però
il committente, come primo motore di tutta l'operazione, è tenuto a verificare che ditte e professionisti incaricati abbiano le competenze per fare il lavoro per cui li sta incaricando no?
Si, in teoria. In pratica lo verifica e constata nel corso dei lavori .... purtroppo.
Come dice il proverbio, ... i lavori dovrebbero essere fatti TRE volte.
Il committente si affida ad un tecnico, contando sul fatto che sia preparato, intellettualmente onesto e abbia esperienza e conoscenza anche delle capacità delle imprese, in genere proposte dal medesimo.
Un committente privato in genere commissiona lavori edili importanti poche volte nella sua vita. E spesso ne sottovaluta la portata: forse c'è un retaggio di tempi passati dove le case le realizzavano dei bravi capimastri, e forse non c'erano nè geometri nè ingegneri.
Concordo sul fatto che oggi le professionalità richieste, e disponibili, si sono alzate di livello: ed è un bene.
Ma brutte esperienze capitano (spero meno frequentemente) anche con laureati: e in tutte le professioni, dott, avv, ing, arch, notai, oltre che con rag, geom ecc
Non vorrei infierire, ma ci sono poi certe professioni dove ormai la smania di guadagno prevale sulla deontologia: scrivendo mi è venuta in mente la trilogia "Sordiana" del dott. Tersilli ....
Almeno su un fatto possiamo andar fieri. Non so se hai mai fatto caso: mai letto di ingegneri fasulli, mentre personaggi che si spacciano per medici senza esserlo, non sono infrequenti; e ultimamente abbiamo all'onor delle cronache anche dei "dottori ... in lettere" che operano nel settore sanitario.