Temo (è un’opinione) che quando la nuova disciplina andrà a regime sarà peggio dell’avvento della cedolare secca.
Alcun uffici territoriali attendono l’evento (il prossimo 1° aprile) come la profezia dei Maya.
Nell’attesa, si rifiutano di dare spiegazioni sulla compilazione del modello, dirottando i malcapitati sul call center.
Quanto ai tecnici informatici, si sono subito resi conto che il nuovo prodotto software presenta diversi bug di programma e tragicomiche migrazioni di caselle nei posti sbagliati (chi ha impostato le videate evidentemente non si è rifatto alla versione cartacea del modello, ma ha seguito pedissequamente le
Istruzioni), mentre la versione web del software fa acqua da tutte le parti, tanto che sono stati costretti subito a correre ai ripari, invitando i contribuenti a contattare i tecnici delle entrate via e-mail per segnalare i “disservizi” (chi fosse interessato all’indirizzo e-mail, può contattarmi in PVT).
Il problema più grosso, ahinoi, lo sta dando proprio il modulo di controllo RLI (che nel progetto iniziale non era previsto) che spesso determina lo scarto del file inviato. Il blocco, a volte può essere superato bypassando la procedura di controllo, preparando il file da spedire e autenticandolo direttamente senza passare da
Controllo e creazione del file oppure, selezionando
Utente non abilitato dalla procedura di controllo RLI.
Dice: “
Sì, vabbe’, ma a noi che ce frega, tanto usamo la versione uebbe!”. Vero. La versione web non crea un file sul computer: pertanto
Controllo e creazione del file e
Autentica singolo file sono assenti. Peccato solo che la versione web, allo stato, si stia rivelando una vera lotteria…
Archiviata, quindi, la favola bella di un modello più semplice ed efficiente, la speranza è solo quella di un modello che funzioni e che non ci costringa ad estenuanti lotte quotidiane per le nuove registrazioni.
Penny