Stefano Eggmaker

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Il Venditore risiede all'estero. Per evitare 2 trasferte (compromesso e atto) mi propone di mandargli una copia del compromesso che una volta letto firmerà e me lo spedirà indietro già contro firmato. Mi raccomanda di inserire un articolo in cui si specifica la scelta della firma disgiunta. Sostiene che sia una pratica legale. E così?
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io fossi in te mi preoccuperei piuttosto di ricevere il compromesso firmato con firme "verificate".

Perciò invierei copia del compromesso via PEC e lo pretenderei in restituzione firmato sempre con le medesime modalità (PEC).
Non che questo garantisca la "bontà" delle firme ma almeno ne "certifica" la provenienza.

Più che una "pratica legale" direi che è normale e doveroso specificare sul compromesso le modalità della sottoscrizione dello stesso, ovvero con firme disgiunte e copie trasmesse via PEC.

Probabilmente tutto quanto sopra, è abbastanza inutile, poichè in genere all'estero sono più corretti e seri dell'italiano medio tuttavia qualche domanda me la porrei e qualche dubbio lo avrei.

Ad esempio:
Cosa mi garantirà che il venditore verrà poi in Italia a firmare il rogito?

E se non si presentasse, come farò ad ottenere in restituzione le somme versate?

Ed una eventuale causa come la gestirò?

Tutte questioni affrontabili e superabili (tenendo conto dei rischi, delle difficoltà e dei costi), e probabilmente tutte domande superflue (come anche sopra meglio precisato), ma non si sa mai !

Tuttavia, forse è il caso di partire almeno col piede giusto, ovvero di firmare il compromesso davanti ad un notaio se non altro per dare certezza alle firme, o meglio ancora, forse varrebbe la penna stipulare direttamente.
 
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philippo

Membro Assiduo
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Il Venditore risiede all'estero. Per evitare 2 trasferte (compromesso e atto) mi propone di mandargli una copia del compromesso che una volta letto firmerà e me lo spedirà indietro già contro firmato. Mi raccomanda di inserire un articolo in cui si specifica la scelta della firma disgiunta. Sostiene che sia una pratica legale. E così?
Per tua sicurezza lo farei venire in Italia. Sono poche centianai di euro di volo e meno di 100 di hotel.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Il Venditore risiede all'estero. Per evitare 2 trasferte (compromesso e atto) mi propone di mandargli una copia del compromesso che una volta letto firmerà e me lo spedirà indietro già contro firmato. Mi raccomanda di inserire un articolo in cui si specifica la scelta della firma disgiunta. Sostiene che sia una pratica legale. E così?
Basterebbe farsi la firma digitale e firmare il pdf digitalmente, ma forse è una cosa che abbiamo solo in Italia?
 

brina82

Membro Storico
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La Pec esiste ed ha valore solo in Italia. All'estero non ha valore e non esiste. Le solite cose all'italiana.
La PEC è uno strumento bellissimo; se gli altri non ce l'hanno, denota quanto siamo sotto questo punto di vista un Paese "avanzato" rispetto agli altri; la firma digitale un po' meno bella ma ha la stessa valenza della firma messa a penna, in Italia.
 

philippo

Membro Assiduo
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La PEC è uno strumento bellissimo; se gli altri non ce l'hanno, denota quanto siamo sotto questo punto di vista un Paese "avanzato" rispetto agli altri; la firma digitale un po' meno bella ma ha la stessa valenza della firma messa a penna, in Italia.
La Pec è stata una iniziativa solo italiana e sarà abbandonata a favore di un altro standard europeo. Quando si tratta di imporre cose inutili siamo i primi, è vero. Poche amministrazioni pubbliche le accettano e per le aziende è stata solo una imposizione. Ok che qualunque alternativa a fax e raccomandate è ben accetta, ma imporre qualcosa che poi verrà abbandonata è una forzatura. Siamo i primi quando ci sono soldi da buttare
 

brina82

Membro Storico
Professionista
La Pec è stata una iniziativa solo italiana e sarà abbandonata a favore di un altro standard europeo. Quando si tratta di imporre cose inutili siamo i primi, è vero. Poche amministrazioni pubbliche le accettano e per le aziende è stata solo una imposizione. Ok che qualunque alternativa a fax e raccomandate è ben accetta, ma imporre qualcosa che poi verrà abbandonata è una forzatura. Siamo i primi quando ci sono soldi da buttare
Per me la PEC è uno strumento utilissimo: la utilizzo sia per la professione, sia per altro (anche per farmi inviare comunicazioni dal Condominio, risparmiando i soldi della raccomandata e archiviare digitalmente).

Tutti i Comuni sono dotati di PEC e oramai è possibile comunicare tramite questa. È pure vero che spesso è necessario sollecitare, ma piano piano impareranno tutti ad usarla.
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Per me la PEC è uno strumento utilissimo: la utilizzo sia per la professione, sia per altro (anche per farmi inviare comunicazioni dal Condominio, risparmiando i soldi della raccomandata e archiviare digitalmente).

Tutti i Comuni sono dotati di PEC e oramai è possibile comunicare tramite questa. È pure vero che spesso è necessario sollecitare, ma piano piano impareranno tutti ad usarla.
Si, quando sarà abbandonata.
 

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