jos611

Membro Attivo
Professionista
Salve a tutti.
Sommerso da una mole enorme di cose da fare, da una vita non mi affacciavo più su questo validissimo forum.
Questa sera mi sono connesso con la specifica intenzione di leggere cosa si diceva a proposito del crollo di cui in oggetto. Ma non trovo nulla: possibile?
 
U

Utente Cancellato 52183

Ospite
Salve a tutti.
Sommerso da una mole enorme di cose da fare, da una vita non mi affacciavo più su questo validissimo forum.
Questa sera mi sono connesso con la specifica intenzione di leggere cosa si diceva a proposito del crollo di cui in oggetto. Ma non trovo nulla: possibile?

In effetti!
 

jos611

Membro Attivo
Professionista
Non è un forum di progettisti, ma di agenti immobiliari...
Be', al di là del fatto che c'è un'apposita sezione per progettisti, al di là del fatto che l'accadimento ha una rilevanza tale da trascendere qualunque risvolto specialistico, io direi che qualche implicazione immobiliare la si possa comunque desumere.

Per esempio, si è parlato tanto, specie in occasione del terremoto di Ischia, di inserire un obbligo di certificazione strutturale per le compravendite e affitti immobiliari.
Ora, questo ponte era super ceritificato e ipermonitorato. Tuttavia è crollato - senza neanche una misera scossa di terremoto.
Dunque, fatti alla mano, a cosa servirebbe quest'altra incombenza documentale scaricata sul groppone dei cittadini, a produrre altre scartoffie e a complicare ancor di più gli già innumerevoli obblighi connessi alle transazioni immobiliari?

Inoltre, tutti conosciamo le astruserie burocratiche e la mole di documentazione richiesta dai vari U.T. comunali quando si vuol fare qualche intervento edile, anche solo aprire una finestrella. Chi ha permesso che intere palazzine rimanesssero tanto abitabili quanto abitate sotto quel ponte?
I ponti possono crollare anche per cause accidentali (vedi caso di Bologna), non serve per forza il cataclisma naturale.

...ci sarebbebro tante considerazioni da fare, molte attinenti all'immobiliare
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
My two cents: l'Italia è in buona parte da demolire e rifare. La manutenzione di opere come i ponti che hanno più di 50 anni è da considerare un attentato alla vita delle persone. L'unica manutenzione sensata va fatta con la dinamite.
Vale anche per buona parte delle case "storiche" naturalmente. (roba degli anni '40 che di storico ha solo la puzza di povertà).
 
U

Utente Cancellato 52183

Ospite
Be', al di là del fatto che c'è un'apposita sezione per progettisti, al di là del fatto che l'accadimento ha una rilevanza tale da trascendere qualunque risvolto specialistico, io direi che qualche implicazione immobiliare la si possa comunque desumere.

Per esempio, si è parlato tanto, specie in occasione del terremoto di Ischia, di inserire un obbligo di certificazione strutturale per le compravendite e affitti immobiliari.
Ora, questo ponte era super ceritificato e ipermonitorato. Tuttavia è crollato - senza neanche una misera scossa di terremoto.
Dunque, fatti alla mano, a cosa servirebbe quest'altra incombenza documentale scaricata sul groppone dei cittadini, a produrre altre scartoffie e a complicare ancor di più gli già innumerevoli obblighi connessi alle transazioni immobiliari?

Inoltre, tutti conosciamo le astruserie burocratiche e la mole di documentazione richiesta dai vari U.T. comunali quando si vuol fare qualche intervento edile, anche solo aprire una finestrella. Chi ha permesso che intere palazzine rimanesssero tanto abitabili quanto abitate sotto quel ponte?
I ponti possono crollare anche per cause accidentali (vedi caso di Bologna), non serve per forza il cataclisma naturale.

...ci sarebbebro tante considerazioni da fare, molte attinenti all'immobiliare

Immobiliare a parte,anch'io ho avuto lo stesso stupore nel non trovare la notizia! Sarà stato lo shock :riflessione:?

In altri periodi sarebbe stata una catastrofe di ben più ampia portata, in primis in termini di vittime!
index.jpg

Si nota infatti che il carico non era importante, fortunatamente! Si immagini se ci fosse stata una fila di mezzi pesanti e auto!
 
Ultima modifica di un moderatore:

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Diciamo che è successo in agosto, a breve distanza da Ferragosto, e anche i forumisti vanno in ferie, se possono...

Ma, d'altra parte, che cosa si può dire di un evento così catastrofico, se non che l'Italia è proprio allo sfascio ???
 

jos611

Membro Attivo
Professionista
La manutenzione di opere come i ponti che hanno più di 50 anni è da considerare un attentato alla vita delle persone. L'unica manutenzione sensata va fatta con la dinamite.
.
Il ponte di Brooklyn ha circa un secolo in più, eppure sta su tranquillamente. Però non è in cemento armato: sarà quello il punto debole?

Inoltre, com'è possibile che se nella camera da letto non hai 1\8 di superficie illumino ventilata non ti danno l'abitabilità, con gli ovvi problemi conseguenti in caso di compravendita, poi lasciano abitabili interi stabili e capannoni sotto un ponte del genere?
Di chi siano le responsabilità del crollo lo stabiliranno le perizie e i giudici (per chi ci crede); ma le responsabilità amministrative della situazione abitativa sottostante sono chiare. Eppure nessuno ne parla. Mah?!
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Scrivo da genovese.

La spettacolarità delle immagini e l'essere l'unica notizia degna di nota di ferragosto, il tutto condito da 43 cadaveri ha restituito a questo incidente mortale una grande popolarità.
La grande popolarità ha restituito alla città la solita inflazione di prede (politici) e predatori (giornalisti) entrambe categorie affamate proprio di visibilità (cioè di soldi).

E' stato fatto un processo (solo mediatico ovviamente, mai una prova mi raccomando) a un'azienda e addirittura a una famiglia in carne e ossa come se qualcuno avesse davvero una colpa precisa o addirittura una volontà specifica ad assassinare centinaia di persone (si perchè "solo" una quarantina di vittime è stato un autentico miracolo).

Quindi è stato costruito un colpevole su cui scaricare (tutte) le responsabilità e ovviamente ne è stato scelto uno ricco. Così si sono chiesti anche risarcimenti milionari anche senza nessuna condanna in tribunale. E poi si sa, tutti odiano i ricchi, quindi è sicuramente colpa loro. Così si sono salvati prede e predatori dalle loro belle responsabilità.

Poi è partita la file di promesse. A tutti. Ai cittadini, alle famiglie dei morti, alle aziende paralizzate, ai turisti, a tutti. Promesse immantenibili, cioè le solite promesse.

Alla fine ci è rimasta la grande amarezza di aver vissuto un disastro, un grande sollievo per non essere stati su quel ponte nel momento sbagliato dove ogni genovese transita anche giornalmente, una grande nausea per aver assistito alla sfilata di prede e predatori, una grande paura ad attraversare i viadotti e le gallerie delle strade statali e le autostrade italiane e anche un certo risentimento verso noi stessi per essere così idioti da continuare ad accettare tutto questo con i nasi rivolti all'insù traguardando i monconi spezzati del ponte, simbolo prima della modernità e del made in Italy edilizio, oggi del modo insensato e pericoloso di gestire le infrastrutture italiane.

E adesso andiamo pure a impedire la costruzione di qualche altra infrastruttura per non si sa bene quale interesse economico così avremo l'anima in pace e altri morti sulle strade crollate.
 

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