandare una raccomandata per le vie bonarie chiedendo di rifare l'assemblea visto che non ho ricevuto la convocazione all'indirizzo di residenza, vediamo se ci si riesce. Diversamente mollo lì.

Puoi fare questo tentativo e gettare i soldi della raccomandata e il tempo (sì, anche il tuo tempo ha un valore!) per fare la coda all'ufficio postale prenotandoti il giorno prima (mi raccomando), però non ti arrabbiare quando l'amministratore, sornione, ti risponderà che l'ultimo indirizzo da te comunicato è in Via Nino Bixio 142, e non dove volevi tu, in Via Pellegrino Tibaldi 85.
 

Mad_the_mith

Membro Junior
Privato Cittadino
Puoi fare questo tentativo e gettare i soldi della raccomandata e il tempo (sì, anche il tuo tempo ha un valore!) per fare la coda all'ufficio postale prenotandoti il giorno prima (mi raccomando), però non ti arrabbiare quando l'amministratore, sornione, ti risponderà che l'ultimo indirizzo da te comunicato è in Via Nino Bixio 142, e non dove volevi tu, in Via Pellegrino Tibaldi 85.
Diciamo che ancor meno ho mai nemmeno comunicato l'indirizzo di Savona, lui semplicemente l'ha mandata come se lì ci fosse mia mamma, che non c'è più, per abitudine ecco.
 

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