brina82

Membro Storico
Professionista
Il "problema" del diritto di prelazione è sorto quando la banca, che attendeva la relazione notarile sull'immobile, si è messo in contatto con il notaio. In quel momento il notaio comunicava che bisognava attendere fino a un massimo di 60 giorni per sciogliere la prelazione (appartamento ex Aler).
Premesso che sei stato seguito male e il fatto che venditore e agenzia non sapessero di questa prelazione non è un tuo problema.

Tuttavia è diventato anche un tuo problema: perchè tu il 30 marzo non hai sollevato la questione è anzichè chiedere uno sconto o incaxxarti hai sganciato questi 12k?

È tutto come una partita a carte. Le briscola vanno calate nel momento opportuno.
 

Milano_82

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Premesso che sei stato seguito male e il fatto che venditore e agenzia non sapessero di questa prelazione non è un tuo problema.

Tuttavia è diventato anche un tuo problema: perchè tu il 30 marzo non hai sollevato la questione è anzichè chiedere uno sconto o incaxxarti hai sganciato questi 12k?

È tutto come una partita a carte. Le briscola vanno calate nel momento opportuno.
Io l'ho saputo nel momento in cui il notaio tardava la relazione notarile.

Io l'ho saputo nel momento in cui il notaio tardava la relazione notarile.
L'assegno era in deposito all'agenzia in attesa della delibera del mutuo. Nel momento in cui è arrivata la delibera la parte ha incassato l'assegno.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il venditore sapeva della prelazione, l'agenzia doveva saperlo leggendo l'atto di provenienza e la banca pure.
Il notaio (che mi sa ti è stato consigliato da terzi!) mi auguro che abbia avvisato qualcuno, ma alla fine nessuno ha avvisato te.
Sta di fatto che i termini per la stipula dell'atto non sono stati rispettati per inadempienza della parte venditrice.
Devi capire quando è stata presentata la domanda di rinuncia al diritto di prelazione.
Ti consiglio di fissare un appuntamento il prima possibile con agenzia e venditore per capire come procedere e fare una proroga per la stipula dell'atto ad una data certa. Questa è la cosa migliore da fare secondo me.
A prescindere dal fatto che l'appartamento ti interessa, i venditori a questo punto ti dovrebbero rendere il doppio della caparra ma io chiederei lo sconto.
Ultima cosa. Chiedi alla banca la data "ultima" per la stipula alle condizioni attuali, onde evitare di dover ripresentare nuova richiesta di mutuo con nuovo prolungamento dei termini.
Facci sapere.
 
Ultima modifica:

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Sta di fatto che i termini per la stipula dell'atto non sono stati rispettati per inadempienza della parte venditrice.
A prescindere dal fatto che l'appartamento ti interessa, i venditori a questo punto ti dovrebbero rendere il doppio della caparra ma io chiederei lo sconto.
Subodoro la possibilità (eufemismo) che la prelazione non fosse stata citata in proposta ne nel preliminare e se tanto mi da tanto, nel preliminare potrebbe essere riportata la frase di rito simile a questa: "Il promittente venditore garantisce la piena e libera proprietà e disponibilità dell’immobile oggetto della presente scrittura, e la sua libertà da qualsiasi peso, vincolo, trascrizione pregiudizievole, ipoteche o gravami* e vende l’immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, come visto e piaciuto, ai sensi degli articoli 1490 e 1491 del Codice Civile"
All'asterisco, dovrebbe seguire il riferimento: "*ad eccezione di _______________" ed in questo caso si compila con l'eventuale "nulla" "ipoteca volontaria da estinguere entro la data del rogito" o in questo caso "diritto di prelazione esercitabile entro xx giorni a favore di yyyyy. Parte venditrice s'impegna a comunicare i termini della presente proposta a yyyyy entro giorni xxx dalla data della presente".
A fronte di ciò si sarebbero potuti accelerare i tempi chiedendo al "preferito" di presentarsi da Notaio per sottoscrivere la rinuncia se fosse sua intenzione non esercitare la prelazione. (Non è cosa da tutti i giorni ma mi è capitato un notaio solerte che ha preteso la presenza del preferito rinunciatario in sede di atto: in sto modo non ci son problemi di ripensamenti).

