Scrivo da genovese.
La spettacolarità delle immagini e l'essere l'unica notizia degna di nota di ferragosto, il tutto condito da 43 cadaveri ha restituito a questo incidente mortale una grande popolarità.
La grande popolarità ha restituito alla città la solita inflazione di prede (politici) e predatori (giornalisti) entrambe categorie affamate proprio di visibilità (cioè di soldi).
E' stato fatto un processo (solo mediatico ovviamente, mai una prova mi raccomando) a un'azienda e addirittura a una famiglia in carne e ossa come se qualcuno avesse davvero una colpa precisa o addirittura una volontà specifica ad assassinare centinaia di persone (si perchè "solo" una quarantina di vittime è stato un autentico miracolo).
Quindi è stato costruito un colpevole su cui scaricare (tutte) le responsabilità e ovviamente ne è stato scelto uno ricco. Così si sono chiesti anche risarcimenti milionari anche senza nessuna condanna in tribunale. E poi si sa, tutti odiano i ricchi, quindi è sicuramente colpa loro. Così si sono salvati prede e predatori dalle loro belle responsabilità.
Poi è partita la file di promesse. A tutti. Ai cittadini, alle famiglie dei morti, alle aziende paralizzate, ai turisti, a tutti. Promesse immantenibili, cioè le solite promesse.
Alla fine ci è rimasta la grande amarezza di aver vissuto un disastro, un grande sollievo per non essere stati su quel ponte nel momento sbagliato dove ogni genovese transita anche giornalmente, una grande nausea per aver assistito alla sfilata di prede e predatori, una grande paura ad attraversare i viadotti e le gallerie delle strade statali e le autostrade italiane e anche un certo risentimento verso noi stessi per essere così idioti da continuare ad accettare tutto questo con i nasi rivolti all'insù traguardando i monconi spezzati del ponte, simbolo prima della modernità e del made in Italy edilizio, oggi del modo insensato e pericoloso di gestire le infrastrutture italiane.
E adesso andiamo pure a impedire la costruzione di qualche altra infrastruttura per non si sa bene quale interesse economico così avremo l'anima in pace e altri morti sulle strade crollate.