Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
I giovani per anni hanno pensato che la prima cosa da fare, ancor prima di sposarsi, fosse l'acquisto della casa, senza guardarsi attorno, senza osservare il mercato, senza farsi un'idea di niente.
Molta inesperienza ha spesso portato anche a scelte sbagliate (di zona, di mutuo, di tipologia, di costruttore) che spesso hanno causato anche veloci rivendite entro un anno max 2 dall'acquisto.
Oggi si torna a cauti affitti, per una altro motivo, ma questo porta ad una diversa osservazione del mercato, delle zone, delle esigenze personali.
Alla lunga tutto questo porterà anche dei vantaggi... se prima non chiudiamo tutti!

qual'è stato il ruolo dell'AI?
come hanno consigliato il cliente inesperto?
:innocente:
 
S

Sunrise

Ospite
.ma l'ha ordinato il medico che bisogna per forza comprare casa???

questo sarà il leitmotif del prossimo futuro....

acquistare perchè "il mercato va bene" è sempre stato un errore grossolano
probabilmente....non per tutti.....gli anni buoni son durati parecchio....ma allora adesso chi te lo fa fare ??
 

Marzia Moreschi

Membro Attivo
Agente Immobiliare
I consigli dell'agente in questo caso venivano persi perché i giovani arrivavano in agenzia scortati da madri, padri, zii, cugini, fratelli e parentela varia di vario grado ma sempre perfettamente "informata dei fatti". Esperti tuttologi che consigliavano zone, tipologia e prezzi. L'agente che tentava timidamente di spiegare qual'era la cosa migliore da fare veniva zittito perché quanto da lui proposto "era sicuramente quello dove prendeva una provvigione più alta" e via dicendo.
Per cui alla fine ti arrendevi e li lasciavi sbagliare certo del fatto che dopo pochi mesi sarebbero puntualmente ritornati...
 

Mil

Membro Senior
Quando ho acquistato casa io, 23 anni fa (non facevo ancora l'agente immobiliare), nella mia zona, una casa nuova da 100 mq con tre camere, doppi servizi, cantina e garage costava circa 100 milioni delle vecchie lire. Lo stipendio (fisso) medio si aggirava intorno ad un milione e le banche, per quello stipendio, ti davano un mutuo ipotecario ventennale fino al 75 % del valore della cas ad un tasso medio fisso del 9 %.
Oggi la stessa casa costa circa 300.000 Euro, lo stipendio (fisso) medio, quando c'è, si aggira sui 1.500 Euro, le banche, per quello stipendio (non per quella casa), ti danno un mutuo ipotecario venticinquennale di circa 100.000 Euro ad un tasso fisso del 5,50 %.
Non è esattamente la stessa cosa.
I prezzi delle case, col passaggio all'euro, si sono raddoppiati mentre gli stipendi sono rimasti tutti al palo e più il tempo passa più il divario diventa evidente, nonostante il calo dei prezzi degli ultimi anni.

Vedi bene allora che il problema sono sì le banche, ma fino ad un certo punto. Il problema è che il prezzo di mercato è aumentato di 6 volte (sei volte) e gli stipendi non sono aumentati parallelamente.
Neanche in Giappone succede una cosa del genere, era evidente che prima o poi il meccanismo si sarebbe inceppato.
Questo non è capitato nei Paesi "forti" (come la Germania), ma in quelli come il nostro.
Le banche fanno il loro gioco, e in questo momento concedere mutui alimenterebbe la bolla speculativa immotivata che loro stesse hanno contribuito a creare. Perchè soffiare sull'incendio, che ha già bruciato abbastanza anche i miei interessi?
 

Mil

Membro Senior
Nella zona dove vivo io la situazione è ben diversa..
Non ci sono zone dove la situazione è così tanto diversa. Poteva essere così, fino a non molto tempo fa, ma ora come ora i problemi ci sono ovunque, perchè subentrano altre variabili (se non è il lavoro, sono i prezzi comunque troppo alti in proporzione ai salari...il costo della vita in generale....la saturazione di mercato...etc). Chi dice il contrario mente sapendo di mentire, purtoppo (fatte salve alcune regioni autonome).
 

Marzia Moreschi

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vedi bene allora che il problema sono sì le banche, ma fino ad un certo punto. Il problema è che il prezzo di mercato è aumentato di 6 volte (sei volte) e gli stipendi non sono aumentati parallelamente.
Neanche in Giappone succede una cosa del genere, era evidente che prima o poi il meccanismo si sarebbe inceppato.
Questo non è capitato nei Paesi "forti" (come la Germania), ma in quelli come il nostro.
Le banche fanno il loro gioco, e in questo momento concedere mutui alimenterebbe la bolla speculativa immotivata che loro stesse hanno contribuito a creare. Perchè soffiare sull'incendio, che ha già bruciato abbastanza anche i miei interessi?

Ma infatti io non colpevolizzo totalmente le banche: è chiaro che in questa situazione si proteggono. Che senso ha oggi dare un mutuo a chi non ti può garantire una certezza di rimborso? Per pignorargli la casa? Con altre spese e aggravio della situazione?
No, il problema è stato secondo me quello che all'epoca ha creato la maggioranza dei problemi in Italia: il raddoppio dei prezzi in molti settori in seguito al passaggio all'euro. Finché la cosa non è diventata talmente grave da sfuggire di mano...
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ma infatti io non colpevolizzo totalmente le banche: è chiaro che in questa situazione si proteggono. Che senso ha oggi dare un mutuo a chi non ti può garantire una certezza di rimborso? Per pignorargli la casa? Con altre spese e aggravio della situazione?
No, il problema è stato secondo me quello che all'epoca ha creato la maggioranza dei problemi in Italia: il raddoppio dei prezzi in molti settori in seguito al passaggio all'euro. Finché la cosa non è diventata talmente grave da sfuggire di mano...
Basterebbe rifletterci per capire che il raddoppio dei prezzi, in un un mercato allargato, è dipeso solo da una cosa: il cambio lira/euro sbagliato in partenza, che come ho detto altrove, è stata la svendita del prodi. Questo pagate. E lo dice una persona di sinistra.
 

Marzia Moreschi

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Non ci sono zone dove la situazione è così tanto diversa. Poteva essere così, fino a non molto tempo fa, ma ora come ora i problemi ci sono ovunque, perchè subentrano altre variabili (se non è il lavoro, sono i prezzi comunque troppo alti in proporzione ai salari...il costo della vita in generale....la saturazione di mercato...etc). Chi dice il contrario mente sapendo di mentire, purtoppo (fatte salve alcune regioni autonome).

Forse sono diverse le zone dove gli acquisti principalmente vengono fatti per investimento : mare, montagna o zone di particolare pregio. Quel tipo di clientela è meno vincolato al prezzo ma è pur sempre sensibile alla scelta migliore secondo il rapporto qualità/prezzo.
 

Mil

Membro Senior
Ma infatti io non colpevolizzo totalmente le banche: è chiaro che in questa situazione si proteggono. Che senso ha oggi dare un mutuo a chi non ti può garantire una certezza di rimborso? Per pignorargli la casa? Con altre spese e aggravio della situazione?

Il problema è stato pensare che seguire la follia collettiva non avrebbe avuto il suo prezzo....Ma questo è tipico dell'Italia, in fondo ci aspettiamo ancora che la spesa pubblica degli anni '80 quando abbiamo avuto il picco di baby pensioni e dipendenti statali ce ce la debba ripagare Angela Merkel senza battere ciglio. Triste ammetterlo, ma non avrebbero tutti i torti se ci lasciano andare in default....
 

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