Antosil

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Grazie per la registrazione. Vorrei capire come mettere in regola un immobile ereditato da mia moglie con una pratica di condono da completare. L'appartamento nel Comune di Pozzuoli, è dichiarato A2 ma l'altezza soffitto è a 235 cm.Attualmente il permesso a costruire è stato rilasciato ma le piante catastali sono rimaste con altezza a 290. Come si può mettere in regola?
 

brina82

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Uuuu, con un piano terra è difficile da fare 😂
Come lascia supporre
"Comunque ho provato a verificare se il pavimento potesse scendere"
Io dico di scoperchiare il tetto e alzare 4 blocchetti... a meno che non vi siano elaborati progettuali.

Voglio dire: a Roma il condono si rilascia col solo elaborato grafico catastale, quindi conta l'altezza ivi dichiarata, mentre in altri Comuni mi è capitato che venisse presentato un progetto "normale" con piante prospetti e sezioni, ovviamente sempre a partire dalla planimetria catastale allegata alla domanda di condono... se fosse così sarebbe più difficile barare.
 

brina82

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Quello che c'è scritto sulle piante catastali è ininfluente. Se la concessione in sanatoria rispecchia la realtà, l'immobile è commerciabile...
Immagino tu ti riferisca a questo caso:
...in altri Comuni mi è capitato che venisse presentato un progetto "normale" con piante prospetti e sezioni, ovviamente sempre a partire dalla planimetria catastale allegata alla domanda di condono... se fosse così sarebbe più difficile barare.
Però se nel catastale è riportato poniamo 250cm e poi nel progetto di cui alla concessione in sanatoria è stato disegnato 270cm, a cercare il pelo nell'uovo vi sarebbe un'irregolarità...
 

MauroScherlin

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Immagino tu ti riferisca a questo caso:

Però se nel catastale è riportato poniamo 250cm e poi nel progetto di cui alla concessione in sanatoria è stato disegnato 270cm, a cercare il pelo nell'uovo vi sarebbe un'irregolarità...
La normativa è nazionale, non capisco come facevano a Roma ad istruire una concessione o autorizzazione in sanatoria con il solo accatastamento. Mi sembra impossibile ma a Roma non ci ho mai lavorato. Il catasto è l'ultima ratio per stabilire la conformità di un immobile, e di certo non certifica le altezze data la superficialità e la precisione delle schede fatte a mano (ma anche oggi non si scherza, le altezze sono perlopiù messe "in automatico"). Oltretutto non è che prendi il catasto e rifai l'immmobile così: recentemente mi è capitato un immobile del 1939 alto 3,2 metri. La scheda riportava 4 metri, ma mica mi sono fregato le mani dicendo lo abbatto, scavo un po' e lo soppalco per metà. (anche perché mi sarebbe dispiaciuto prendermi una denuncia)
 

MauroScherlin

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Però se nel catastale è riportato poniamo 250cm e poi nel progetto di cui alla concessione in sanatoria è stato disegnato 270cm, a cercare il pelo nell'uovo vi sarebbe un'irregolarità...
Beh, l'altezza che conta è quella reale, che poi dovrebbe coincidere con quella della domanda di concessione. Il problema sarebbe in questo caso se avesse ragione il catasto e l'immobile fosse veramente 250cm. A questo punto dovresti buttare il condono a 270 e farci una cantina.
 

brina82

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La normativa è nazionale, non capisco come facevano a Roma ad istruire una concessione o autorizzazione in sanatoria con il solo accatastamento. Mi sembra impossibile ma a Roma non ci ho mai lavorato. Il catasto è l'ultima ratio per stabilire la conformità di un immobile, e di certo non certifica le altezze data la superficialità e la precisione delle schede fatte a mano (ma anche oggi non si scherza, le altezze sono perlopiù messe "in automatico"). Oltretutto non è che prendi il catasto e rifai l'immmobile così: recentemente mi è capitato un immobile del 1939 alto 3,2 metri. La scheda riportava 4 metri, ma mica mi sono fregato le mani dicendo lo abbatto, scavo un po' e lo soppalco per metà. (anche perché mi sarebbe dispiaciuto prendermi una denuncia)
È ma a Roma è così, ancora oggi (per i condoni vecchi ancora da rilasciare)...

Il catastale non conta per la conformità urbanistica, salvo che per i condoni, specie a Roma, dove si presenta solo la planimetria catastale come disegno...
 

brina82

Membro Storico
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Beh, l'altezza che conta è quella reale, che poi dovrebbe coincidere con quella della domanda di concessione. Il problema sarebbe in questo caso se avesse ragione il catasto e l'immobile fosse veramente 250cm. A questo punto dovresti buttare il condono a 270 e farci una cantina.
Ragioniamo in assenza di progetto, quindi solo presenza del catastale che indica 270cm.

L'altezza che conta non è quella reale, ma quella del catastale (che appunto dovrebbe coincidere con quella della domanda in concessione...).

Se l'altezza reale è 250cm ma è condonata (dunque autorizzata) 270cm), tolgo il tetto e lo rifaccio 20cm più su!
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Ragioniamo in assenza di progetto, quindi solo presenza del catastale che indica 270cm.

L'altezza che conta non è quella reale, ma quella del catastale (che appunto dovrebbe coincidere con quella della domanda in concessione...).

Se l'altezza reale è 250cm ma è condonata (dunque autorizzata) 270cm), tolgo il tetto e lo rifaccio 20cm più su!
Non puoi, innanzitutto hai dichiarato il falso, poi ti fermano il cantiere e ti denunciano. Poi che senso avrebbe avuto dichiarare 270 invece di 250?
 

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