l'argomento è senz'altro complicato e degno di approfondimento con un professionista (notaio), e non qui sul forum
Myrta - che ha bisogno di ricevere in donazione dei soldini per comprare casa - deve tranquillizzare se stessa, il babbo e la sorella in modo che - da un lato - facciano quel che lei desidera e - dall'altro - che l'atmosfera in famiglia rimanga tranquilla e felice: e ciò considerando che chi continuerà a vivere in casa col babbo sarà la sorella, e non lei
a questo punto, per me, la soluzione migliore è che - a fronte della donazione dei soldini paterni a Myrta - la sorella riceva dal babbo, in contestualità, una quota di immobile di pari valore all'esborso monetario effettuato a favore di Myrta
qual è la soluzione proposta al fine che tutti continuino a vivere felici e contenti?
che entrambe le sorelle rinuncino - nell'atto notarile contenente una doppia donazione da parte del loro papà - all'azione di restituzione: Myrta nei confronti della sorella circa la quota di immobile donata dal papà e quest'ultima nei confronti di Myrta circa la donazione dei soldini
secondo l'opinione prevalente, la norma di cui all'art. 561 cod. civ.(Restituzione degli immobili) - che menziona solamente legatari e donatari nonchè gli immobili ed i mobili registrati - si riferisce in realtà anche ai beni mobili in genere (quelli non registrati) ed anche all'erede (cfr., così, Commentario breve al codice civile, a cura di Cian- Trabucchi, Cedam, 2014, sub art. 561, pag. 610. Del medesimo avviso, Codice civile, a cura di P. Rescigno, Tomo 1, Giuffrè,2003,sub art. 560, pag. 688)
astraendoci dal caso in questione, se il patrimonio del papà fosse costituito soltanto da soldini e questi li donasse per intero ad una delle figlie (lasciando l'altra col becco asciutto), quest'ultima per recuperare la sua parte di soldini dovrebbe agire in giudizio per ottenere il rispetto dei suoi diritti: non sarebbe sufficiente avanzare un diritto di credito, dovrebbe agire in riduzione ed in restituzione nei confronti della sorella preferita
poi, ognuno la pensa come vuole