luca72

Membro Junior
Agente Immobiliare
salve,
sono un agente immobiliare e questa non mi era mai successa:
- faccio vedere una casa ad una signora che in effetti sembrava interessata all'acquisto, ; dopo qualche
giorno chiamo e mi dice che essendo saltata la vendita della propria abitazione non può andare avanti
con l'acquisto; ok purtroppo accade; ma adesso vengo a sapere che la casa che le ho fatto vedere
( non avevo l'esclusiva) è stata acquistata dalla sorella della mia cliente; ho sentore di essere stato
raggirato ,cosa posso fare? ho qualche diritto da far valere?
grazie
 

luca72

Membro Junior
Agente Immobiliare
Purtroppo quel giorno ero di fretta e non ho fatto firmare niente, ma la signora ammette che l'ha vista con me , ma dice anche che la sorella è venuta a sapere della casa in vendita per altre vie; specifico che il venditore era all'oscuro ( ne sono certo) della mia visita con la signora, la casa è vuota ed ho le chiavi
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
giusto per appurare la buona fede della tua cliente, per consolazione personale:
- E' la signora che ti ha messo al corrente del fatto o lo hai scoperto tu per caso?
( ciao Enrikon:^^:)
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Analisi di un presunto e raffinato scavalco.

L’ evento delineato da Luca72 mi puzza di bruciato; é facile che la signora che tu hai accompagnato alla visita abbia parlato della casa alla sorella...
A questo punto, le circostanze che si sono potute originare sono disparate:
la signora voleva realmente acquistare l’immobile ma ha desistito perché non è riuscita a vendere, la sua, di casa. A questo punto la sorella, già con la pulce nell’orecchio ( aveva sentito parlare bene della casa …) è subentrata nell’affare, è andata a visitare l’appartamento per conto suo e, avendolo trovata di suo gusto, decide di acquistarlo direttamente dal proprietario.
Però non sono affatto convinto che la vicenda sia andata proprio così: mi sembra una strana coincidenza che ambedue le sorelle avessero intenzione di comprare casa nello stesso periodo di tempo; strano anche il fatto che, ad entrambe, sia piaciuta lo stesso appartamento. Poi c’è un particolare importante che non mi è chiaro: dai fatti si evince che l’immobile in questione era disabitato ( l’agente immobiliare aveva la chiave ) quindi il proprietario viveva da un’ altra parte; ora, la prima visitatrice poteva benissimo annotarsi mentalmente l’indirizzo della casa con il suo numero civico e il numero dell’interno e comunicarlo alla sorella ma come faceva a conoscere l’identità e la residenza attuale del proprietario se non l’aveva mai visto? La seconda sorella, infatti, si presuppone abbia visitata la casa da sola e con il proprietario come accompagnatore; quindi o le sorelline conoscevano già da prima di persona il titolare dell’immobile ( magari la strana vicenda si svolge in un piccolo paese dove tutti si conoscono) o la sua identità è stata rivelata in modo alquanto incauto dallo stesso mediatore oppure le “diaboliche” sorelline si sono date da fare al catasto o in qualche altro ufficio pubblico per scoprire l’identità anagrafica e appurare il domicilio attuale del titolare dell’immobile, manifestando, però, in questo modo, la loro astuzia e la loro ferma volontà di scavalcare il mediatore….

Però, sospetto, che le cose siano andate diversamente: è la seconda sorella quella che REALMENTE aveva adocchiato l’appartamento su internet ( magari si era fatta anche un bel viaggio virtuale dentro di esso) o in qualche inserzione o direttamente in bacheca in agenzia; poi, gradendone le caratteristiche e il prezzo, ha mandato in avanscoperta, insieme al mediatore, la sorella, adeguatamente catechizzata, per dare una prima occhiata all’immobile, per valutarne le caratteristiche e soprattutto PER INDIVIDUARNE L’ESATTA UBICAZIONE, dopodiché, avendo ricevuta la notizia della sua collocazione, riesce a scoprire, in un modo o in un altro, il nome del titolare e si affretta a presentarsi al suo odierno indirizzo rigorosamente da sola e a chiedere di visitare la casa.
E Il gioco è fatto . Mediatore agilmente e, se mi permettete, astutamente scavalcato il quale, giustamente, si rosicchia le unghia perché si sente vagamente turlupinato da due “diaboliche” sorelle contro le quali non ha nemmeno uno straccio di prova da far valere in giudizio. Solo la sua “sensazione” di essere stato ingannato contro il sicuro diniego dei fatti da parte delle sorelle. La sua sensazione contro le parola di due donne. In un eventuale contenzioso civile a chi darebbe ragione il Magistrato?
L’unico senza colpe, per me, è il proprietario della casa. Non aveva avuto nemmeno notizia della visita fatta alla sua casa in vendita dalla prima sorella insieme al mediatore ( perché il mediatore non ha fatto subito un resoconto della visita al titolare dell’immobile?...) e, quindi, la cliente che si è presentata al suo portone per visitare la casa era, per lui, una signora qualsiasi, magari figlia unica….
L’unica versione dei fatti alla quale non credo è che la prima sorella non abbia parlato affatto della casa in vendita alla seconda e che questi, in modo del tutto casuale, ne sia venuta a conoscenza attraverso altri canali….Ma ho la netta impressione che sia questa la versione dei fatti sostenuta dalle due care sorelle.

(Si ha, per caso, notizie di una ostilità inestinguibile tra le due sorelle? Ci sono beghe familiari? Non si parlano da quanti anni?)
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non sono un agente immobiliare. Se la ricostruzione dei fatti, realizzata nel post precedente, é carente di logica, troppo fantasiosa oppure superficiale me ne scuso in anticipo...
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Succede invece, non è troppo fantasiosa. Ma non salva dalla causa di frode al mediatore, che può comunque esser fatta e se ci sono elementi anche vinta. Il problema è la scarsa fiducia che il mediatore avrà nel diritto, cosa tra l'altro più che fondata, direi anzi, certa, specie nei casi dove ci si affida in toto al giudizio del giudice essendoci mancanza di certezze la lungaggine e la scarsa possibilità di un giudizio illuminato rende il tutto, secondo me, poco conveniente. Per questo orde di delinquenti vanno a delinquere in codesto paese, sano che non funzionando il diritto è chi ruba che la spunta. Ricordatevi che in italia il 98% e delle truffe minori dei furti rimane impunito.
 

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