@ architetto...
Sbagli, nel senso che non sono un tecnico ... professionista del settore. Ho una laurea tecnica ed ho svolto una professione aderente ai miei studi, ma quanto a norme sull'edilizia, diciamo che sono un "praticante" in formazione ... anche sul forum.
In più risiedo in Lombardia non da molto ... e come diceva un amico, "anche se fossi nato (per caso) in Cina, non mi sentirei cinese".
Dopodichè non mi stupisco affatto, e certamente per molti aspetti è correttissimo differenziare i parametri da regione a regione.
Io però vorrei una base di riferimento unica: le regioni stabiliscano solo i limiti. Come ad es. le fasce orarie di riscaldamento, i livelli di isolamento termico-acustico, la densità urbanistica ecc.
Capisco meno, non trovandone il
razionale, quando certe regioni impongono certe procedure, altre invece no: es l'obbligatorietà della ACE, la tolleranza di fatto sugli abusi edilizi totali ..., l'esclusività dei certificatori regionali ecc. (queste sono clientele, non esigenze regionali)
Rimane la mia domanda, senza pregiudizio alcuno: esiste un criterio di priorità generale tra Leggi nazionali e regionali legato alla data di promulgazione, oppure ogni caso fa a sè, obbligando ognuna delle due a indicarne la valenza ed il rapporto con l'altra? Da quanto leggo mi pare di capire che se non c'è una disciplina di fondo, le opportunità di ridondanza e/o contenzioso fra stato e regione sono destinate a crescere.
Anche tu sei un tecnico ... e con più fantasia ed estro rispetto a noi, ... per cui neanche a te dovrebbe risultare strana la mia domanda.