Albano50

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E' tutto come da progetto originario, al mm. Quindi sul fatto che ci sia conformità tra progetto, autorizzazione, e manufatti è fuori da ogni dubbio.

Dalle mie parti i canali delle varie bonifiche hanno dimensioni interessanti e quasi tutti gli anni vengono manutenuti anche solo con il taglio dell'erba negli argini.
Nel tuo caso sospetto sia un "fosso" ... e la distanza è data dall' art.891 c.c.
credo sia 2 m
 
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Pratica

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Privato Cittadino
Dalle mie parti i canali delle varie bonifiche hanno dimensioni interessanti e quasi tutti gli anni vengono manutenuti anche solo con il taglio dell'erba negli argini.
Nel tuo caso sospetto che sia un "fosso" ... e la distanza dovrebbe essere 2 m
Non so valutare; ma qui paghiamo un servizio privato di "manutenzione del verde" dell'intera area, e molte attività di manutenzione anche di questi canali le fa questo servizio da noi pagato, adattandosi evidentemente agli spazi esigui che ci sono.

e la distanza è data dall' art.891 c.c.
Non saprei quale legge regola la distanza, io ho citato il decreto 368/1904, perchè nella segnalazione che so essere stata inviata agli enti preposti è a questa legge che si fa riferimento. Da lì l'origine dei miei dubbi e delle mie ricerche. Personalmente, prima di venire a conoscenza di queste segnalazioni non sapevo assolutamente ci fossero queste leggi. Ma devo dire di più.
L'abitazione sorge in un complesso residenziale che negli anni è passato solo di recente dall'essere privato a pubblico; anni fa, era completamente privato e ancora ad oggi ci sono delle situazioni borderline, ad esempio non c'è l'allaccio all'acqua corrente e al gas; la luce, la manutenzione delle strade, la pulizia, era tutto a nostro carico in via privata e solo di recente il comune ha preso in carico alcune attività, e non tutte, in base ad accordi presi con il sindaco.
Personalmente non ho mai saputo quindi che il canale che passa in mezzo al complesso residenziale non fosse di nostra proprietà; per me era terreno del complesso residenziale, come le strade anche.
Quando ho fatto l'acquisto ho quindi dato per scontato di confinare con un canale del nostro complesso, di cui paghiamo la manutenzione così come delle altre aree verdi del complesso residenziale. Mai e poi mai mi sarei aspettata che fosse demaniale, e tanto meno ci fossero leggi in merito alla distanza.
Capisco possa sembrare assurdo ma questi sono i fatti; peraltro, ripeto, con tutta la documentazione in regola e tanto di relazione di perito della banca che documenta la conformità urbanistica non poteva sorgermi alcun dubbio.
 

pinacio

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Non so valutare; ma qui paghiamo un servizio privato di "manutenzione del verde" dell'intera area, e molte attività di manutenzione anche di questi canali le fa questo servizio da noi pagato, adattandosi evidentemente agli spazi esigui che ci sono.


Non saprei quale legge regola la distanza, io ho citato il decreto 368/1904, perchè nella segnalazione che so essere stata inviata agli enti preposti è a questa legge che si fa riferimento. Da lì l'origine dei miei dubbi e delle mie ricerche. Personalmente, prima di venire a conoscenza di queste segnalazioni non sapevo assolutamente ci fossero queste leggi. Ma devo dire di più.
L'abitazione sorge in un complesso residenziale che negli anni è passato solo di recente dall'essere privato a pubblico; anni fa, era completamente privato e ancora ad oggi ci sono delle situazioni borderline, ad esempio non c'è l'allaccio all'acqua corrente e al gas; la luce, la manutenzione delle strade, la pulizia, era tutto a nostro carico in via privata e solo di recente il comune ha preso in carico alcune attività, e non tutte, in base ad accordi presi con il sindaco.
Personalmente non ho mai saputo quindi che il canale che passa in mezzo al complesso residenziale non fosse di nostra proprietà; per me era terreno del complesso residenziale, come le strade anche.
Quando ho fatto l'acquisto ho quindi dato per scontato di confinare con un canale del nostro complesso, di cui paghiamo la manutenzione così come delle altre aree verdi del complesso residenziale. Mai e poi mai mi sarei aspettata che fosse demaniale, e tanto meno ci fossero leggi in merito alla distanza.
Capisco possa sembrare assurdo ma questi sono i fatti; peraltro, ripeto, con tutta la documentazione in regola e tanto di relazione di perito della banca che documenta la conformità urbanistica non poteva sorgermi alcun dubbio.

Le distanze dai canali sono normate a livello statale, regionale e comunale, quindi non esiste una sola fonte. Le esigenze per cui vengono imposti i limiti di rispetto sono volti a garantire la manutenzione, l'eventuale possibile nuova regimentazione del corso (ampliamento ecc...). Di qualunque vincolo si tratti gli strumenti urbanistici comunali riportano la rappresentazione grafica con opportuna grafia. Se, come penso, è stato rilasciato il Certificato di Destinazione Urbanistica, nello stesso dovrebbe essere fatta menzione e negli estratti grafici averne evidenza (purtroppo non tutti gli uffici allegano la parte stralcio del piano urbanistico). Il fatto che ci siano situazioni simili da molti anni è dovuto ad inerzia politica perchè, non potendo ridurre le distanze, si imporrebbe l'adozione di misure molto impopolari come già detto in altri interventi.
 

