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mata

Ospite
Del 1942 è la prima legge urbanistica, la n° 1150: da allora occorre la licenza per costruire.
L'abitabilità è necessaria fin dal dal 1934 (T.U. 27/7/1934, art. 221). Povera Italia!!!
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Del 1942 è la prima legge urbanistica, la n° 1150: da allora occorre la licenza per costruire.
L'abitabilità è necessaria fin dal dal 1934 (T.U. 27/7/1934, art. 221). Povera Italia!!!

si molto povera.
Quel decreto è gia stato sostituito 2 volte.
E' il permesso di agibilità che tu citi che nn capisco cos' è?
 
M

mata

Ospite
Dicevo che è fin dal 1934, col Testo Unico del Ministero della Sanità che è obbligatorio avere l'abitabilità/agibilità per "usare" un fabbricato. Non ho capito se ti riferisci all'attestazione di abitabilità...
 

Studio ArkSystem

Membro Ordinario
Professionista
Un chiarimento dettato da esperienza personale: io sono dottoressa, architetto e agente immobiliare. Ovviamente non esercito la libera professione, perchè da ormai più di dieci anni la mia attività lavorativa è l'intermediazione immobiliare. Ciò non toglie che, quando può essermi utile, non ho nessuna reticenza a manifestare il mio titolo, anzi devo ammettere che le competenze tecniche acquisite con gli studi sono componente essenziale della mia attività professionale. Al contrario (senza offendere nessuno) di alcuni ragionieri che molto a mala pena riescono ad orientarsi su una planimetria e per i quali, ai miei tempi, l'accesso al ruolo era automatico senza sostenere alcun tipo di esame. Tutto ciò per dire che forse la polemica contro i titoli è un pò esagerata..anche perchè in fin dei conti il Cliente apprezza l'Agente per la sua correttezza e professionalità al di là dei titoli o del marchio esibiti.
Per quanto riguarda le "valutazioni gratuite", credo che spesso siano forme pubblicitarie fin troppo utilizzate e che comunque ognuno di noi Agenti effettua la sua informale valutazione gratuita in sede di primo sopralluogo dell'immobile ( il Cliente chiede sempre un'opinione su una eventuale vendita o locazione). Sono invece totalmente da bandire le valutazioni gratuite redatte al di fuori di eventuali incarichi ricevuti e qualsiasi altra attività abusiva o prestata in modo decisamente non professionale. Nella mia zona, ad esempio, sta diventando consuetudine proporre (pur di non perdere il cliente) assegnazione di incarichi a titolo totalmente gratuito. È davvero assurdo, concordiamo su una pattuizione di provvigione diversa, ma non lavorariamo gratuitamente. Stiamo calpestando la nostra professionalità...oltre a rovinarci ...visti i tempi!!!
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
credo che gli aspetti in discussione siano due: uno riguarda il titolo di studio e un altro la gratuità delle valutazioni:

- Non sono due aspetti, é un unico aspetto: un Ingegnere o agente immobiliare che propone valutazioni gratuite.

dal tuo post iniziale mi sembra di capire che il soggetto in questione avesse attaccato un biglietto da visita personale recante il logo dell'agenzia con il suo titolo di studio nonchè con il numero di iscrizione al (ex) ruolo dei mediatori.

- non si capisce a chi appartenga questa iscrizione, l'affiliato si definisce consulente

Mi sembra che i requisiti di trasparenza siano soddisfatti. Per quale motivo una persona che ha studiato da geometra, architetto, ingegnere o ragioniere non debba esplicitarlo non mi è chiaro.

