Avv Luigi Polidoro

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Ciao a tutti.
Concordo pienamente con @ludovica83 .
L'usufrutto è un diritto ed ha un contenuto economico (per quanto non elevato, vista l'età del de cuius). La sua donazione ha comportato l'attribuzione di un valore ad una nipote, quindi ad un erede non legittimario.
Ne consegue che gli eredi legittimari (moglie e figli), qualora ritenessero di aver subito una lesione della propria quota di legittima, potrebbero in astratto aver interesse a proporre azione di riduzione per rendere inefficace, nei confronti dell'asse ereditario, l'atto di disposizione compiuto dal de cuius.
Il valore modesto dell'usufrutto, però, rappresenta un importante ostacolo.
In primo luogo è possibile che la sua donazione non abbia leso la quota di legittima di alcuno.
In secondo luogo, seppure vi fosse stata lesione, l'azione sarebbe certamente antieconomica.
 

ludovica83

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Stefano1404

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Privato Cittadino
buongiorno a tutti, vista la tematica vorrei sottoporvi la mia situazione e chiedere un parere:

Io e la mia ragazza stiamo valutando l'acquisto di un immobile dove
Il padre ed il figlio (quest'ultimo mio venditore) hanno acquistato casa nel 1993 da un impresa, il figlio si è intestato la nuda proprietà, il padre l'usufrutto.
Nel 2004 il padre ha DONATO il diritto di usufrutto al figlio (valore in atto 48.500€ euro, il padre aveva 57 anni ora 71)
Il figlio ora l'ha messa in vendita per trasferirsi altrove.

Quali sono i rischi nell'acquisto dell'immobile?
Può esser esercitata azione di riduzione o restituzione dei legittimari oppure azione revocatoria sul diritto di usufrutto?
E' consigliabile un atto di mutuo dissenso e annullare la donazione e portare entrambi al rogito oppure è meglio non far nulla?
o meglio fare un assicurazione?
quanti soldi sto rischiando in questa comprevendita?


grazie a tutti
 

marco tartari

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buongiorno a tutti, vista la tematica vorrei sottoporvi la mia situazione e chiedere un parere:

Io e la mia ragazza stiamo valutando l'acquisto di un immobile dove
Il padre ed il figlio (quest'ultimo mio venditore) hanno acquistato casa nel 1993 da un impresa, il figlio si è intestato la nuda proprietà, il padre l'usufrutto.
Nel 2004 il padre ha DONATO il diritto di usufrutto al figlio (valore in atto 48.500€ euro, il padre aveva 57 anni ora 71)
Il figlio ora l'ha messa in vendita per trasferirsi altrove.

Quali sono i rischi nell'acquisto dell'immobile?
Può esser esercitata azione di riduzione o restituzione dei legittimari oppure azione revocatoria sul diritto di usufrutto?
E' consigliabile un atto di mutuo dissenso e annullare la donazione e portare entrambi al rogito oppure è meglio non far nulla?
o meglio fare un assicurazione?
quanti soldi sto rischiando in questa comprevendita?


grazie a tutti



Il rischio c'è e sussiste per 20 anni dall'atto o 10 dalla morte del donante.
Comunque puoi procedere a mezzo di un legale facendo firmare una liberatoria agli ipotetici eredi
di primo grado
 

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