angy2015

Membro Assiduo
io citerei in giudizio l'agenzia e inizierei col farle scrivere subito da un avvocato anche senza aspettare la nuova delibera per evitare che incassino l'assegno. Hanno sbagliato anche loro e non solo l'acquirente a stipulare il compromesso senza aspettare la delibera, anzi probabilmente hanno fatto pressioni per accelerare la cosa senza verificare che le clausole della proposta fossero soddisfatte.
L'acquirente è la parte debole nella vicenda mentre l'agenzia è la parte che dovrebbe tutelare la regolarità della transazione e quindi può essere colpevolizzata in caso di irregolarità che potevano essere evitate con un pò di diligenza.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
L'acquirente è la parte debole nella vicenda mentre l'agenzia è la parte che dovrebbe tutelare la regolarità della transazione e quindi può essere colpevolizzata in caso di irregolarità che potevano essere evitate con un pò di diligenza.

La storia manca di alcuni particolari (la natura della sospensiva inserita nella proposta, lo strano linguaggio relativo all'incasso dell'assegno versato al preliminare) ma di fantasia per dare una responsabilità oggettiva all'agenzia, quando la banca ne sta combinando di tutti i colori, ce ne vuole...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se L’istituto che ti ha promesso il mutuo con una predelibera ti ha creato questo inconveniente citalo in giudizio .

io citerei in giudizio l'agenzia
Non è che sia indolore citare in giudizio le persone: io andrei più con i piedi di piombo.
In Italia si esagera nel ricorso ai tribunali, spesso per situazioni che non lo richiederebbero .
 

datenji

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
io citerei in giudizio l'agenzia e inizierei col farle scrivere subito da un avvocato anche senza aspettare la nuova delibera per evitare che incassino l'assegno. Hanno sbagliato anche loro e non solo l'acquirente a stipulare il compromesso senza aspettare la delibera, anzi probabilmente hanno fatto pressioni per accelerare la cosa senza verificare che le clausole della proposta fossero soddisfatte.
L'acquirente è la parte debole nella vicenda mentre l'agenzia è la parte che dovrebbe tutelare la regolarità della transazione e quindi può essere colpevolizzata in caso di irregolarità che potevano essere evitate con un pò di diligenza.

Esatto la situazione è proprio come la descrivi tu,hanno fatto pressione sia i venditori che l'agenzia a far fare il compromesso. Ricordo che nella proposta d'acquisto c'era clausola "salvo buon esito del mutuo" ma per scadenza termini e con delibera finanziaria e perizia tecnica congrua è stato fatto il compromesso visto la buona volontà ad acquistare l'immobile
 

datenji

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non è che sia indolore citare in giudizio le persone: io andrei più con i piedi di piombo.
In Italia si esagera nel ricorso ai tribunali, spesso per situazioni che non lo richiederebbero .

Citare in giudizio una banca che probabilmente ha reputato rischiosa l'operazione, e/o non vantaggiosa non la vedo come scelta da percorrere ovviamente io ho richiesto motivazioni "ufficiali" e sono in attesa
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Esatto la situazione è proprio come la descrivi tu,hanno fatto pressione sia i venditori che l'agenzia a far fare il compromesso. Ricordo che nella proposta d'acquisto c'era clausola "salvo buon esito del mutuo" ma per scadenza termini e con delibera finanziaria e perizia tecnica congrua è stato fatto il compromesso visto la buona volontà ad acquistare l'immobile

Perciò, visto che c'è una perizia congrua, che c'è una delibera finanziaria della banca e che tu non hai problemi di redditività, mi pare che non ci sia stata alcuna pressione impropria.
Mi pare ragionevole concludere che tutto facesse pensare ad un buon esito dell'operazione dovuto alla concessione del mutuo da te richiesto.

Sopra tutto, nessuno ti ha obbligata o costretta a sottoscrivere un compromesso.
E' stata una tua libera scelta.

E' ovvio che il venditore aveva tutti gli interessi a concludere e che abbia spinto per arrivare alla firma di un compromesso.

Avresti anche potuto scegliere di non sottoscrivere il compromesso oppure di farlo a patto che anche sul compromesso venisse inserita una clausola sospensiva legata alla concessione del mutuo, cosa che NON hai fatto.

Ora mi pare troppo facile e pretestuoso voler addossare la responsabilità all'agenzia e mi pare come minimo fuori luogo pensare di adire le vie legali per citare l'agenzia per danni, ma come spesso accade addossare le responsabilità all'intermediario e citarlo in giudizio è la strada apparentemente più semplice.

La vera e propria scorrettezza (se così la vogliamo chiamare) sta nel comportamento della banca, che prima afferma di non avere difficoltà a concederti il mutuo richiesto (anche dopo aver esaminato la documentazione da te fornita e aver ottenuto la necessaria e congrua perizia) salvo poi comunicarti il diniego adducendo vaghe motivazioni, ma come hai scritto tu la vedo dura ottenere soddisfazione citando in giudizio la banca.

