infante;63950 ha scritto:
Ho parlato con un notaio relativamente alla mia situazione di cui parlavo poco sopra. Ha detto che le nuove planimetrie che vengono emesse dal catasto (e che sono quelle che vanno allegate ai rogiti che vengono stipulati ora) prevedono uno spazio dove il proprietario dichiara che non esistono variazioni rispetto alla pianta. Il notaio si limita a verbalizzare questa cosa, senza verificare di persona. Ovviamente, se le parti (venditore e compratore) si accordano per dichiarare che e' tutto a posto, la cosa finisce li'. Il compratore puo' chiaramente chiedere che la cosa venga sanata, ma, pare che la cosa sia meno fiscale di quanto sembrava. O forse il notaio al quale mi sono rivolto e' piu' elastico di altri.
Non sono un Agenti Immobiliari e non ho quindi una equivalente esperienza sul comportamento della casta notarile; certo è che finora non ricordo una legge che sia riuscita a a legare le mani ai notai rendendoli veramente corresponsabili di qualcosa......
Qualche esempio? Non si sarebbe potuto rogitare senza agibilità, poi bisognava dichiarare il valore di mercato, poi che l'immobile era sempre stato dichiarato nella denuncia dei redditi, ecc.
Alla resa dei conti il notaio si limita a verbalizzare le dichiarazioni dei convenuti e tanti saluti.
Forse è giusto così: in fondo le parti vogliono esattamente quel ruolo. Lo stato vorrebbe scaricare su quella categoria alcuni compiti propri: bravi loro a non farsi mettere lacci e lacciuoli.
Del resto non si dice appunto "atteggiamento notarile" quando si applica alla lettera la norma, spesso senza entrare nel merito della sostanza?