Salve, vorrei porre questo problema si successione/divisione dal Notaio
- Fratello morto a fine ottobre lascia come eredi 3 sorelle
- lascia 3 immobili (1 villa accatastata come garage, con box in abruzzo, valore circa 350 mila euro, 1 appartamento 70mq in abbruzzo stessa località con box valore circa 115 mila euro, 1 casa a ladispoli 80 mq con box valore circa 190 mila euro, 2 auto, e circa 60 mila euro in denaro)
- siamo dal notaio che deve fare atto notorio per sapere con precisione in banca/poste quanto ci sono di liquidi...
- si arriva al problema della divisione dei 3 immobili che vorremmo dividere ciascuno ad una sorella, le 2 auto restano in comune, e le somme liquide per estinguere tasse, bollette e cavoli vari...
- Quì sorge un problema, il Notaio ci fa capire che i 3 immobili hanno valori differenti, e che potrebbero superare il 5% di tetto stabilito per legge per non dare un conguaglio in danaro all erede che riceve un minor valore. Ma se gli eredi sono DACCORDO per spartirsi gli immobili tra di loro anche con differenti valori, perchè il Notaio agisce come se volesse imporre questo conguaglio, dicendo pure di fare un finto bonifico che poi verrebbe restituito non si sa come dall erede che lo riceve ?
- Può essere che uno dei 3 eredi che ci ha portato da questo notaio, e sia meno propenso a fare la divisione, si sia messo daccordo col notaio per metterci difficoltà nella divisione accampando questo 5%, conguaglio, in modo tale da farci rimanere 1/3 ciascuno con relative ricadute cioè che si resta legati e metti che muore questo erede poi subentrino i suoi parenti con tutti i casini che ne conseguirebbero su accordi per vendere le 3 case che resterebbero 1/ ciascuno e le tasse e bollette intanto continuino a galoppare....