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Sia il primo cliente B che il secondo cliente C hanno accettato davanti al notaio le planimetrie (catastali) e lo stato di fatto.
Allo stesso tempo il primo venditore (impresa A) e il secondo venditore (sempre B) hanno dichiarato davanti al notaio che l'immobile fosse perfettamente conforme alla planimetria comunale (non vero).
Ma stiamo parlando di un importo massiimo di 2.500 euro tra Sanatoria e parcella del tecnico che l 'ha presentata.purtroppo il secondo compratore pare estremamente determinato a richiedere risarcimento per le spese che ha già sostenuto.
Se veramente decidesse di intentare una causa (contro ogni ragionevolezza a mio avviso) dovrebbe rivolgersi a chi ha venduto cioè il primo venditore o a chi ha commesso l'abuso e cioè l'impresa?
grazie
Iltutto comunque sarà da dimostrare.
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