marcanto

Membro Senior
Professionista
Ora come posso procedere ? La non conformità mi impedirebbe di ottenere una CILA
Ancora con queste domande.
Ti è stato detto come fare ....ma se non lo comprendi è un problema tuo.
Oppure ti aspetti che qualcuno qui ti faccia una consulenza con tanto di lista numerata degli step....

Chi hai contattato sino ad oggi non è, e non sono, i soggetti ne preposti ne adeguati.
 

Mark15

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao @Mark15 Buongiorno
Solitamente in queste situazioni si deve prendere atto dello stato attuale dell'immobile per poi ricostruirne la storia dall'inizio.
Quindi si và in comune e si vede tramite un accesso agli atti cosa risulta inizialmente ed eventuali pratiche successive.

Anche quì la cosa lascia pensare perchè la data coincide anche se tardivamente con il primo condono ove i termini di presentazione erano se non ricordo male, luglio 1987.

Ovviamente sto ragionando a voce bassa supponendo ....

Spesso soprattutto nel primo condono anche i tecnici erano impreparati e spesso ci si limitava a presentare la domanda con pagamento (spesso parziale) dell'oblazione ed oneri concessori, poi in seguito veniva integrata la documentazione compreso l'accatastamento.
Chissà forse i tuoi anche se di fatto non hanno effettuato opere potrebbero avere sfruttato la possibilità del condono (se condonabile ma questo solo il Comune può dirlo anche perchè ipotizzando che sia così la domanda di condono non equivale a Concessione ottenuta), per sanare eventuali abusi fatti dai loro dante causa.

Non si possono fare ipotesi o supposizioni senza aver fatto prima un accesso agli atti in Comune

La dolente note che a volte anzi spesso le ditte di ristrutturazioni poco serie (ma lungi da me nell'affermare che la tua rientri tra queste magari sono eccellenti) per molte ditte l'unico obiettivo è quello di fare il lavoro ingnorando l'iter urbanistico e catastale.

Detto ciò termino per non scrivere un post lunghissimo anche se ci sarebbe molto da dire.

Termino dicendo, a maggior ragione della presenza di vincoli, incarica un tecnico competente e serio
Ricostruisci la storia dell'immobile e cronologicamente ricrea o meglioo ricerca dall'inizio eventuali altre pratiche presentate e risultanti in Comune.

Poi eventualmente risolvi il pregresso se risolvibile e se ci sono discordanze e poi ti occupi della nuova pratica urbanistica per le opere che andrai a fare.

1) Incarica un bravo tecnico

2) Accesso agli atti in Comune

3) Eventualmente sanare il pregresso (se sanabile) che poi costituisce L'ante operam della pratica urbanistica che dovrai presentare per i lavori e eventuali modifiche da eseguire riferiti ai lavori che dovrai fare

4) Lavori da eseguire non prima di avere tutti i titoli abilitativi a posto
.

Scusa la lungaggine ma in realtà ci sarebbe molto ancora da dire mi sono tenuto all'essenziale.

Ps. prendi quello che ho postato come un mio parere personale.
Non è presente nessuna altra planimetria , se non quella del nuovo catasto edilizio urbano e nessuna ristrutturazione fu fatta almeno da 50/60 anni ma crdo molto di poù. Questo è il problema

Ancora con queste domande.
Ti è stato detto come fare ....ma se non lo comprendi è un problema tuo.
Oppure ti aspetti che qualcuno qui ti faccia una consulenza con tanto di lista numerata degli step....

Chi hai contattato sino ad oggi non è, e non sono, i soggetti ne preposti ne adeguati.
Sto contattando diverse figure professionali , ma le divergenze di opinione rimangono.
In ogni caso ho risposto semplicemente a chi mi chiedeva chiarimenti sulla natura delle difformità ; quindi non mi pare di essermi ripetuto, no?
Grazie a tutti
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sto contattando diverse figure professionali , ma le divergenze di opinione rimangono.
In ogni caso ho risposto semplicemente a chi mi chiedeva chiarimenti sulla natura delle difformità ; quindi non mi pare di essermi ripetuto, no?
Grazie a tutti
Seguirei i consigli del tecnico più cauto. Io (da tecnico) andrei a parlare con i colleghi dell'ufficio tecnico.

Certo mi pare strano che sia addirittura variata la quota del piano stradale, a tal punto da non potere avere neppure più le finestre!

E' una situazione da approfondire con un tecnico di fiducia; sicuramente soluzioni per risolvere ne esistono.
 

