Infatti, neanche per me, ma di fatto non sapevo che i costi fissi andranno pagati a prescindere
Potrebbe anche essere vietato da norme regionali il distacco da centralizzato x essere autonomo
Non conviene mai economicamente distaccarsi anche avendo il consenso . I Iavori da fare sono importanti . Significa rompere i muri rifare l'impianto , cambiare i caloriferi e comprare una caldaia supponendo di avere lo spazio dove metterla . quelle a condensazione hanno bisogno di uno scarico della condensa che non può confluire nei pluviali perché leggermente acido .significherebbe mettere un tubo esterno che passa su tutta la facciata fino al tombino al piano terra . In più la spesa la ammortizzi forse in una decina di anni continuando comunque a pagare per le spese del centralizzato . Un mio collega ci ha provato ma dopo ha rinunciato . Ha solo messo un boiler per l'acqua calda
Bisogna valutare se conviene. Se le colonne sono state posate con distribuzione "verticale" il distacco è davvero complesso, se più razionalmente servono il singolo appartamento, i lavori edili ed idraulici sono decisamente meno invasivi. Lo scarico condensa nei pluviali si risolve con un neutralizzatore che costa pochi euro. Lo scarico fumi è più complesso, non sempre possibile. Esistono comunque caldaie non a condensazione che rispettano i requisiti normativi richiesti, e possono scaricare in canna fumaria collettiva. A me risulta che, prodotta relazione tecnica in cui si attesta che il distacco non provoca squilibri termici nell'impianto, non vi sia bisogno di consenso del condominio. Restano le spese per la manutenzione dell'impianto condominiale e per i consumi involontari.
