Ciao a tutti, vi scrivo per un problema che è sorto dopo aver fatto una proposta per l'acquisto di una casa. Premetto che la casa verrà acquistata con mutuo e che ho fatto fare perizia preventiva. L'altro giorno mi sono resa conto di una difformità tra lo stato di fatto e la piantina catastale: nello specifico la difformità riguarda lo posizione di un tramezzo di circa 30 cm più a sinistra rispetto a quanto riportato nella pianta. La consistenza dei vani e la superficie totale è rimasta quindi immutata. Ora sono di fronte a un bivio: il progetto post-operam della cila riguardante i lavori di ristrutturazione coincide con la pianta catastale, per cui lo spostamento del muro non è "certificato" da nulla. La cosa più ovvia sarebbe chiedere al venditore di fare una cila in sanatoria e poi procedere con il rogito. Ho il timore però che vedendo una pratica di sanatoria in corso e un successivo riaccatastamento, la banca possa insospettirsi e non erogarmi il mutuo, contando anche che la perizia è ormai già stata fatta e il tecnico non si è accorto di nulla. L'alternativa sarebbe farmi scontare dal venditore il costo della pratica di sanatoria e provvedere poi da me in seguito. Non so bene che tipi di controllo ulteriori alla perizia possa fare la banca sull'immobile dal punto di vista della regolarità... Che consigliate?