Il frazionamento richiede di solito almeno una dia con una autorizzazione urbanistica: viste le dimensioni è probabile non debbano essere realizzate ristrutturazioni particolari, tipo realizzazione di un nuovo bagno, cucina, ma almeno una chiusura di una porta esistente con muratura.
A parte i problemi di impiantistica, (siamo in un condominio o no?) dal punto di vista urbanistico mi è capitato che per quella che diventerebbe la 2° u.i. il comune venga a richiedere tutta una serie di conformità alle vigenti attuali norme, ad esempio l'isolamento acustico della parete tra le due unità, quella del piano di calpestio, oltre ad una serie di certificazioni e provvedimenti costruttivi, per adeguare, sempre la seconda unità, alla attuale normativa (Dichiarazione ex L. 10, progetto acustico e collaudo finale con misura e certificazione dell'insonorizzazione).
Premesso questo, non è affatto automatico che le due u.i. risultanti possano diventare di categoria A2: Sicuramente la precedente classificazione A1 era influenzata anche dalle dimensioni complessive, ma valgono anche altri parametri tipo i materiali utilizzati ecc. Se questi prevalgono e rimangono, il classamento potrebbe non mutare: una volta il catasto non era disponibile a dichiarare i parametri ed elementi che ne facevano risultare la categoria; il criterio era il riferimento ad un fantomatico alloggio tipo.
Oggi con la procedura DOCFA la valutazione ha assunto un aspetto più oggettivo, quindi un professionista, ma anche tu se scarichi l'applicativo, potrebbe verificare per le due r.i. risultanti quale classamento verrebbe proposto dalla procedura.