- Può anche esplicitarlo ma deve essere chiaro che lavoro stà facendo in quel momento.:occhi_al_cielo:

L'agente immobiliare ha il compito di fornire questi dati e aiutare il cliente a orientarsi. In Italia non abbiamo la possibilità di accedere a dati sui prezzi di vendita specifici se non richiedendo le copie degli atti notarili di acquisto. Il nostro problema maggiore in tale ambito è a mio avviso l'impossibilità di fornire ai clienti dati precisi e trasparenti. E il minimo che si debba fare, se si tratta una possibile acquisizione, è proprio fornire al cliente almeno le informazioni di cui si è in possesso, senza che ciò debba tradursi in un costo per il cliente. E se poi uno è anche geometra, ingegnere o architetto, avrà ancora più cognizioni tecniche per eseguire correttamente una valutazione immobiliare. Del resto le banche non incaricano gli agenti immobiliari per le perizie, bensì proprio....ingegneri, architetti, geometri. Il fatto è che la nostra categoria non gode di fiducia da parte del pubblico, e la mancanza di fiducia è dovuta a mancanza di corporativismo, inesistenza di standard professionali condivisi, scarsa o nulla collaborazione nelle vendite, carenza di comunicazione. E' il caso di cominciare a cambiare mentalità, senza darsi addosso gli uni con gli altri ma condividendo le proprie esperienze e dando a ciascuno la possibilità di migliorare.

- Infatti il mio post é un invito a incominciare a cambiare mentalità e le cose che sono sempre state fatte nel nostro settore, fregandosene degli altri, oltre che dei colleghi, situazioni e abitudini che hanno determinato la mancanza di fiducia del nostro settore, é ora di segnalarle, modificarle e migliorarle.:basito:
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Tutto ciò per dire che forse la polemica contro i titoli è un pò esagerata..anche perchè in fin dei conti il Cliente apprezza l'Agente per la sua correttezza e professionalità al di là dei titoli o del marchio esibiti.

Non é una polemica contro i titoli;)
Per quanto riguarda le "valutazioni gratuite", credo che spesso siano forme pubblicitarie fin troppo utilizzate e che comunque ognuno di noi Agenti effettua la sua informale valutazione gratuita in sede di primo sopralluogo dell'immobile ( il Cliente chiede sempre un'opinione su una eventuale vendita o locazione). Sono invece totalmente da bandire le valutazioni gratuite redatte al di fuori di eventuali incarichi ricevuti e qualsiasi altra attività abusiva o prestata in modo decisamente non professionale. Nella mia zona, ad esempio, sta diventando consuetudine proporre (pur di non perdere il cliente) assegnazione di incarichi a titolo totalmente gratuito. È davvero assurdo, concordiamo su una pattuizione di provvigione diversa, ma non lavorariamo gratuitamente. Stiamo calpestando la nostra professionalità...oltre a rovinarci ...visti i tempi!!!
:applauso:
 
M

mata

Ospite
mi riferisco a questo: il permesso di agibilità. Cos'è?
E' il permesso per poter utilizzare una data unità immobiliare; per rilasciarlo, il Comune, già da prima della seconda guerra mondiale, richiedeva (T.U. 27 Luglio 1934 n° 1265, che, all’art. 221): “Gli edifici o parti di essi non possono essere abitati senza autorizzazione del Sindaco, il quale la concede quando, previa ispezione dell’ufficiale sanitario o di un ingegnere a ciò delegato, risulti che la costruzione sia stata eseguita in conformità del progetto approvato, che i muri siano convenientemente prosciugati e che non suscitano cause di insalubrità.
 