Suppongo inoltre che non sia stato posto il "termine essenziale" per la data del rogito: così fosse, ad ora il venditore non sarebbe considerabile come inadempiente (al momento non si può chiedere il doppio della caparra ne danni, ne sconti) e di conseguenza si dovrà procedere con la diffida ad adempiere. Solo nel caso questa non venga rispettata si potrà quindi procedere con quanto previsto come penale in contratto.
 

Daniele80

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Senza girarci tanto attorno, l'agenzia ha commesso un errore. L'acquirente deve essere informato fin da subito di eventuali vincoli dell'immobile in oggetto. Detto questo, se l'immobile continua ad essere di tuo interesse attendi. Se vuoi provare a chiedere uno sconto è lecito farlo. Più che altro mi informerei se i vincoli che ci sono permangono anche dopo l'acquisto e magari ti renderanno più complessa la rivendita in futuro.
 

Milano_82

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buonasera a tutti, confermo che sulla proposta d'acquisto (condizionata all'ottenimento del mutuo) non è citato il diritto di prelazione e che i termini ultimi erano 25 Marzo (termine entro il quale avrei dovuto comunicare la possibilità di accedere al mutuo) e 30 Aprile (termine ultimo per rogitare). La richiesta per lo svincolo dell'immobile è stata fatta circa un mese fa ma, il termine di 60 giorni non è un termine assoluto. Il notaio ha, infatti, bisogno della quietanza di pagamento della prelazione per fare la relazione sull'immobile. L'istituto, trascorsi i 60 giorni senza fornire risposta, accetta lo scioglimento della prelazione ma deve comunque comunicare al proprietario cifra e modalità di estinzione e rilasciare quietanza. Va da sé che i tempi si dilatano senza data certa ( il notaio mi ha comunicato che l'Istituto è "impallato" di richieste).
Trascorso il 7 Luglio dovrò fare una nuova richiesta di mutuo e visto che ho dovuto estinguere due finanziamenti e la caparra è stata riscossa mi trovo "leggermente" stretto con la liquidità.... In più se smontano i ponteggi io perdo la possibilità di "trainare" i lavori all'ecobonus 110% e anche le detrazioni vanno a farsi friggere. Sembrano stupidaggini ma io prima di fare l'investimento avevo calcolato anche queste entrate.
Grazie e buona serata
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Eventuali guai provocati solo da ........................................del mediatore ma pure .........................del proprietario (termine un pochino più pesante)

Chi sicuramente doveva sapere è il secondo, chi sicuramente avrebbe dovuto conoscere il secondo. Visto che se ti fai dare copia dell'atto di provenienza lo si legge chiaramente

Credo che al 99% l'ALER non eserciti diritti di prelazione, tra l'altro da capire bene se con cifre di vendita prestabilite o no ma penso proprio di si

La problematica effettivamente ricadrà su chi, per comprare, ha già effettuato manovre che in caso di non conclusione della vendita daranno comunque grattacapi
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sembrano stupidaggini ma io prima di fare l'investimento avevo calcolato anche queste entrate.
Non sono stupidaggini, e hai tutto il diritto di inca…arti.
Visto che ora il contratto è efficace, la caparra incassata, e la data prevista trascorsa, è il venditore ad essere in difetto.
Io chiederei un incontro, in cui accordarsi per iscritto per il futuro, sempre che tu voglia procedere con l’acquisto.
Cercherei di ottenere uno adeguato sconto, facendo presente che già oggi potresti inviare diffida ad adempiere, e, visto che il
venditore non sarà pronto in 15 giorni, avresti diritto al doppio della caparra ( che spero non troppo misera), o al risarcimento dei danni.
Il notaio potrebbe essere buon alleato per trattare, nel tuo esclusivo interesse.
 

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