Mark15

Membro Junior
Privato Cittadino
Seguirei i consigli del tecnico più cauto. Io (da tecnico) andrei a parlare con i colleghi dell'ufficio tecnico.

Certo mi pare strano che sia addirittura variata la quota del piano stradale, a tal punto da non potere avere neppure più le finestre!

E' una situazione da approfondire con un tecnico di fiducia; sicuramente soluzioni per risolvere ne esistono.
Si , deve essere variata per forza la quota del pino stradale poichè dove erano riportate queste finestre ora c'è un muro sul quale passa la strada. Quindi per rispristinare le finestre si dovrebbe abbassare il livello della strada ; cosa ovviamente impossibile. Perciò io sono portato a pensare che ci siano errori fatti dai tecnici che hanno predisposto le planimetrie dell'epoca oppure sono riportate condizioni addirittura risalenti a secoli fa. , mai corrette. Su questo non ho avuto risposte univoche
Grazie
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Non è presente nessuna altra planimetria , se non quella del nuovo catasto edilizio urbano e nessuna ristrutturazione fu fatta almeno da 50/60 anni ma crdo molto di poù. Questo è il problema
Appurato che in comune non sia mai stata presentata una pratica edilizia, vi sono comunque ulteriori archivi da consultare per poter ricostruire lo stato legittimo dell'immobile.
Intanto si dovrebbe capire se si tratta di un palazzo all' interno del centro abitato o posto in territorio rurale.
Poi la planimetria del 1988 è palesemente solo l' ultima agli atti scaricabile dal proprio PC. È evidente che nessuno si è recato in catasto per verificare le pratiche cartacee dato che un edificio del 500 avrà almeno una planimetria d'impianto del 1939/41, ed è quella che ti servirà come base per lo stato legittimo. Inoltre è un fabbricato vincolato......nessuno si è recato in soprintendenza per verificare il faldone del fabbricato? Magari ci si trova anche il nulla osta per la modifica stradale da te citata!

Come già scritto ti serve un architetto che si occupi di pratiche edilizie (meglio ancora di restauro scientifico) che si sappia muovere in questi contesti.

Infine, i lavori improrogabili previsti in cosa dovrebbero consistere?
 

Mark15

Membro Junior
Privato Cittadino
Appurato che in comune non sia mai stata presentata una pratica edilizia, vi sono comunque ulteriori archivi da consultare per poter ricostruire lo stato legittimo dell'immobile.
Intanto si dovrebbe capire se si tratta di un palazzo all' interno del centro abitato o posto in territorio rurale.
Poi la planimetria del 1988 è palesemente solo l' ultima agli atti scaricabile dal proprio PC. È evidente che nessuno si è recato in catasto per verificare le pratiche cartacee dato che un edificio del 500 avrà almeno una planimetria d'impianto del 1939/41, ed è quella che ti servirà come base per lo stato legittimo. Inoltre è un fabbricato vincolato......nessuno si è recato in soprintendenza per verificare il faldone del fabbricato? Magari ci si trova anche il nulla osta per la modifica stradale da te citata!

Come già scritto ti serve un architetto che si occupi di pratiche edilizie (meglio ancora di restauro scientifico) che si sappia muovere in questi contesti.

Infine, i lavori improrogabili previsti in cosa dovrebbero consistere?
Ciao e grazie , i lavori consisterebbero impiantistica idrotecnica, pitturazione, cambio pavimenti, adeguamento servizi igienici . Niente di particolarmente invasivo, sta di fatto che le difformità pare impedirebbero allo stato attuale l’ottenimento del nulla osta.
Mi trovo in una situazione in cui se non non regolarizzo lo stato dei luoghi non posso muovermi . Le ricerche che sono state fatte non hanno dato alcun esito
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Di certo non é materia da improvvisati né tantomeno da discutere con i tecnici comunali. Occorre tener presente l'evoluzione normativa, la data di apposizione del vincolo e capire che le schede catastali venivano redatte in modo estemporaneo (come molte pratiche del resto). Potrebbe essere un'art 26 mai nemmeno presentato o finito in qualche quadernetto che in comune hanno perduto, potrebbe essere che il tecnico ha ricalcato la vecchia planimetria (magari estesa direttamente dal proprietario) senza aver fatto il rilievo o non conoscendo le basi del rilievo, potrebbe essere una pratica smarrita, potrebbe essere tante cose.
 

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