M

mata

Ospite
Un chiarimento dettato da esperienza personale: io sono dottoressa, architetto e agente immobiliare. Ovviamente non esercito la libera professione, perchè da ormai più di dieci anni la mia attività lavorativa è l'intermediazione immobiliare. Ciò non toglie che, quando può essermi utile, non ho nessuna reticenza a manifestare il mio titolo, anzi devo ammettere che le competenze tecniche acquisite con gli studi sono componente essenziale della mia attività professionale. Al contrario (senza offendere nessuno) di alcuni ragionieri che molto a mala pena riescono ad orientarsi su una planimetria e per i quali, ai miei tempi, l'accesso al ruolo era automatico senza sostenere alcun tipo di esame. Tutto ciò per dire che forse la polemica contro i titoli è un pò esagerata..anche perchè in fin dei conti il Cliente apprezza l'Agente per la sua correttezza e professionalità al di là dei titoli o del marchio esibiti.
Per quanto riguarda le "valutazioni gratuite", credo che spesso siano forme pubblicitarie fin troppo utilizzate e che comunque ognuno di noi Agenti effettua la sua informale valutazione gratuita in sede di primo sopralluogo dell'immobile ( il Cliente chiede sempre un'opinione su una eventuale vendita o locazione). Sono invece totalmente da bandire le valutazioni gratuite redatte al di fuori di eventuali incarichi ricevuti e qualsiasi altra attività abusiva o prestata in modo decisamente non professionale. Nella mia zona, ad esempio, sta diventando consuetudine proporre (pur di non perdere il cliente) assegnazione di incarichi a titolo totalmente gratuito. È davvero assurdo, concordiamo su una pattuizione di provvigione diversa, ma non lavorariamo gratuitamente. Stiamo calpestando la nostra professionalità...oltre a rovinarci ...visti i tempi!!!

Sai benissimo che un conto è fare una valutazione a voce o su un foglio di carta gialla ed un altro è fare una "vera" valutazione: un architetto (o ingegnere, agronomo, ecc.) spesso la fa soltanto per il Tribunale o per grandi Aziende perchè la gente comune ignora le problematiche e le competenze che questa comporta (verifica conformità urbanistica e agibilità; nel caso in cui non sia conforme o manchi l'agibilità i costi per sanarlo o renderlo idoneo ed il relativo deprezzamento; i controlli ipotecari e catastali per verificare la continuità delle trascrizioni e l'esistenza di gravami (pignoramenti, ipoteche, servitù, prelazioni legali o volontarie); individuazioni dei prezzi corrisposti per immobili simili e formazione di un campione dei dati o ricerca del saggio d'interesse degli stessi, ecc.....) quindi non pagherebbe certo 1000/2000/5000 € per una prestazione del genere.
Per quanto riguarda il discorso del ragioniere è vero che non sa legger euna planimetria, ma è anche vero che -almeno in teoria- all'istituto tecnico commerciale si studiava diritto privato, seppur a livello delle superiori. Non mi risulta che ad architettura ci sia un esame del genere. Ritengo che sia molto più importante per una Agenti Immobiliari sapere almeno un pò di diritto civile che di urbanistica..
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sai benissimo che un conto è fare una valutazione a voce o su un foglio di carta gialla ed un altro è fare una "vera" valutazione: un architetto (o ingegnere, agronomo, ecc.) spesso la fa soltanto per il Tribunale o per grandi Aziende perchè la gente comune ignora le problematiche e le competenze che questa comporta (verifica conformità urbanistica e agibilità; nel caso in cui non sia conforme o manchi l'agibilità i costi per sanarlo o renderlo idoneo ed il relativo deprezzamento; i controlli ipotecari e catastali per verificare la continuità delle trascrizioni e l'esistenza di gravami (pignoramenti, ipoteche, servitù, prelazioni legali o volontarie); individuazioni dei prezzi corrisposti per immobili simili e formazione di un campione dei dati o ricerca del saggio d'interesse degli stessi, ecc.....) quindi non pagherebbe certo 1000/2000/5000 € per una prestazione del genere.
Per quanto riguarda il discorso del ragioniere è vero che non sa legger euna planimetria, ma è anche vero che -almeno in teoria- all'istituto tecnico commerciale si studiava diritto privato, seppur a livello delle superiori. Non mi risulta che ad architettura ci sia un esame del genere. Ritengo che sia molto più importante per una Agenti Immobiliari sapere almeno un pò di diritto civile che di urbanistica..

concordo :stretta_di_mano:

a riguardo dell'aspetto professionale mi permetto di ribadire, come già in altre occasioni, che per la particolarità e complessità del bene oggetto della valutazione non credo esista un professionista in grado di effettuare tutte le verifiche del caso e l'analisi di mercato e quindi valutare da solo tutto ;)
quindi la soluzione ideale credo possa essere rappresentata dalla collaborazione delle varie figure professionali, ognuno per le proprie competenze.
 

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