marcanto

Membro Senior
Professionista
Ho capito anche io che servirà un buon tecnico e qui si apre un altro capitolo. Non avendo precedenti esperienze con queste cose, speriamo di trovarne uno bravo.
È una procedura che è stata "regolarizzata" con apposita circolare/provvedimento di agenzia delle entrate.
Basta che il tecnico attui quanto previsto per quel genere di accatastamento
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Grazie del suggerimento. Non faremo mutuo quindi nessun problema con le banche.
Per curiosità mia però, perchè se tu fossi una banca, non mi faresti accendere un mutuo?
Allora andate tranquilli...

Ti concederei mutuo SOLO con ipoteca anche sull'altra casa, altrimenti poi per l'eventuale espropriazione immobiliare, in caso di mutuo non pagato, vi sarebbero più problemi nel vendere una "mezza casa".
 

Marico'

Membro Junior
Privato Cittadino
Allora andate tranquilli...

Ti concederei mutuo SOLO con ipoteca anche sull'altra casa, altrimenti poi per l'eventuale espropriazione immobiliare, in caso di mutuo non pagato, vi sarebbero più problemi nel vendere una "mezza casa".
Ah ok! ora mi è chiaro. In ogni caso dipenderebbe dai lavori che intendo farci: se decidessi di togliere la cucina dell'appartamento in cui vivo e mantenere quella della casa che compro, l'appartamento rimarrebbe "completo" (ma non è il mio caso).
Ciò detto, per il momento mi concentro sull'allargarmi, che mi servono un paio di stanze in più. Quando deciderò di rivenderla, si vedrà ;)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
servirà un buon tecnico
Credo che oggi tutti i tecnici siano informati dell'esistenza della procedura necessaria, che in sostanza consiste in , credo, due o tre pratiche catastali DOCFA: indicando la volontà di procedere alla unione di fatto sul rogito, si può godere delle agevolazioni fiscali. L'unione va però fatta in un lasso di tempo definito. Il notaio vi saprà dire.
vedi circolari allegate
uno dei bagni diventerà un ripostiglio
Questo non è obbligatorio: puoi benissimo tenere due bagni. Semmai è da valutare le conseguenze.
Tieni a mente che la conclusione della pratica, porta ad avere assegnate, ad entrambe le porzioni originarie, una nuova categoria/classe catastale, attribuita in base alle nuove caratteristiche del complesso unitario: quindi superficie totale, numero di bagni, ed altre caratteristiche potrebbero fa passare la cat da A3 ad A2.
Il complesso verrà ad assumere una doppia identità, in sostanza le due coordinate catastali originarie associate.
 

Allegati

  • Nota 15232 del 2002 Casi particolari.pdf
    290,8 KB · Visite: 51
  • 23646_allegato tecnico.pdf
    6,6 MB · Visite: 51
  • Circolare n. 27E del 13 giugno 2016_Circolare n_27_E del 13 giugno 2016.pdf
    786,4 KB · Visite: 53

Marico'

Membro Junior
Privato Cittadino
Credo che oggi tutti i tecnici siano informati dell'esistenza della procedura necessaria, che in sostanza consiste in , credo, due o tre pratiche catastali DOCFA: indicando la volontà di procedere alla unione di fatto sul rogito, si può godere delle agevolazioni fiscali. L'unione va però fatta in un lasso di tempo definito. Il notaio vi saprà dire.
vedi circolari allegate

Questo non è obbligatorio: puoi benissimo tenere due bagni. Semmai è da valutare le conseguenze.
Tieni a mente che la conclusione della pratica, porta ad avere assegnate, ad entrambe le porzioni originarie, una nuova categoria/classe catastale, attribuita in base alle nuove caratteristiche del complesso unitario: quindi superficie totale, numero di bagni, ed altre caratteristiche potrebbero fa passare la cat da A3 ad A2.
Il complesso verrà ad assumere una doppia identità, in sostanza le due coordinate catastali originarie associate.
Grazie dei suggerimenti e degli allegati. Devo capire bene il discorso che mi fai sulle caratteristiche che assumerà la nuova casa. La possibilità di togliere un bagno, ad esempio, la stiamo valutando perchè ci ritroveremmo con 4 bagni. Dunque pensavamo di adibirne uno a ripostiglio, ma possiamo anche semplicemente "smettere di usarlo" e metterci qualche scaffale intorno.
Sul discorso dell'unione effettiva entro un certo lasso di tempo, non ci sono problemi: dipendesse da me avrei già bucato, ma l'appartamento ancora non è vuoto (e non faremo rogito finchè non lo sarà) :fiuu:
 

Marico'

Membro Junior
Privato Cittadino
Se la somma supera i 240 mq ... o intervengono altre caratteristiche, tipo nr di bagni ecc.... non è da escludere. Potrebbe aumentare comunque la classe e quindi la tariffa.
240mq?? Magari... :fiuu: sono appartamenti di "nuova concezione", ne unisco 2 per fare un appartamento decente e vivibile per 4 persone. E' meglio impegnativo rispetto a cambiare casa e comprarne una "vera", di quelle vecchie, con le camere e cucina belle grandi.
 

Marico'

Membro Junior
Privato Cittadino
ciao a tutti! riprendo la discussione sulla fusione ai fini catastali per un'altra domanda.
Ho chiesto dei preventivi a vari notai e nessuno mi ha parlato della fusione ai fini catastali (io avevo fatto una domanda generica dicendo che volevo intestare a me la casa e unirla a quella di mio marito, per capire da loro cosa sapevano suggerirmi).
Ho quindi chiamato l'agenzia delle entrate e, dopo avergli detto che esiste una circolare sull'argomento, mi hanno detto che dal notaio io farò solo un atto d'acquisto della casa e le mie intenzioni, cioè la fusione ai fini fiscali con l'altro appartamento, verranno dopo, seguendo la procedura con il tecnico ecc. ecc.
:occhi_al_cielo::riflessione:
Dunque il notaio deve scrivere qualcosa o no? Premesso che continuerò ad indagare per capire come procedere, mi chiedo: Se veramente non è il notaio che sa queste cose, a chi devo rivolgermi? E' solo competenza del tecnico che farà la pratica?
E finchè non avrò fatto i lavori e la pratica non sarà conclusa, devo pagare l'IMU?
 

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