Per quanto concerne la tua richiesta al fine di ottenere e conoscere per iscritto le motivazione che hanno portato la banca a decidere di negarti il mutuo, direi che qualunque esse siano (visti i presupposti di cui sopra) saranno certamente vaghi, generici e pretestuosi, sempre che te ne forniscano uno e specialmente per iscritto.

Concludendo, mi pare che le responsabilità risiedano principalmente nel comportamento ambiguo della banca e nella tua leggerezza.
Ma come si sà la responsabilità, come la colpa è orfana!
 
Ultima modifica:

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Citare in giudizio una banca che probabilmente ha reputato rischiosa l'operazione, e/o non vantaggiosa non la vedo come scelta da percorrere ovviamente io ho richiesto motivazioni "ufficiali" e sono in attesa

Hai assolutamente ragione e sicuramente la banca si è ben tutelata ed ha agito nei limiti del lecito, per quanto mi è capitato di sentire di banche che hanno fatto passi falsi anche più grossi.
Ciò non toglie che il comportamento del venditore può essere al più definito interessato (che non è reato) e quello dell'agenzia poco elegante (diciamo che in un caso del genere, avendo le debite conferme che la banca si sia comportata così, io non mi sentirei tanto di infierire sull'acquirente).
 

MrHard

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Per quanto riguarda la banca, essa può essere tirata in ballo, per eventuali danni, solo nel momento in cui abbia ingenerato nel richiedente la convinzione che avrebbe ottenuto il mutuo. Ovviamente va tutto provato e sottoposto innanzitutto all'ABF dopo aver sporto formale reclamo. Il problema è che in questo caso tu non hai avuto alcuna lettera scritta da parte della banca di approvazione del mutuo. E' una lettera di intenti che quasi tutte le banche lasciano dopo che il mutuo è stato approvato in tutte le sue fasi. L'unico appiglio che rimane è che dall'analisi tecnico legale esca una difformità sull'immobile, il discorso della valutazione lascia il tempo che trova, in quanto la prima banca avrebbe anche potuto proporre un abbassamento della cifra concedibile stante un valore più basso dell'immobile, quindi a mio avviso alcuni elementi sono oscuri. Per esempio a quale banca ti sei rivolta, quale l'intervento del mutuo rispetto al prezzo pattuito. Il compromesso è firmato, portare davanti ad un giudice eventuali "pressioni" mi sembra improbabile, cosa gli si va a dire "mi hanno detto buttati al pozzo e tu ti butti"? Prova a questo punto a limitare i danni ed a trovare un punto d'incontro con venditori ed agenti. Anche se il venditore la vedo dura che accetti di incassare solo parzialmente la caparra, per gli agenti forse hanno una convenienza ad incassare subito una parte delle provvigioni pattuite, piuttosto che fare una causa per ottenere un'ingiunzione di pagamento, fermo restando che da un punto di vista teorico potrebbero vincere agevolmente la causa, ma comunque sottoporsi al giudizio di un giudice ha un costo e rappresenta sempre un'incognita.
 

Rosa1968

Membro Storico
io citerei in giudizio l'agenzia
prima o dopo la perizia psichiatrica?

Hanno sbagliato anche loro e non solo l'acquirente a stipulare il compromesso senza aspettare la delibera, anzi probabilmente hanno fatto pressioni per accelerare la cosa senza verificare che le clausole della proposta fossero soddisfatte.
i rapporti bancari sono tra il cliente e la banca e il risultato lo conosce solo l'acquirente che è grande e responsabile di dire, sono arrivato al punto della scadenza della sospensiva con un parere favorevole, prorogo di comune accordo di 10 gg e attendo la delibera. Non moriva nessuno, se l'acquirente avesse manifestato questa volontà.

L'acquirente è la parte debole nella vicenda mentre l'agenzia è la parte che dovrebbe tutelare la regolarità della transazione e quindi può essere colpevolizzata in caso di irregolarità che potevano essere evitate con un pò di diligenza.
perché è debole? L'acquirente non è nessuna parte debole, se lo fosse, non potrebbe comprare. L'unica parte debole è la proprietà se permetti, la quale a volte deve attendere dei tempi aleatori, di persone che non avevano pagato le rate del folletto e che non conoscevano la segnalazione al crif, capitato anche questo.
Detto questo, la diligenza sta nel non inserire le clausole sospensive, perché tu che vuoi comprare, devi sapere se lo puoi fare, prima non dopo.

Detto questo, tutta questa situazione dispiace ed ora è inutile cercare il colpevole. Bisogna solo cercare di trovare la soluzione meno drammatica per le parti.
 

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