Pratica

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Privato Cittadino
Le distanze dai canali sono normate a livello statale, regionale e comunale, quindi non esiste una sola fonte. Le esigenze per cui vengono imposti i limiti di rispetto sono volti a garantire la manutenzione, l'eventuale possibile nuova regimentazione del corso (ampliamento ecc...). Di qualunque vincolo si tratti gli strumenti urbanistici comunali riportano la rappresentazione grafica con opportuna grafia. Se, come penso, è stato rilasciato il Certificato di Destinazione Urbanistica, nello stesso dovrebbe essere fatta menzione e negli estratti grafici averne evidenza (purtroppo non tutti gli uffici allegano la parte stralcio del piano urbanistico). Il fatto che ci siano situazioni simili da molti anni è dovuto ad inerzia politica perchè, non potendo ridurre le distanze, si imporrebbe l'adozione di misure molto impopolari come già detto in altri interventi.

Se però la distanza non fosse corretta, quella concessione edilizia firmata dal comune, con tanto di progetto di dettaglio allegato, e il certificato di abitabilità, e la perizia della banca, sarebbero tutti documenti non validi?
Se è così non mi resta che sentire un legale perchè mi sembra di capire che ho pagato una enormità in contanti e sto pagando un mutuo trentennale per una roba che non poteva essere mia, pagando peraltro, essendo seconda casa, una onerosa IMU e TARI e quant'altro, che non avrebbero motivo di essermi richieste.
 

pinacio

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Professionista
Se però la distanza non fosse corretta, quella concessione edilizia firmata dal comune, con tanto di progetto di dettaglio allegato, e il certificato di abitabilità, e la perizia della banca, sarebbero tutti documenti non validi?
Se è così non mi resta che sentire un legale perchè mi sembra di capire che ho pagato una enormità in contanti e sto pagando un mutuo trentennale per una roba che non poteva essere mia, pagando peraltro, essendo seconda casa, una onerosa IMU e TARI e quant'altro, che non avrebbero motivo di essermi richieste.
Solo le porzioni di manufatti ricadenti nella fascia di rispetto sarebbero incompatibili. L'Ente che sovraintende all'opera oggetto di vincolo, talvolta, in considerazione della finalità del vincolo, della entità dello "sconfinamento", potrebbe rilasciare autorizzazione in deroga, imponendo condizioni specifiche perchè sia garantito il perseguimento dello scopo del vincolo. Il fabbricato in pratica non rischia nulla per effetto della molteplicità dei soggetti coinvolti, della pluralità di atti amministrativi intercorsi ecc.. Vince o l'inerzia o una soluzione complessiva tipo declassamento del canale e conseguente riduzione o eliminazione del vincolo.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Se è così non mi resta che sentire un legale
A me sembra che tu debba solo consultare un tecnico, se vuoi essere certa che tutto sia perfettamente regolare.
È ovvio che sul forum, senza avere i documenti sottomano e senza conoscere lo stato dei luoghi, si possono dare solo indicazioni di massima.
Solo SE trovassi qualcosa di irregolare, potrai pensare di sentire un legale.
 

Pratica

Membro Attivo
Privato Cittadino
A me sembra che tu debba solo consultare un tecnico, se vuoi essere certa che tutto sia perfettamente regolare.
È ovvio che sul forum, senza avere i documenti sottomano e senza conoscere lo stato dei luoghi, si possono dare solo indicazioni di massima.
Solo SE trovassi qualcosa di irregolare, potrai pensare di sentire un legale.
Quale tipo di tecnico devo ingaggiare?
 

Pratica

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera, spinta da questa discussione ho poi fatto delle verifiche tramite ingegnere di mia fiducia (peraltro sono anche io ingegnere, ma di altro settore). È emerso quanto io stessa sospettavo ovvero che la documentazione della casa è completa di ogni genere di autorizzazione e la costruzione è conforme al progetto originario, che tuttavia viola il famoso regio decreto.
Stando così le cose cosa dovrei fare? Che fareste?
Ho valutato varie alternative:
1. Fare causa a chi me l'ha venduta: soluzione dagli esiti quanto meno incerti. I venditori erano eredi centenari, potevano benissimo non sapere nemmeno di questa problematica, è tutto da dimostrare. Peraltro potrebbero essere già morti....
2. Fare causa al comune che ha rilasciato le autorizzazioni, col rischio di vivere in causa i prossimi 30 anni e magari per qualche cavillo perderla pure, come spesso accade col nostro sistema giudiziario.
3. Mettere alle strette gli enti affinché facciano comunque la manutenzione necessaria: la situazione attualmente è molto grave, gli alberi sono alti oltre 20 metri e col maltempo spesso vengono giù grossi rami o interi alberi, col rischio di uccidere qualcuno. Anche in questo caso il rischio è finire coinvolti in qualche lunghissima e sanguinosa causa o che qualcuno metta i sigilli alle case per evitare danni e il relativo pagamento.
4. Aggirare il problema e potare le piante in autonomia: questa via molti abitanti del posto la stanno perseguendo da anni, pur essendo formalmente vietato, ed essendo considerato un reato penale procedere in questo modo. Io non ho mai preso una multa in 40 anni di vita e non me la sento di agire contro la legge.
Avete altre idee? Che fareste?
Aggiungo che oltre ad aver sottoscritto un mutuo trentennale ho anche investito tutto quello che avevo.
 

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