Forse il nostro Padre Dante manda in paradiso gli acquisitori immobiliari

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Quando il nostro padre Dante Alighieri scriveva nel diciassettisimo canto del Paradiso questi mirabili versi: " ...E come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale…" secondo voi, ottimi operatori immobiliari di Immobilio, il somma poeta si volesse segretamente riferire agli acquisitori immobiliari e, più in generale, ai mediatori (detti allora sensali) della Firenze pre-medicea?

 

[Bagudi]

 

[Bruno2301]

Secondo me si, visto che all'epoca non esistevano ascensori........ Ho appena preso un incarico che nessun agente vorrebbe..... il FATIDICO Quarto piano SENZA ASCENSORE...... Dante la sapeva lunga.....vi assicuro!!!!

 

[tharapyo]

E io che dovrei dire? l'estate scorsa abbiamo venduto tre diversi appartamenti al 3°,4° e 5° piano senza ascensore e capitava sovente di farli visitare tutti di seguito...praticamente una maratona...

 

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Un bell'esercizio fisico per mantenersi in forma, egregio tharapyo. Per lo meno risparmia i soldi della palestra.
Ora, però, mi domando: quali argomenti dialettici un agente immobiliare deve spendere per vendere, a Roma o dintorni, un appartamento SENZA ascensore posto al 5° piano di uno stabile? Basta il motivo del prezzo ribassato?

 

[ab.qualcosa]

Cantiere di ristrutturazione.
Palazzo di 10 piani (solo lo scheletro), alto 50 metri.

Un sabato sono salito su 7 volte.

Erano altri tempi

 

[aLEcAS]

a questo punto mi sa che Benigni si sia inspirato a Dante in questo percorso a scale degli AI

 

[tharapyo]

Prezzi molto bassi e ovviamente non sono case che si acquistano per investimento, ma solo da parte di chi doveva comprare casa e non poteva permettersi di fare lo schizzinoso...

 

[tharapyo]

Quelli che nel video dicono che con un tramezzo ci si fanno due stanze mi ricordano un mio collega "campione mondiale" di frazionamento...dal bilocale alla villa frazionava tutto in monolocali

 

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Prezzi molto bassi e ovviamente non sono case che si acquistano per investimento, ma solo da parte di chi doveva comprare casa e non poteva permettersi di fare lo schizzinoso...

Ho capito. Meglio un tetto senza ascensore al quinto piano che nessun tetto e dormire sotto i ponti…
Quel film, il primo diretto da Benigni, si intitola Tu mi turbi e ricordo di averlo visto al cinema quando uscì nel 1983. Qui, nella scena mostrata nel post di aLEcAS, le case di appena 40mq vanno via come il pane...Roba da far invidia a tutti gli agenti immobiliari italiani del nostro tempo che è così raggrinzito e ripiegato su se stesso.
Ma la scena successiva della banca, nella quale Benigni va a chiedere un mutuo di 100 milioni di lire per fare il rogito, è ancora più magistrale….Il rapporto di sudditanza del cliente nei confronti del direttore di banca è colto in modo esatto nonostante l'interpretazione forse troppo sulle righe di Benigni stesso….