Buongiorno a tutti,
vorrei sottoporvi il seguente quesito:
i primi del 2023, mi sono aggiudicato un box di mq. 50 catastali, all’interno di una palazzina con più appartamenti locati, il cui unico proprietario era l’esecutato. Oggi tutte le unità sono state vendute e la procedura chiusa. Pochi giorni fa, a seguito di una infiltrazione di acqua nel mio locale, ho constatato che ad un lato del box fu realizzato, dal precedente proprietario, sembrerebbe nell’anno 2018 ed a suo dire “solo provvisoriamente”, per risolvere un problema di approvvigionamento di acqua momentaneo, senza alcuna delibera assembleare condominiale, né variazione catastale, un vano autoclave di circa mq. 7, a servizio del condominio, sottraendo la superficie al locale poi aggiudicatomi. Nè la perizia di stima del CTU avvenuta nel 2021, né il custode giudiziario, hanno rilevato che mio locale fosse di metratura inferiore all’accatastamento presentato e difforme al progetto autorizzato dal Comune.
Quindi oggi mi ritrovo un immobile di dimensioni inferiori, su cui pago imposte, condominio ecc per uno più grande e con infiltrazioni di acqua consistenti proveniente dal vano abusivo che adopera il condominio.
In tali condizioni non si può neanche vendere, essendoci difformità anche urbanistiche che sono difficilmente sanabili oltre che onerose.
Interpellato il condominio per risolvere il problema, non la intende.
Qualcuno mi può consigliare su come agire? Grazie
vorrei sottoporvi il seguente quesito:
i primi del 2023, mi sono aggiudicato un box di mq. 50 catastali, all’interno di una palazzina con più appartamenti locati, il cui unico proprietario era l’esecutato. Oggi tutte le unità sono state vendute e la procedura chiusa. Pochi giorni fa, a seguito di una infiltrazione di acqua nel mio locale, ho constatato che ad un lato del box fu realizzato, dal precedente proprietario, sembrerebbe nell’anno 2018 ed a suo dire “solo provvisoriamente”, per risolvere un problema di approvvigionamento di acqua momentaneo, senza alcuna delibera assembleare condominiale, né variazione catastale, un vano autoclave di circa mq. 7, a servizio del condominio, sottraendo la superficie al locale poi aggiudicatomi. Nè la perizia di stima del CTU avvenuta nel 2021, né il custode giudiziario, hanno rilevato che mio locale fosse di metratura inferiore all’accatastamento presentato e difforme al progetto autorizzato dal Comune.
Quindi oggi mi ritrovo un immobile di dimensioni inferiori, su cui pago imposte, condominio ecc per uno più grande e con infiltrazioni di acqua consistenti proveniente dal vano abusivo che adopera il condominio.
In tali condizioni non si può neanche vendere, essendoci difformità anche urbanistiche che sono difficilmente sanabili oltre che onerose.
Interpellato il condominio per risolvere il problema, non la intende.
Qualcuno mi può consigliare su come agire? Grazie