Buongiorno,
con la presente invio un quesito su una compravendita fatta circa due mesi fa da me e mia moglie.
Abbiamo comprato, senza preliminare, dopo una serie di accordi verbali un rustico con un cortile di pertinenza.
Premetto che il confinante è un coltivatore diretto e si è sempre rifiutato, negli anni precedenti, di acquistare il suddetto immobile e l’area esterna (anche a mezzo raccomandata A.R.).
La situazione a fine 2022 era che nella proprietà insistevano tre particelle di cui una era agricola; per motivi di natura fiscale e per l’integrità immobiliare il notaio che mi ha seguito ha fatto unire al geometra delle venditrici, PRIMA del rogito, le particelle e quindi la compravendita è stata fatta della particella derivata dalla fusione delle tre senza che venisse notificata al confinante la vendita di marzo 2023 (a detta del geometra e del notaio non serviva). Da febbraio 2023 al catasto la particella è unica con immobile (inagibile e disabitato) con il suo scoperto esclusivo.
Dopo due mesi dall’acquisto il confinante ha inviato a noi e alle due venditrici una lettera raccomandata A.R. indicando le sue intenzioni di esercitare una azione di riscatto perché la fusione, secondo lui, non pregiudica il suo diritto di prelazione.
Come ci dobbiamo comportare?
Grazie mille per l'aiuto.
con la presente invio un quesito su una compravendita fatta circa due mesi fa da me e mia moglie.
Abbiamo comprato, senza preliminare, dopo una serie di accordi verbali un rustico con un cortile di pertinenza.
Premetto che il confinante è un coltivatore diretto e si è sempre rifiutato, negli anni precedenti, di acquistare il suddetto immobile e l’area esterna (anche a mezzo raccomandata A.R.).
La situazione a fine 2022 era che nella proprietà insistevano tre particelle di cui una era agricola; per motivi di natura fiscale e per l’integrità immobiliare il notaio che mi ha seguito ha fatto unire al geometra delle venditrici, PRIMA del rogito, le particelle e quindi la compravendita è stata fatta della particella derivata dalla fusione delle tre senza che venisse notificata al confinante la vendita di marzo 2023 (a detta del geometra e del notaio non serviva). Da febbraio 2023 al catasto la particella è unica con immobile (inagibile e disabitato) con il suo scoperto esclusivo.
Dopo due mesi dall’acquisto il confinante ha inviato a noi e alle due venditrici una lettera raccomandata A.R. indicando le sue intenzioni di esercitare una azione di riscatto perché la fusione, secondo lui, non pregiudica il suo diritto di prelazione.
Come ci dobbiamo comportare?
Grazie mille per l'aiuto.