Buongiorno a tutti, vorrei esporre la mia situazione nella speranza di poter avere un parere professionale da parte di questa community.
Alla fine del 2021 io e la mia compagna abbiamo firmato una proposta d'acquisto irrevocabile per un villino in costruzione, al tempo ancora allo stato iniziale dei lavori. Per fare questo ci siamo rivolti all'agenzia immobiliare a cui si appoggia il costruttore.
Sulla proposta, fra le altre cose, è compreso il prezzo dell'immobile, la data di consegna a dicembre 2022, la distribuzione della caparra suddivisa in tre rate (5000 iniziali, 15000 alla realizzazione del secondo solaio e 10000 alla realizzazione della tamponatura esterna) e, importante in quanto tema di questa discussione, viene specificato che contestualmente al pagamento dei 15000 ci sarebbe stata la firma del compromesso.
Puntualmente, alla realizzazione del secondo solaio, ci siamo incontrati col costruttore e l'agente immobiliare, che ci aveva convocato per leggere il contratto preliminare, certi che sarebbe stato tutto a norma. Abbiamo letto in lungo e in largo il contenuto del contratto, scoprendo che non era stata inserita alcuna clausola di fideiussione, né la stessa, su espressa domanda rivolta al costruttore, era stata neanche stipulata con alcuna banca o assicurazione.
Non solo, ma loro volevano farci firmare il compromesso in quello stato, che legalmente (correggetemi se sbaglio) è nullo per via di una legge in vigore già da un paio d'anni ormai, che impone l'obbligo di consegna della fideiussione da parte del costruttore e la pubblicazione dell'atto dal notaio.
Al nostro rifiuto loro sembravano sorpresi, e noi abbiamo ribadito che non volevamo assolutamente firmare un contratto nullo né tantomeno rinunciare ad una garanzia importantissima per noi, specie in questo periodo di crisi (per stessa ammissione del costruttore i prezzi dei materiali talvolta sono quadruplicati).
Dopo un paio di settimane ci ricontatta l'agenzia, dicendoci che l'assicurazione sta creando problemi per la fideiussione in quanto manca l'accatastamento degli immobili senza cui non possono sottoscrivere la polizza ma, al tempo stesso, a detta del costruttore, quello è un documento ottenibile solo alla fine dei lavori. Mi sembra un netto buco logico SE quello che dice il costruttore è vero (ma sinceramente non ho idea di quali documenti chiedano le assicurazioni per stipulare la fideiussione), fatto sta che lui continua da giorni a cercare di convincerci a firmare senza fideiussione suggerendoci di fidarci di lui, che risparmieremmo i soldi del notaio et simila.
Non solo, ci ha anche detto che, in alternativa all'accatastamento, l'assicurazione chiede i millesimi (non ho idea di cosa siano), che però il suo geometra gli consegnerebbe ormai a settembre e, se non firmiamo entro un paio di mesi lui non può garantirci il prezzo pattuito inizialmente, essendo aumentato il costo dei materiali.
Ma come.. E la proposta d'acquisto irrevocabile da lui controfirmata allora? Non è garanzia del prezzo congelato dell'immobile?
Questo è il nostro primo acquisto immobiliare e siamo stressati da questa situazione in cui, per non rinunciare ad una netta garanzia nei nostri confronti e per fare la cosa giusta, ci troviamo in una fase di stallo.
Giungo alla fine di questa lunga storia con qualche domanda:
Alla fine del 2021 io e la mia compagna abbiamo firmato una proposta d'acquisto irrevocabile per un villino in costruzione, al tempo ancora allo stato iniziale dei lavori. Per fare questo ci siamo rivolti all'agenzia immobiliare a cui si appoggia il costruttore.
Sulla proposta, fra le altre cose, è compreso il prezzo dell'immobile, la data di consegna a dicembre 2022, la distribuzione della caparra suddivisa in tre rate (5000 iniziali, 15000 alla realizzazione del secondo solaio e 10000 alla realizzazione della tamponatura esterna) e, importante in quanto tema di questa discussione, viene specificato che contestualmente al pagamento dei 15000 ci sarebbe stata la firma del compromesso.
Puntualmente, alla realizzazione del secondo solaio, ci siamo incontrati col costruttore e l'agente immobiliare, che ci aveva convocato per leggere il contratto preliminare, certi che sarebbe stato tutto a norma. Abbiamo letto in lungo e in largo il contenuto del contratto, scoprendo che non era stata inserita alcuna clausola di fideiussione, né la stessa, su espressa domanda rivolta al costruttore, era stata neanche stipulata con alcuna banca o assicurazione.
Non solo, ma loro volevano farci firmare il compromesso in quello stato, che legalmente (correggetemi se sbaglio) è nullo per via di una legge in vigore già da un paio d'anni ormai, che impone l'obbligo di consegna della fideiussione da parte del costruttore e la pubblicazione dell'atto dal notaio.
Al nostro rifiuto loro sembravano sorpresi, e noi abbiamo ribadito che non volevamo assolutamente firmare un contratto nullo né tantomeno rinunciare ad una garanzia importantissima per noi, specie in questo periodo di crisi (per stessa ammissione del costruttore i prezzi dei materiali talvolta sono quadruplicati).
Dopo un paio di settimane ci ricontatta l'agenzia, dicendoci che l'assicurazione sta creando problemi per la fideiussione in quanto manca l'accatastamento degli immobili senza cui non possono sottoscrivere la polizza ma, al tempo stesso, a detta del costruttore, quello è un documento ottenibile solo alla fine dei lavori. Mi sembra un netto buco logico SE quello che dice il costruttore è vero (ma sinceramente non ho idea di quali documenti chiedano le assicurazioni per stipulare la fideiussione), fatto sta che lui continua da giorni a cercare di convincerci a firmare senza fideiussione suggerendoci di fidarci di lui, che risparmieremmo i soldi del notaio et simila.
Non solo, ci ha anche detto che, in alternativa all'accatastamento, l'assicurazione chiede i millesimi (non ho idea di cosa siano), che però il suo geometra gli consegnerebbe ormai a settembre e, se non firmiamo entro un paio di mesi lui non può garantirci il prezzo pattuito inizialmente, essendo aumentato il costo dei materiali.
Ma come.. E la proposta d'acquisto irrevocabile da lui controfirmata allora? Non è garanzia del prezzo congelato dell'immobile?
Questo è il nostro primo acquisto immobiliare e siamo stressati da questa situazione in cui, per non rinunciare ad una netta garanzia nei nostri confronti e per fare la cosa giusta, ci troviamo in una fase di stallo.
Giungo alla fine di questa lunga storia con qualche domanda:
- Quale sanzione prevede la legge per spingere il costruttore a sottoscrivere questa clausola? Quali armi abbiamo a nostra disposizione?
- Tirandoci eventualmente indietro ora (strada che NON vogliamo percorrere perchè siamo nel giusto), essendo presente una proposta irrevocabile, oltre a perdere la caparra finora versata dovremmo versare anche quelle in sospeso? E anche così potrebbero portarci in tribunale?
- Lui può davvero variare il prezzo della casa a suo piacimento prima della scadenza della proposta d'acquisto fissata a dicembre?