Mi so letto velocemente alcune cose , il problema è che alternativamente non vi sono le idee chiare. Per utilità razionalizziamo cosi puo essere di aiuto a chi legge .
Per "default" la proposta che usano gli Agenti Immobiliari ha lo schema
proposta > all 'accettazione diviene preliminare di compravendita e poi scrittura integrativa del preliminare di compravendita.
anche se si inserisce nel campo libero che la proposta è condizionata a verifiche quali che siano provenienza , edilizia, pregiudiziali queste incidono su un preliminare e la parola importante è "condizione sospensiva" da preferirsi alla "condizione risolutiva" .
L alternativa è effettuare una proposta sempre condizionata che non integri all accettazione contratto preliminare , pertanto l articolato oltre che citare che la proposta all accettazione non costituisce preliminare , non debbono essere fissati
a) date di pagamento ed importi
b) data di rogito e o compromesso da riportare è x giorni dall ' efficacia della proposta o meglio dall' avveramento delle condizioni .
c) rinvio alla "progressiva negoziazione delle parti " per tutti gli altri aspetti
nel modulo va inserito che i due articoli relativi 1) risoluzione "è depennata" e 2) articolo che dice che l efficacia è all'accettazione "è da leggersi all'efficacia a seguito del avveramento delle condizioni e non al accettazione"
Chiaro che in questo caso occora ricorrere ad un allegato per elencare e precisare le condizioni e pertanto nel prestampato andra incluso che l allegato e parte integrante e assenza di sottoscrizione rende privo di efficacia il modulo.
L ultima frase va scritta anche al contratto o modulino relativo alle provvigioni.
La differenza tra i due sembra apparente, ma la prima puo facilmente essere strumentalizzata e portare in giudizio anche se in salita, , specie se non viene specificato che la condizione sia sospensiva.
Con la seconda andare in giudizio è da kamikaze.
E' chiaro che chi fa una proposta "pura" ( la seconda) condizionata sospensiva e le condizioni , oltre che vanno specificate nel termine e con precisione nel contenuto es successione ultradecennale , donazione ultraventennale etc...cosi come per la successione intradecennale la clausola deve essere a giudizio della parte acquirente ( con cio significa in ipotetico Giudizio è consigliabile però che le ragioni di non gradimento siano ragionevolmente apprezzabili ) , deve essere consapevole che se a condizione avverata cerca di eludere con un ripensamento poi non ne esce vivo .
Con queste formule si puo andare teoricamente anche al buio , e tali formule comportano qualche costo tecnico e notarile apprezzabile se le storie di provenienza e edilizie sono non semplici e-o articolate nel tempo.
Trovo ragionevole che dopo una visita , venga data a voce l informazione a domanda circa al provenienza dell immobile , e all' atto di stilare della proposta riterrei che sia opportuno esibire all' acquirente, prima che firmi, l atto di provenienza e quant 'altro utile.
Non trovo a mio avviso corretto che da un lato si induca a firmare una proposta specie non condizionata senza la conoscenza della provenienza , e dall altro esagerato chiedere documentazioni senza contestualizzare un interesse reale .
Se non si hanno le idee chiare circa i contratti e proposte preliminari condizioni etc. da parte del acquirente è bene che si rivolga ad un notaio il quale saprà guidarlo nell iter intero . Facendosi guidare cosi si evitano richieste esagerate e si procede con piu serenità.
Se la parte venditrice non accetta una proposta condizionata alle verifiche , ..meglio cambiare immobile , ed in questo momento di mercato credo che non si possa essere schizzinosi specie per verifiche del tutto legittime, pertanto seppur nel rispetto della libertà del venditore , se non gradita suona molto male .