Io credo che l’istituto dell’incompatibilità sia uno di pochi a totale vantaggio degli agenti immobiliari.
Sarebbe un delitto abolire, dopo il ruolo, anche quello! E’ una condizione ostativa ( non un vincolo! non confondiamo…) che permette all’ A. I. di poter operare, con una relativa esclusività, senza il fiato addosso di altre categorie professionali, categorie che a loro volta, per crisi economica e per affollamento dei rispettivi albi e ordini, francamente, cominciano a passarsela male.
I giovani avvocati, architetti, geometri soffrono economicamente per eccessiva calca e folla di iscritti e per il declino economico dell’Italia e ormai hanno perso “l’allure” della loro professione, la dignità del loro rispettivi ordini e albi e cominciamo ad arrabattarsi, ad arrangiarsi, girandosi a destra e a sinistra per pizzicare altre e più lucrose occasioni di lavoro.
Quindi, caduta l’argine dell’incompatibilità, ondate, schiere, manipoli ma che dico? intere legioni di geometri, avvocati, architetti letteralmente alla fame ( soprattutto nei paesi di provincia) invaderebbero il castrum degli A. I e lo saccheggerebbero e lo metterebbero a ferro e fuoco!
Piccola concretissima notazione socioeconomica:
il mio paese di nascita, nel quale però non vivo più da trent'anni, ma che conosco praticamente in tutti suoi abitanti, paese che conta attualmente 6400 abitanti e la tendenza è in calo, annovera attualmente 20 avvocati, 12 architetti, altrettanti geometri, 8 ingegneri, commercialisti e fiscalisti a gogò e SOLO, per adesso, quattro agenzie immobiliari.(Venti anni fa non ne annoverava nemmeno una ma c'era solo un "sensale di piazza" che aveva, peraltro, un impiego statale).
QUESTA E' LA DRAMMATICA SITUAZIONE ECONOMICA ED OCCUPAZIONALE DI UN PAESE DELLA PROVINCIA DEL SUD ITALIA. Queste non solo chiacchiere intavolate su una nuvola ma fatti statistici, indagini matematiche che non possono essere smentite.
E con tale condizione si desidera mettere mano all'incompatibiltà. Sarebbe un rischio gravissomo per tutta la categoria che adesso, almeno, può tenere fuori dall' accampamento immobiliare tuta questa folla di professionisti che si accalca e spinge nei limiti. Immaginate se entrassero migliaia di geometri, avvocati, commercialisti,architetti alle prime armi e senza clientala e avviamento professionale....
Alla larga! Cerchiamo di evitare di riaprire questioni chiuse. Si cerchi di non buttare il bambino con l’acqua sporca.
E poi francamente l’agente immobiliare, se ne ha voglia e capacità, nonostante l’istituto dell’incompatibilità, può lucrosamente trarre profitto da tali, ulteriori, attività:
• Mediatore creditizio ( almeno fino ad oggi, con la riforma in atto si vedrà…)
• Amministratore di condominio
• Gestore di patrimoni immobiliari
• Property Management
• Facility Management.
• Consulente per investimenti immobiliari.
• Coordinatore di servizi di progettazione di ristrutturazione immobiliare.
• Coordinatore di servizi di trasloco.
• Perito nelle Camere di Commercio e nei Tribunali.
• E poi l’ultima novità fresca fresca arrivata dagli Stati Uniti: Stager Home ( cioè colore che rendono la casa da vendere decorosa, ordinata e “presentabile” per l’acquirente ).
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Non mi pare poco.
Certo si pensa e si afferma che tali professioni siano marginali, che non portano guadagni ma che servono, al limite, ssolo a scovare nuovi clienti per il avoro principale dell'intermediazione.
Io dico che la potenzialità di tali nuove professioni è tutta da provare e sperimentare. Lo sviluppo è solo agli inizi...
Inoltre è da prendere in considerazione che l’ agente immobiliare deve predisporre e coordinare nella suo lavoro competenze e abilità tra le più diverse, psicologia, diritto, …. e non ultimo una solida professionalità di marketing e di comunicazione aziendale ormai indifferibile nell’era di internet. Avere un sito web come efficace canale pubblicitario è ormai è una necessità.
Che testa e che intelligenza deve possedere un agente immobiliare! Questo semplice commerciante!
Grazie dell’ospitalità.