No, no, Smoker! Io non ho voluto far nessuna pressione sul venditore: io pretendo solo le cose in regola! Il tutto è cominciato perché dopo 3 mesi dalla vendita ho scoperto che c'erano infiltrazioni e condense sul soffitto e che l'impianto elettrico non era a norma. Ho subito contestato i vizi al venditore e sono andata (per scrupolo) a richiedere la documentazione della richiesta di agibilità, presentata dal venditore prima della vendita.
Infatti, al preliminare, avevamo posto come condizione, che il venditore richiedesse ed ottenesse l'agibilità. Esaminata la documentazione ho riscontrato che era stata depositata una dichiarazione di conformità asserente il falso e che anche quanto attestato sulla salubrità degli ambienti non corrispondeva al vero; inoltre la pianta catastale non era aggiornata: in conclusione l'agibilità per silenzio-assenso non sopravviverebbe ad un controllo del Comune.
Appena fatti questi accertamenti, visto che il venditore non aveva risposto alle mie richieste, mi sono recata da un primo legale con rogito alla mano ed è stato QUI che l'avvocato mi ha fatto notare che il prezzo presente nel rogito non era quello che dicevo io!! Sono cascata dalle nuvole e da lì è cominciata una storia senza fine! Subito mi sono recata dal notaio che mi ha confermato serenamente che aveva deciso ciò con il venditore, per non fargli pagare troppe tasse sulle plusvalenze; di fronte alla mia ira mi ha rassicurato dicendomi che si poteva rettificare il tutto, ma solo con la presenza del venditore. Sia lui, sia il mio avvocato mi avevano suggerito di usare la rettifica come arma di pressione (come hai pensato tu), ma io non ne ho voluto sapere: io voglio che le cose siano regolari e nient'altro. Lo stesso venditore ha cominciato a dirmi: ti metto a posto la casa, ma il rogito lo lasciamo così perché non ho nessuna intenzione di pagare più tasse. Mi sono recata dal Presidente del Consiglio Notarile, ma ha preso sottogamba la cosa e mi ha fatto capire che, qualora avessi querelato il notaio, avrei dovuto avere prove schiaccianti per affermare la sua malafede, pena una controquerela. Stessa cosa alla Guardia di Finanza. Altri due avvocati mi hanno consigliato di non "toccare la casta" e di farmi problemi con il venditore, visto che il padre era l'ex Presidente del Tribunale. Da ultimo ho presentato l'esposto in Procura.
Io non chiedo tanto, chiedo solo di ripristinare la legalità e non pagare per colpe che non ho!
Per quanto riguarda i vizi della casa l'attuale avvocato dice di aver presentato ricorso per un accertamento tecnico preventivo, ma da miei controlli in Tribunale non risulta nulla.. ora mi tocca pure verificare che anche questo avvocato non mi abbia preso in giro.
Che dite? Sono in una situazione facile?