visto che c'è un assegno ancora da incassare, pur non amando gli avvocati, io farei scrivere una bella lettera palesando l'intenzione di agire in giudizio contro l'agenzia qualora non rimetta le cose a posto come erano nella proposta d'acquisto.
Comunque consiglio di consultare il legale e poi decidere.
Forse non ci siamo capiti.
Il compromesso annulla e sostituisce ogni pattuizione presa precedentemente.
Perciò se la clausola sospensiva relativa al mutuo che è stata inserita in proposta, non è poi stata ripetuta nel compromesso, il compromesso stipulato e sottoscritto ha pieno valore legale così com'è!
Non c'è nulla da "rimettere a posto" e non c'è nulla da modificare se non per espressa e concorde volontà di tutte due le parti contraenti, ovvero l'acquirente e il venditore.
Il compromesso è il risultato della volontà espressa, convenuta ed accettata tra le due suddette parti, in maniera libera e volontaria.
L'agenzia si è limitata ad aiutare le due parti a raggiungere un accordo che è stato sancito dalla sottoscrizione del suddetto compromesso e non è responsabile per gli accordi presi tra le parti medesime, così come non è responsabile per eventuali dimenticanze e/o leggerezze delle parti contraenti.
Legittimamente quindi, il venditore potrà incassare l'assegno come concordato e l'agenzia avrà diritto al pagamento della propria provvigione.
Ovviamente ognuno è poi libero di "palesare" ciò che più ritiene opportuno (comprese assurdità di ogni genere), di inviare miriadi di lettere raccomandate e di ricolgersi anche a schiere di avvocati, ma la sostanza delle cose non cambia.
Una curiosità: visto che ti sei iscritto come "altro professionista", di quale professione si tratta?