Salve,
espongo brevemente il mio situazione per avere un parere.
Tramite agenzia ho stipulato proposta per un'immobile in ristrutturazione da parte di impresa immobiliare. A questa è seguita controproposta, da me accettata, versando una come caparra confirmatoria, tramite assegno intestato all'impresa stessa.
Il tutto è stato regolarmente registrato presso Agenzia delle Entrate. Tra l'altro per mia volontà, dato che l'agenzia mi consigliava di andare direttamente al preliminare entro 20 giorni senza registrare nessuna atto.
In vista del preliminare (in cui dovrei versare altri k € + provvigione agenzia 3%+IVA) è emerso, tramite le visure del mio notaio, che l'impresa immobiliare non ha la piena ed esclusiva proprietà dell'immobile, ma bensì ne è venuto in possesso tramite atto stipulato con riserva di proprietà a favore del proprietario originario. Riserva ancora presente.
Questa cosa è stata omessa negli scritti della proposta e controproposta dove, anzi, era stato dichiarato dalla stessa impresa di avere la piena proprietà dell'immobile.
Alla mia accusa nei confronti dell'agenzia di scarsa trasparenza, questi hanno replicato che non erano al corrente della cosa e che l'abbiamo scoperto quando me.
Naturalmente cosa difficile a cui credere.
Fermo restando che a me l'immobile interessa, e che sia ormai a fine ristrutturazione, vi chiedo se, secondo il vostro parere, gli atti registrati abbiano ancora valore legale oppure se sia necessario stipulare una nuova proposta con i dati corretti.
Inoltre, come forma di maggior tutela, sarebbe sensato andare direttamente al rogito a lavori ultimati, senza preliminare, quando avranno il pieno possesso dell'immobile stesso?
Oppure, viste le circostanze di scarsa trasparenza, sia meglio defilarsi dalla compravendita cercando di non pagare provvigioni e con restituzione della caparra (cosa molto difficile)?
Grazie.
espongo brevemente il mio situazione per avere un parere.
Tramite agenzia ho stipulato proposta per un'immobile in ristrutturazione da parte di impresa immobiliare. A questa è seguita controproposta, da me accettata, versando una come caparra confirmatoria, tramite assegno intestato all'impresa stessa.
Il tutto è stato regolarmente registrato presso Agenzia delle Entrate. Tra l'altro per mia volontà, dato che l'agenzia mi consigliava di andare direttamente al preliminare entro 20 giorni senza registrare nessuna atto.
In vista del preliminare (in cui dovrei versare altri k € + provvigione agenzia 3%+IVA) è emerso, tramite le visure del mio notaio, che l'impresa immobiliare non ha la piena ed esclusiva proprietà dell'immobile, ma bensì ne è venuto in possesso tramite atto stipulato con riserva di proprietà a favore del proprietario originario. Riserva ancora presente.
Questa cosa è stata omessa negli scritti della proposta e controproposta dove, anzi, era stato dichiarato dalla stessa impresa di avere la piena proprietà dell'immobile.
Alla mia accusa nei confronti dell'agenzia di scarsa trasparenza, questi hanno replicato che non erano al corrente della cosa e che l'abbiamo scoperto quando me.
Naturalmente cosa difficile a cui credere.
Fermo restando che a me l'immobile interessa, e che sia ormai a fine ristrutturazione, vi chiedo se, secondo il vostro parere, gli atti registrati abbiano ancora valore legale oppure se sia necessario stipulare una nuova proposta con i dati corretti.
Inoltre, come forma di maggior tutela, sarebbe sensato andare direttamente al rogito a lavori ultimati, senza preliminare, quando avranno il pieno possesso dell'immobile stesso?
Oppure, viste le circostanze di scarsa trasparenza, sia meglio defilarsi dalla compravendita cercando di non pagare provvigioni e con restituzione della caparra (cosa molto difficile)?
Grazie.