Forse sono io che non mi sono spiegato bene. Io, nel 1985, ho acquistato i diritti di 1/24 della sala riunioni. Questo bene è precisamente indicato nell'atto di acquisto, sia con i confinanti da tutti i lati che con gli estremi (foglio 48 particella 1000 sub 37).
Tutti insistono nella responsabilità del notaio, ed essa certamente si configura relativamente al rogito di nuova cessione dei diritti, avvenuto nel 2007.
Il problema reale, secondo me, è, però, nella successione ereditaria presentata dal figlio, che nell'occasione si è rivendicato un bene non suo.
Il notaio, in questo caso, non c'entra nulla. La successione è firmata da uno degli eredi e lui (e solo lui) ne risponde davanti alla legge.
Il notaio, ripeto, ha agito di conseguenza, nel momento in cui il figlio gli ha portato il titolo di provenienza (la famosa successione) per rivendere il bene.
L'unico responsabile, secondo me, è colui che ha firmato la successione, dalla quale sono scaturiti l'appropriazione indebita e il rogito successivo.
Tutti insistono nella responsabilità del notaio, ed essa certamente si configura relativamente al rogito di nuova cessione dei diritti, avvenuto nel 2007.
Il problema reale, secondo me, è, però, nella successione ereditaria presentata dal figlio, che nell'occasione si è rivendicato un bene non suo.
Il notaio, in questo caso, non c'entra nulla. La successione è firmata da uno degli eredi e lui (e solo lui) ne risponde davanti alla legge.
Il notaio, ripeto, ha agito di conseguenza, nel momento in cui il figlio gli ha portato il titolo di provenienza (la famosa successione) per rivendere il bene.
L'unico responsabile, secondo me, è colui che ha firmato la successione, dalla quale sono scaturiti l'appropriazione indebita e il rogito successivo.