od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Beh potrei sbagliarmi , non sono un notaio ma credo tu debba rivolgerti ad uno per avere maggiori chiarimenti, certo che l'art. 536 parla di ascendenti ma il fratello del de cuius se non erro rientra tra gli ascendenti in linea collaterale... ripeto informati per avere maggiore sicurezza.
I fratelli non sono legittimari quindi non vi sono quote riservate per legge.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Infatti....agli eredi legittimi non spetta l'azione di riduzione. L'unica possibilità di soccombere è il dimostrare la falsità del testamento o la presenza di qualche vizio della volontà. L'erede legittmo ha la possibilità, in presenza di testamento, di soddisfarsi solo sul relictum, ovvero ciò che rimane a seguito delle disposizioni testamentarie. Ciò non toglie che se il promissario acquirente vuole recedere ne ha il pieno diritto così come ha pieno diritto alla restituzione del doppio della caparra.
Inoltre non importa che la domanda giudiziale sia stata trascritta dopo. Infatti se il tuo contratto preliminare è stato solo registrato e non trascritto la domanda giudiziale trascritta prevale sul tuo preliminare. Qualora tu abbia provveduto non solo a registrare ma anche a trascrivere il preliminare allora puoi dormire sonni tranquilli. La tua trascrizione prevale su quella della domanda giudiziale.
Tu non ne sapevi nulla ma le regole ai fini della tutela dei distinti soggetti sono ben chiare. Vedi tu in quale ipotesi rientri. La conclusione è sempre quella. Sei a rischio di restituire il doppio della caparra.( a meno che, ripeto, non hai trascritto in data anteriore il preliminare)[DOUBLEPOST=1402725326,1402725199][/DOUBLEPOST]
Ok, e se lo avessi venduto mese fa?
Se la trascrizione del definitivo avveniva prima della trascrizione della domanda giudiziale il tuo acquisto sarebbe stato salvo. Caso opposto no.[DOUBLEPOST=1402725557][/DOUBLEPOST]
Si il testamento è stato riconosciuto valido dal notaio che ha eseguito la successione, ed ora è stato impugnato dal nipote.
L'immobile fa parte della quota disponibile, il 100% del patrimonio del de cuius era disponibile perché come ho già detto non erano presenti soggetti alla quale spettava una quota legittima.
Dal momento che si parla di successione testamentaria il nipote vorrebbe annullare gli effetti del testamento per passare alla successione legittima e quindi in quel caso sarebbe riconosciuto come unico erede essendo il parente prossimo.
L'ultima domanda non ho capito a cosa si riferisce.
Solo una precisazione....l'atto pubblico è riconosciuto valido fino a querela di falso. Che il otaio l'abbia pubblicato in quanto apparentemente apposto non osta alla sua impugnazione. La pubblicazione è atto dovuto. Se non lo pubblichi come lo impugni?Questa decisione spetta al giudice previo istanza di parte non al notaio...
 

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