Sorvolando sui “giustificati motivi” (qualsiasi motivo può essere giustificato, senza per questo essere grave), se il contratto – come pare (la clausola non è molto chiara) – consente il recesso individuale (recesso parziale), che non necessita né del benestare degli altri conduttori né del locatore (a differenza del recesso in solido), colui che se ne va deve comunicare il recesso al solo locatore (questo non vuole dire, però, che il conduttore recedente debba tenere all’oscuro del recesso gli altri co-conduttori).
Appurato ora il termine semestrale di recesso, la data di recesso andava chiaramente indicata nella lettera raccomandata, in quanto non desumibile dalla data di ricezione della stessa: il recesso, nel caso di specie (“almeno sei mesi prima”), potrebbe variare da sei mesi in avanti (ad esempio dopo otto mesi e tre giorni). Si consiglia, quindi, di trovare un accordo con i conduttori recedenti, magari concordando una comunicazione integrativa in cui si dichiara esattamente la data ovvero l’invio di una seconda lettera raccomandata completa di data di recesso: è, infatti, da questo momento (data di cessione), vale a dire dalla “fuoriuscita” di uno o più conduttori che scattano i 30 giorni per pagare l’imposta di registro (dovuta anche in cedolare), il cui attestato di versamento (mod. F23), unitamente al mod. 69 (con barratura della casella CES), tu, o chi per te, dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate.
Appurato ora il termine semestrale di recesso, la data di recesso andava chiaramente indicata nella lettera raccomandata, in quanto non desumibile dalla data di ricezione della stessa: il recesso, nel caso di specie (“almeno sei mesi prima”), potrebbe variare da sei mesi in avanti (ad esempio dopo otto mesi e tre giorni). Si consiglia, quindi, di trovare un accordo con i conduttori recedenti, magari concordando una comunicazione integrativa in cui si dichiara esattamente la data ovvero l’invio di una seconda lettera raccomandata completa di data di recesso: è, infatti, da questo momento (data di cessione), vale a dire dalla “fuoriuscita” di uno o più conduttori che scattano i 30 giorni per pagare l’imposta di registro (dovuta anche in cedolare), il cui attestato di versamento (mod. F23), unitamente al mod. 69 (con barratura della casella CES), tu, o chi per te, dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate.